Nazione, ordine e altri disegni Stampa E-mail

Giuseppe Pardini

Nazione, ordine e altri disegni
Vicende politiche nella destra italiana (1948-1963)

Le Lettere, pagg.194, Euro 18,00

 

pardini_nazione  IL LIBRO – La destra italiana, nella sua storia dal secondo dopoguerra in poi, non può essere identificata soltanto con quella del Movimento sociale italiano. Nella destra, accanto agli altri partiti tradizionali – il Partito liberale italiano e il Partito nazionale monarchico – operarono anche gruppi e formazioni politiche minori, non riconducibili a quei citati partiti. Due sono state le costanti che hanno caratterizzato l’ universo della destra: la frammentazione da una parte, e l’infruttuosa ricerca di un’unità, soprattutto se finalizzata alla costruzione di un soggetto unico, dall’altra parte. Era il tentativo di creare quel che si definiva la “grande destra”. Il presente volume analizza cosa si muoveva in quello spazio che si trovava a destra della Democrazia cristiana, a partire dalla prima legislatura repubblicana del 1948, fino all’avvento del centrosinistra nel 1963. Vengono passati in rassegna uomini, idee e gruppi politici al fine di comprendere la reale consistenza della destra nel suo insieme composito di tre famiglie politiche (liberale, monarchica, postfascista), le quali hanno originato partiti non destinati a parlarsi fattivamente e, soprattutto, a capirsi. Anche da qui il fallimento di quell’ipotesi, che pure molti auspicavano con convinzione, chiamata “grande destra”.

  DAL TESTO – “La fusione tra queste anime di "sinistra" tuttavia non avvenne, perché non soltanto il Rsr non rinnegava l'esperienza di Salò, ma al contrario la esaltava, fino ad adottare come testo sacro del movimento il Manifesto di Verona e le leggi per la socializzazione del 1944. L'anticomunismo, per di più, rimaneva un fattore fondante del Rsr, la cui contrapposizione al Pci fu sempre feroce. Invrea, Codovilla, Gioacchino Giorgi e gli altri camerati furono quindi sempre contrari a qualsiasi accordo con i gruppi filocomunisti de «Il pensiero nazionale» di Ruinas. E la decisione di invitare i lavoratori aderenti al Rsr ad iscriversi alla Cgil doveva essere vista soltanto come una manovra tattica contingente, in virtù che «sulla base della nostra integrale opposizione al vigente sistema politico-sociale noi non riconosciamo agli attuali strumenti sindacali validità ed efficacia, sia nel superiore campo politico, sia nel campo strettamente sociale della tutela stessa dei lavoratori».
  “Il Raggruppamento sociale repubblicano sorse dunque il 31 agosto 1952 a Bologna e propugnava il ritorno alle fonti primigenie, ideologiche e programmatiche, del Msi e ai postulati fondamentali del Manifesto di Verona della Rsi. La sua insegna era nel trinomio Italia, repubblica, socializzazione e sosteneva una politica fortemente repubblicana, contraria ad ogni compromesso con i monarchici, ostile al Patto atlantico, al sistema liberaldemocratico e decisamente favorevole alla socializzazione dell'economia. Non era certo la strada migliore per unire le forze e definire i contorni della "grande destra", ma del resto quei neo fascisti rigettavano la stessa classificazione di destra, e si definivano orgogliosamente appunto come "sinistra nazionale", considerando infine il vero Stato italiano quello della Repubblica sociale.”

  L’AUTORE – Giuseppe Pardini, professore di Storia contemporanea presso i corsi di laurea in Scienze politiche dell’Università degli Studi del Molise, dove insegna anche Storia dei sistemi politici europei e Storia dei movimenti e dei partiti politici, ha recentemente curato il manuale Storia dei sistemi politici europei nel xx secolo (2010) e ha già pubblicato per le nostre edizioni Roberto Farinacci ovvero della rivoluzione fascista (2007) e Fascisti in democrazia. Uomini, idee, giornali, 1946-1958 (2009).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione - I. Nazione (La Democrazia nazionale - Il Socialismo nazionale – Il Partito nazionale liberale corporativo - Il Partito monarchico nazionalista d'Italia - Il Movimento sociale democratico italiano - Il Partito democratico italiano - Il Fronte democratico nazionale - Il Fronte sociale nazionale del lavoro - Il Movimento nazionale italiano - L'Associazione nazionalista italiana e il Partito nazionalista italiano - Il Movimento nazionalista italiano - Il Partito nazionale del lavoro - I Fasci nazionali corporativi) - II. …Ordine (L'Alleanza tricolore italiana - Il Fronte nazionale – Il Fronte anticomunista italiano - Il Centro anticominform e il Fronte unico nazionale - Pace e libertà - La Lega fratelli d'Italia - Il Fronte unico di difesa nazionale - Il Centro d'intesa nazionale - La Lega italica / Unione nazionale combattenti per la libertà - L'Unione nazionale italiani - L'Unione combattenti d'Italia) – III. Altri disegni (Gli Amici del «Conciliatore» - Il Movimento "Amici della giustizia" - L'Unione patriottica italiana - Il Partito nazionale democratico - Il Movimento economico e il poujadismo italiano - Il Libero movimento di unità nazionale / Movimento autonomie regionali - Il Partito costituzionale d'assalto - Il Movimento intesa latina – Il Movimento nazionale concretista - L'Unione italiana degli uomini liberi) - Indice dei nomi