Il mondo arabo nella storia e oggi Stampa E-mail

Samir Amin

Il mondo arabo nella storia e oggi
E la primavera araba?

Edizioni Punto Rosso, pagg.216, Euro 13,00

 

amin_mondoarabo  IL LIBRO – L’anno 2011 si è aperto con una serie di clamorose esplosioni di collera dei popoli arabi. Ma questa “primavera” araba riuscirà a dare risposte che siano all’altezza delle sfide che le forze democratiche devono affrontare in Egitto e negli altri paesi arabi? Gli argomenti che si possono avanzare a favore di risposte positive e/o negative sono tutti egualmente forti e convincenti.
  Il mondo arabo (e più in generale il mondo musulmano) era riuscito, in un passato ormai lontano, a imporsi come agente attivo nella formazione della mondializzazione antica, premoderna. Ma non ha saputo evitare il declino e ha ceduto agli assalti della mondializzazione capitalistica moderna, malgrado forti e ripetuti tentativi nel XIX secolo e poi ancora nel XX per uscire dallo stato di periferia dominato dall’imperialismo delle potenze occidentali.
  Per vincere la sfida è necessario abbandonare definitivamente le illusioni passatiste, cioè ogni prospettiva di “islamizzazione della società e della politica”. Non certo per allinearsi su un’occidentalizzazione di paccottiglia, di fatto perfettamente compatibile con l’“islamizzazione” in corso, ma a favore di una liberazione delle capacità inventive dei popoli arabi (orientate verso l’invenzione del futuro e non verso il ritorno al passato), necessaria per permettere a quei paesi di diventare agenti attivi nel determinare il loro futuro con e a fianco degli altri popoli in lotta contro il capitalismo/imperialismo dominante.

  DAL TESTO – “[…] gli Stati Uniti non possono confessare che mirano a instaurare dei regimi "islamici" nella zona. Hanno bisogno di fingere che ciò faccia loro paura. In questo modo essi legittimano la loro "guerra permanente al terrorismo", che in realtà persegue altri obiettivi: il controllo militare del pianeta che riserva a Stati Uniti-Europa-Giappone l'accesso esclusivo alle risorse. C'è poi un vantaggio supplementare di questa duplicità: essa permette di mobilitare l’”islamofobia” dell'opinione pubblica. L'Europa, come è noto, non ha strategie particolari verso la regione, e si limita ad allinearsi giorno per giorno alle decisioni di Washington. È più che mai necessario rendere visibile questa autentica doppiezza della strategia statunitense, che manipola con efficacia e inganna l'opinione pubblica. Gli Stati Uniti (e dietro di loro l'Europa) temono più che mai un Egitto realmente democratico, che rimetterebbe in discussione il suo allineamento sul liberismo economico e la strategia aggressiva degli Stati Uniti e della Nato. Faranno di tutto perché l'Egitto non sia democratico e a questo scopo sosterranno con tutti i mezzi - e con ipocrisia - la falsa alternativa dei Fratelli musulmani, che hanno dimostrato di essere solo una minoranza nel movimento del popolo egiziano per un cambiamento reale.”

  L’AUTORE – Samir Amin (Il Cairo, 1931) dirige il Forum du Tiers Monde a Dakar ed è presidente del Forum Mondiale delle Alternative. Ha insegnato in varie università ed è stato consigliere economico di alcuni paesi africani. Presso le Edizioni Punto Rosso sono stati pubblicati: La gestione capitalistica della crisi (1995), Le sfide della mondializzazione (1996), Le fiabe del capitale (1997, in co-edizione con La meridiana), Il sistema mondiale del secondo Novecento. Un itinerario intellettuale (1997), Fermare la Nato (1999), Il capitalismo del nuovo millennio (2001), Oltre il capitalismo senile. Per un XXI secolo non americano (2002), Il mondo arabo (2004, con Ali El Kenz), Per un mondo multipolare (2006), Altermondialista. Delegittimare il capitalismo. Ricostruire la speranza. Per la “Quinta Internazionale” (2007, con François Houtart), La crisi (2009), L'imperialismo contemporaneo (2010).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione - Capitolo primo. La primavera araba? - Capitolo secondo. La cerniera. Il Medioriente nel sistema mondiale antico - Capitolo terzo. Il declino. Lo Stato mamelucco, il fallimento della Nahda, l'Islam politico - Capitolo quarto. La riscossa. L'era di Bandung e dei nazionalismi popolari arabi - Capitolo quinto. La deriva. Dal progetto nazionale popolare al ritorno dei compradores – Conclusione. Una sfida formidabile – Appendice - L'internazionale dell'oscurantismo - Audacia e ancora audacia