Sulla questione degli ostaggi |
Ernst Jünger Sulla questione degli ostaggi Guanda, pagg.190, € 14,00
IL VOLUME - Nell'agosto del 1941, a seguito di alcuni attentati contro gli occupanti tedeschi, tutti i francesi loro prigionieri vengono dichiarati ostaggi: in caso di ulteriori attacchi, saranno fucilati. È l'inizio di un'inaudita spirale di violenza che culmina nell'ottobre dello stesso anno in vere e proprie esecuzioni di massa, suscitando indignazione nell'opinione pubblica francese e crescenti riserve anche tra i responsabili del comando militare tedesco a Parigi, in conflitto con Berlino. Incaricato dal comando di documentare fatti e responsabilità a futura memoria, il capitano Ernst Jünger stila un resoconto degli eventi asciutto e puntuale. Al documento accosta però la traduzione delle ultime lettere degli ostaggi condannati a morte dopo l'attentato di Nantes del 20 ottobre 1941, strazianti eppure composte e coraggiose. Tanto basta per sublimare la cronaca trasformandola in un omaggio commosso alla dignità delle vittime, per rivelare, dietro il soldato, l'uomo e lo scrittore. DAL TESTO – “Le persone destinate alla fucilazione furono scelte da svariate liste di ostaggi. I motivi per cui si trovavano in prigionia erano di varia natura: si trattava di delegati comunisti e di segretari sindacali, di agitatori comunisti, partigiani condannati alla detenzione per il possesso di armi o arrestati per atti di violenza contro i soldati tedeschi. Tra i comunisti c'erano anche degli ebrei. Dal punto di vista sociale, il gruppo degli ostaggi era formato da membri di tutti gli strati della popolazione, prevalevano però i lavoratori e i rappresentanti della piccola borghesia. In parte erano tenuti in custodia nel carcere di Nantes, in parte nel campo per comunisti di Châteaubriant; cinque di loro erano rinchiusi al Fort Romainvilliers per favoreggiamento del nemico. L’AUTORE – Ernst Jünger (Heidelberg, 1895 - Wilflingen, 1998) studiò filosofia e scienze naturali all'università di Lipsia. Partecipò alla prima guerra mondiale e descrisse le proprie esperienze belliche in Nelle tempeste d'acciaio, un'opera che è stata spesso recepita come una glorificazione della guerra. Criticò la democrazia della Repubblica di Weimar, ma non appoggiò attivamente il Partito nazional socialista. Dopo la seconda guerra mondiale venne tuttavia accusato di connivenza con il regime. Intrattenne una fitta corrispondenza con molti noti intellettuali tedeschi, tra cui Carl Schmitt e Martin Heidegger. Intellettuale tra i più discussi del XX secolo, Jünger è noto anche per i suoi comportamenti anti convenzionali tra cui la sperimentazione dell'LSD. INDICE DELL’OPERA - Ernst Jünger e gli ostaggi - Sulla questione degli ostaggi - Traduzione delle ultime lettere degli ostaggi fucilati in seguito all'attentato di Nantes – Appendice - Nota editoriale – Note – Bibliografia - Indice dei nomi
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