Dal Risorgimento al Fascismo. 1861-1922 Stampa E-mail

Domenico Fisichella

Dal Risorgimento al Fascismo. 1861-1922

Carocci Editore, pagg.336, € 22,00

 

fisichella_risorgimento_fascismo  IL LIBRO – Ripercorrere le vicende dell’Italia unita dalla nascita e lungo un sessantennio che, pur tra crisi significative, conducono il giovane Stato nazionale a divenire una potenza continentale: questo è il senso del presente volume. In tale quadro, demografia, economia, partecipazione popolare, cultura, politica coloniale, alleanze internazionali, partiti e movimenti, fino alla prova decisiva della Grande Guerra, sono altrettanti tasselli di un processo storico ricostruito in una prospettiva sempre attenta alla comparazione con la realtà europea.
  I primi passi, le difficoltà, infine il successo del fascismo, il suo confronto con socialisti, liberali, popolari, nazionalisti, comunisti, monarchia, costituiscono i momenti di un percorso il cui svolgimento fa emergere le condizioni, le circostanze e le responsabilità che consentono a Benito Mussolini di conquistare la guida del governo.

  DAL TESTO – “Con La rivolta ideale, ove le suggestioni della cultura hegeliana si colgono nell'affermazione che «l'uomo sostanzialmente non è che pensiero», lo scrittore faentino sviluppa un andirivieni tra religione, secolo XIX come inizio della più grande epoca della storia universale (secolo che Léon Daudet viceversa definisce «stupido»), aristocrazia come «superiorità dello spirito organizzata dalla volontà nel comando», industrialismo quale straordinario fattore di crescita ma insieme di degradazione sociale poiché tutto, cultura e anche religiosità, finisce per essere subordinato alla materialità e alla volgarità dell'esistenza, unità nazionale italiana che si compone entro «l'unificazione dinastica», talché «istinto e senno mantennero» l'Italia «stretta intorno alla monarchia dei Savoia», e quant'altro. La conclusione che se ne trae - pur nel tormento e nella tempesta del dubbio di consonanza mazziniana (e Mazzini è caro a Oriani), pur in un tramestio di sensazioni e in un trascorrere sovente di immaginazione e stati confusionali che lo inducono a confessare «non credevo nemmeno di scrivere questo libro, adesso non ne comprendo più bene il motivo» - indica in un lampo di intuizione il percorso che secondo il nazionalista Oriani la storia ormai impone: occorre una «Aristocrazia nuova».”

  L’AUTORE – Professore di Scienza della Politica, Dottrina dello Stato e Storia delle Dottrine Politiche nelle Università di Firenze, Roma “Sapienza” e LUISS, Domenico Fisichella ha unito a una lunga carriera accademica un’ampia esperienza politica e istituzionale come ministro per i Beni culturali e ambientali, vicepresidente del Senato, membro della commissione bicamerale per la riforma costituzionale. Medaglia d’oro ai Benemeriti della Cultura, della Scuola e dell’Arte, fa parte del Consiglio scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Editorialista per quasi un trentennio di importanti quotidiani, autore di numerosi volumi, suoi lavori sono tradotti in sei lingue.

  INDICE DELL’OPERA – Premessa - 1. La storia come realtà processuale (Il primo governo dell’Italia unita - Le sfide della modernizzazione - Legittimità, secolarizzazione, partecipazione, industrializzazione - 2. Una esigenza di comparazione - Gli Statuti: concessione regia o assemblee costituenti? - L’estensione del suffragio in Italia - Il voto in Europa: un’analisi comparata - Oligarchie o aristocrazie? - Francia e Germania: due casi problematici - Democrazia dei moderni e sovranità politica) - 3. Il quadro istituzionale e politico (Governo monarchico rappresentativo - La lezione di Montesquieu - Il Senato: gli uomini dello Stato, della cultura, della produzione - Ruolo dell’esecutivo e flessibilità statutaria - Sovranità della nazione o del popolo: il rischio del conflitto - Dinamica dei sistemi elettorali - Caratteri del sistema partitico - Profilo del dibattito costituzionale) - 4. Difficoltà e risultati di una grande opera (Momenti della crescita demografica - L’impegno per le infrastrutture - Il libero scambio: scelta economica e politica - Un confronto con il caso tedesco - Costruzione dello Stato e risanamento della finanza pubblica) - 5. Nasce la “questione sociale” (Le condizioni del mondo del lavoro - Emigrazione, un fenomeno europeo) - 6. Dalle filosofie alla pratica (Positivismo sociale, materialismo storico, anarchismo - Ostilità nei confronti dello Stato - Critica delle istituzioni rappresentative - Tentazioni e travagli del socialismo italiano) - 7. Il rischio dell’isolamento internazionale (Verso il XX settembre 1870 - La questione dell’irredentismo - La Germania e il partito del Centro - Nesso tra politica interna e politica estera - Le vicende di Egitto e Tunisia - Politica estera e politica coloniale - Il trattato della Triplice Alleanza) - 8. L’impegno coloniale dell’Italia liberale e democratica (Le colonie degli altri: un sommario - Dogali, Colonia Eritrea, Adua, Somalia - La Libia e l’ipotesi albanese) - 9. Perché manca un grande partito moderato (Autorità spirituale e potestà temporale - La legge delle guarentigie - L’attacco alla modernità) - 10. Vertice e base del sistema politico (I governi nella continuità della monarchia - Il comportamento del voto popolare) - 11. Le tappe del progresso nazionale (Crisi agraria e sviluppo dell’industria - Lo scandalo della Banca Romana - Una nuova stagione di rapida espansione economica - Lo Stato risana il suo bilancio) - 12. Un ingorgo di problemi e contraddizioni (Turbolenza sociale tra economia e politica - Nel circuito della vita europea) - 13. Efficacia e limiti della politica giolittiana (Il nuovo Re: solidarietà di monarchia e parlamento - Politica sociale e Rerum novarum - Riformismo liberale di impianto democratico) - 14. Spirito di lotta da destra a sinistra (Il nazionalismo di segno francese - Caratteri del nazionalismo italiano - Il sindacalismo rivoluzionario - Rivolta ideale per una aristocrazia nuova) - 15. Una svolta epocale nella realtà europea (Entra in campo Benito Mussolini - Europa e Italia a inizio del XX secolo - L’attentato di Sarajevo e i timori reciproci - Scoppia la prima guerra mondiale - Dalla neutralità alla partecipazione - Partiti e sindacati: favorevoli e contrari - Vittorio Emanuele iii parte per il fronte) - 16. La scomparsa di quattro Imperi (Da Caporetto al Piave - Tristissima contabilità della tragedia storica - Gli Stati Uniti e i «quattordici punti» - Il sentimento della «vittoria mutilata») - 17. La suggestione della rivoluzione bolscevica (Aristocrazia dei combattenti e dei produttori - Il dopoguerra tra economia e politica - Il Partito socialista e la via rivoluzionaria - Gabriele D’Annunzio e l’impresa fiumana - Biennio rosso e biennio nero: il “prima” e il “dopo” - Nascono i Fasci di combattimento - Il capo carismatico: superare la sindrome del naufragio) - 18. Il rifiuto del materialismo economicista (Socialismo e sovversione nell’analisi di Palmiro Togliatti - La duplice forma del dominio borghese - Una prospettiva politica di destra - Classe media e piccola borghesia - Nazione, Stato, società industriale - Centro sociologico e destra politica) - 19. Dissoluzione di un sistema politico (Il Nord culla dello squadrismo fascista - Non è stata guerra civile - Radicalizzazione del sistema partitico - Autorità dello Stato tra due dogmatismi) - 20. Nessuno immaginava nel 1922 (Dibattito sul patto di pacificazione - Le responsabilità di socialisti e popolari - La medietà spazio in espansione - Antiparlamentarismo e partito di milizia - Il disastroso veto di Sturzo a Giolitti - Marcia su Roma e problema dello stato d’assedio - Perché il Re non firma) - Nota bibliografica