Sulla questione degli ostaggi Stampa E-mail

Ernst Jünger

Sulla questione degli ostaggi
Parigi, 1941-1942

Guanda, pagg.190, € 14,00

 

juenger_ostaggi  IL VOLUME - Nell'agosto del 1941, a seguito di alcuni attentati contro gli occupanti tedeschi, tutti i francesi loro prigionieri vengono dichiarati ostaggi: in caso di ulteriori attacchi, saranno fucilati. È l'inizio di un'inaudita spirale di violenza che culmina nell'ottobre dello stesso anno in vere e proprie esecuzioni di massa, suscitando indignazione nell'opinione pubblica francese e crescenti riserve anche tra i responsabili del comando militare tedesco a Parigi, in conflitto con Berlino. Incaricato dal comando di documentare fatti e responsabilità a futura memoria, il capitano Ernst Jünger stila un resoconto degli eventi asciutto e puntuale. Al documento accosta però la traduzione delle ultime lettere degli ostaggi condannati a morte dopo l'attentato di Nantes del 20 ottobre 1941, strazianti eppure composte e coraggiose. Tanto basta per sublimare la cronaca trasformandola in un omaggio commosso alla dignità delle vittime, per rivelare, dietro il soldato, l'uomo e lo scrittore.

  DAL TESTO – “Le persone destinate alla fucilazione furono scelte da svariate liste di ostaggi. I motivi per cui si trovavano in prigionia erano di varia natura: si trattava di delegati comunisti e di segretari sindacali, di agitatori comunisti, partigiani condannati alla detenzione per il possesso di armi o arrestati per atti di violenza contro i soldati tedeschi. Tra i comunisti c'erano anche degli ebrei. Dal punto di vista sociale, il gruppo degli ostaggi era formato da membri di tutti gli strati della popolazione, prevalevano però i lavoratori e i rappresentanti della piccola borghesia. In parte erano tenuti in custodia nel carcere di Nantes, in parte nel campo per comunisti di Châteaubriant; cinque di loro erano rinchiusi al Fort Romainvilliers per favoreggiamento del nemico.
  “Poiché prima dell'esecuzione si scoprì che due dei prigionieri, al momento dell'assassinio del tenente colonnello Hotz, si trovavano ancora a piede libero, i loro nomi furono cancellati dalla lista, cosicché invece di cinquanta ostaggi, come era stato ordinato, ne furono fucilati solo quarantotto. Sembra evidente che nella scelta dei condannati abbia avuto il sopravvento la fretta con cui si doveva disporre di un numero tanto alto di uomini. Così il ministro Pucheu comunicò all'ambasciatore tedesco che il governo francese aveva appreso con dolore della fucilazione di tre membri del consiglio dell'Associazione nazionale combattenti di prima linea di Nantes. Costoro erano stati arrestati nell' aprile 1941 perché il segretario della loro associazione era stato accusato di aver aiutato a fuggire tre prigionieri di guerra evasi. A luglio erano stati assolti dalla complicità in questo reato, tuttavia erano stati tenuti in custodia e ora fucilati come ostaggi. In un rapporto pervenuto da Nantes, contenente una descrizione dell'atmosfera generale, si legge inoltre dell'impressione particolarmente sfavorevole prodotta sulla popolazione dall'esecuzione di un veterano con una gamba di legno che si trovava tra gli ostaggi.”

  L’AUTORE – Ernst Jünger (Heidelberg, 1895 - Wilflingen, 1998) studiò filosofia e scienze naturali all'università di Lipsia. Partecipò alla prima guerra mondiale e descrisse le proprie esperienze belliche in Nelle tempeste d'acciaio, un'opera che è stata spesso recepita come una glorificazione della guerra. Criticò la democrazia della Repubblica di Weimar, ma non appoggiò attivamente il Partito nazional socialista. Dopo la seconda guerra mondiale venne tuttavia accusato di connivenza con il regime. Intrattenne una fitta corrispondenza con molti noti intellettuali tedeschi, tra cui Carl Schmitt e Martin Heidegger. Intellettuale tra i più discussi del XX secolo, Jünger è noto anche per i suoi comportamenti anti convenzionali tra cui la sperimentazione dell'LSD.

  INDICE DELL’OPERA - Ernst Jünger e gli ostaggi - Sulla questione degli ostaggi - Traduzione delle ultime lettere degli ostaggi fucilati in seguito all'attentato di Nantes – Appendice - Nota editoriale – Note – Bibliografia - Indice dei nomi