Il libro dell'orologio a polvere |
Ernst Jünger Il libro dell'orologio a polvere Adelphi, pagg.272, Euro 26,00
IL LIBRO - Forse Ernst Jünger ha stretto un patto segreto con il tempo. E forse questo patto è stato tanto efficace – in una vita che ha raggiunto la soglia dei cento anni, dopo aver attraversato tutte le bufere del secolo e aver assistito per due volte al passaggio della cometa di Halley – perché Jünger, anziché fuggire il tempo, lo ha sempre indagato con amorosa pazienza. Per catturare l’essere imprendibile per eccellenza egli ha avuto anche l’accortezza, con questo libro, di scegliere non già la via della pura speculazione ma quella della divagazione, alla maniera dei grandi eruditi seicenteschi. Così al centro ha posto un oggetto, l’orologio a polvere, che si offre a noi come un «geroglifico del tempo». E intorno a esso, con giri sempre più larghi, ha spinto la sua analisi a investire i diversi modi di vivere il tempo che hanno scandito il corso della civiltà. Dalla polvere che scorre insensibilmente all’interno di quell’oggetto pieno d’incanti che è la clessidra alla ruota dentata dell’orologio meccanico, dal tempo che viene lasciato essere al tempo che viene prodotto: attraverso la storia di questi oggetti, attraverso il succedersi di queste concezioni, una lunga vicenda ci conduce fino a oggi – e ci fa capire alcuni presupposti taciuti della nostra esistenza. Jünger ci guida in questi meandri con sapienza e delicatezza, senza precipitarsi alle conclusioni, ma anzi soffermandosi come un antico artigiano su una miriade di oggetti e di immagini – che costellano le pagine di un libro sicuramente fra i più felici e accattivanti della sua opera imponente. Il libro dell’orologio a polvere è apparso per la prima volta nel 1954.
DAL TESTO - "Quando un europeo e un indigeno si danno appuntamento, non si incontrano solo due razze, ma anche due concezioni del tempo. Si spiega così il rimprovero di inaffidabilità che il bianco muove spesso all'uomo di colore. Il rimprovero ha valore naturalmente solo in relazione al tempo misurabile; in relazione alla sostanza del tempo è facile che valga invece l'opposto. Se il bianco e il nero vanno a caccia e si addentrano nella foresta con le stesse armi, il secondo tornerà con una preda più ricca. Egli conosce altri ritmi: quelli della selvaggina e dei suoi spostamenti, o quelli delle tracce, delle quali può dire se siano vecchie o recenti con la stessa precisione con cui si legge l'ora sull'orologio. Egli si domanda perché mai il bianco con la sua impazienza disturbi, o magari affretti, il piacere, dal momento che per cacciare o pescare bisogna avere tempo".
L'AUTORE - Ernst Jünger (Heidelberg, 1895 - Wilflingen, 1998) studiò filosofia e scienze naturali all'università di Lipsia. Partecipò alla prima guerra mondiale e descrisse le proprie esperienze belliche in Nelle tempeste d'acciaio, un'opera che è stata spesso recepita come una glorificazione della guerra. Criticò la democrazia della Repubblica di Weimar, ma non appoggiò attivamente il Partito nazional socialista. Dopo la seconda guerra mondiale venne tuttavia accusato di connivenza con il regime. Intrattenne una fitta corrispondenza con molti noti intellettuali tedeschi, tra cui Carl Schmitt e Martin Heidegger. Intellettuale tra i più discussi del XX secolo, Jünger è noto anche per i suoi comportamenti anti convenzionali tra cui la sperimentazione dell'LSD.
INDICE DELL'OPERA - L'orologio a polvere: l'atmosfera che lo circonda - Gli orologi e il tempo - Gli orologi a polvere - Il tempo dell'orologio a polvere come farmaco - Nuovi orologi elementari - Addenda - Nota all'edizione italiana - Elenco delle illustrazioni |