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Henry Kissinger

Cina

Mondadori, pagg.514, Euro 22,00

 

kissinger_cina  IL LIBRO – Quando, nel luglio 1971, Henry Kissinger, all'epoca consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente americano Nixon, si recò in missione segreta a Pechino, le relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Cina erano interrotte da più di vent'anni, cioè dall'ascesa al potere del Partito comunista e dalla fondazione della Repubblica popolare, che gli USA non riconoscevano come governo legittimo. Durante questo periodo, dopo aver combattuto un'aspra guerra in Corea ed essersi fronteggiati in diverse gravi crisi internazionali, i due paesi si consideravano nemici dichiarati, portatori di ideologie antitetiche e di altrettanto inconciliabili visioni dell'ordine internazionale. Alla luce di tali premesse, ogni tentativo di riavvicinamento tra le due potenze sembrava destinato a un sicuro fallimento.
  Se tale obiettivo fu infine raggiunto, gran parte del merito va invece attribuito alla personale determinazione e lungimiranza di due uomini: il Grande Timoniere della Cina comunista Mao Zedong e il controverso presidente americano Richard Nixon. Giunti alla comune conclusione che, di fronte alle minacce della guerra fredda e della crescente potenza sovietica, le differenze ideologiche dovessero essere accantonate per il bene delle loro nazioni, Mao e Nixon sfidarono l'opposizione delle rispettive classi politiche e opinioni pubbliche e avviarono uno storico rapporto di collaborazione che si rivelò di capitale importanza per la costruzione dell'odierno assetto politico ed economico mondiale.

Di tale cruciale stagione politica Henry Kissinger fu non solo spettatore diretto ma attore protagonista, ed è da questo privilegiato osservatorio che egli ricostruisce con lucida passione lo scenario internazionale che fece da sfondo alle sue personali missioni in Cina e ai suoi incontri con i principali leader cinesi, tra cui Mao Zedong, Zhou Enlai e Deng Xiaoping, dei quali descrive in dettaglio peculiarità caratteriali e varietà di orientamento ideologico e politico. Dai cauti approcci iniziali ai riservati abboccamenti nella capitale cinese, dallo storico incontro ufficiale tra i due presidenti nel 1972 alle successive visite tra i ritrovati "amici" cinesi e americani, Kissinger colloca riflessioni ed eventi nella più ampia cornice della storia millenaria della cultura cinese, un patrimonio inestimabile in cui la più dinamica e popolosa potenza del mondo contemporaneo continua ancora oggi a riconoscersi, e con il quale, pertanto, tutte le altre nazioni non potranno più esimersi dal confrontarsi

  DAL TESTO – “Quasi esattamente quarant'anni fa il presidente Richard Nixon mi fece l'onore di inviarmi a Pechino per riallacciare i rapporti con un paese di fondamentale importanza nella storia dell'Asia, con il quale l'America non aveva avuto più contatti ad alto livello da oltre vent'anni. Da allora sono tornato in Cina più di cinquanta volte, imparando ad ammirare, come molti altri viaggiatori nel corso dei secoli, il popolo cinese per la sua capacità di sopportazione, la sua finezza di mente, il suo senso della famiglia e la sua cultura.
  “In questo libro, fondato in parte su conversazioni dirette con i leader cinesi, cerco di spiegare i termini concettuali in base ai quali i cinesi ragionano sui problemi della pace, della guerra e dell'ordine internazionale, e di confrontarli con l'approccio più pragmatico e specifico degli americani. Storie e culture differenti producono talvolta conclusioni discordanti: io non condivido sempre la prospettiva cinese, e non tutti i lettori la condivideranno, ma comprenderla è necessario, per l'importanza del ruolo che toccherà alla Cina nel mondo quale si va configurando nel ventunesimo secolo.”

  L’AUTORE – Henry Kissinger (1923) è stato consigliere per la Sicurezza nazionale e segretario di Stato dei presidenti americani Richard Nixon e Gerald Ford, nonché consulente di politica estera di successive amministrazioni. Tra numerosi altri riconoscimenti, gli sono stati conferiti il premio Nobel per la pace nel 1973, la Presidential Medal of Freedom e la Medal of Liberty, le più alte onorificenze civili americane. Autore di numerosi saggi di politica estera e relazioni diplomatiche, è attualmente presidente della Kissinger Associates Inc., società di consulenza internazionale.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione – Prologo – I. L'unicità della Cina (L'era del predominio cinese – Il confucianesimo – Concezioni delle relazioni internazionali: imparzialità o uguaglianza? - La Realpolitik cinese e l'Arte della guerra di Sunzi) – II. La questione del ketou e la guerra dell'Oppio (La missione Macartney - Lo scontro tra due ordini mondiali: la guerra dell'Oppio - La diplomazia di Qiying: placare i barbari) – III. Dalla supremazia alla decadenza (La strategia di Wei Yuan: «usare i barbari contro i barbari» imparando le loro tecniche - L'erosione dell'autorità: rivolte interne e minaccia di intrusioni straniere - Gestire il declino - La minaccia giapponese - La Corea - La rivolta dei Boxer e il nuovo periodo degli Stati Combattenti) – IV. La rivoluzione permanente di Mao (Mao e la Grande Armonia - Mao e le relazioni internazionali: lo stratagemma della città vuota, la deterrenza cinese e la ricerca del vantaggio psicologico - La rivoluzione permanente e il popolo cinese) – V. Diplomazia triangolare e guerra di Corea (Acheson e l'attrazione del titoismo cinese - Kim Il Sung e lo scoppio della guerra - L'intervento americano: resistere all'aggressione - La reazione cinese: un approccio diverso alla deterrenza - Lo scontro fra Cina e Stati Uniti) – VI. La Cina affronta le due superpotenze (La prima crisi dello stretto di Taiwan - Interludio diplomatico con gli Stati Uniti - Mao, Kruscev e la spaccatura sino-sovietica - La seconda crisi dello stretto di Taiwan) – VII. Un decennio di crisi (Il Grande balzo in avanti - La disputa sul confine himalayano e la guerra sino-indiana del 1962 - La Rivoluzione culturale - Un'opportunità mancata?) – VIII. La strada per la riconciliazione (La strategia cinese - La strategia americana – Primi passi: scontri sul fiume Ussuri) – IX. La ripresa delle relazioni: primi incontri con Mao e Zhou Enlai (Zhou Enlai - Nixon in Cina: l'incontro con Mao - Il colloquio fra Nixon e Zhou Enlai - Il comunicato di Shanghai - Le conseguenze) – X. La quasi alleanza: conversazioni con Mao (La «linea orizzontale»: approcci cinesi al contenimento - Le conseguenze del Watergate) – XI. La fine dell'era di Mao (La crisi di successione - La caduta di Zhou Enlai – Ultimi incontri con Mao: le rondini e l'arrivo della tempesta) – XII. L'indistruttibile Deng (Il primo ritorno al potere di Deng Xiaoping - La morte dei leader: Hua Guofeng - L'ascesa di Deng: «Riforma e apertura») – XIII. «Toccare le chiappe della tigre» (Vietnam: il disorientamento delle grandi potenze – La politica estera di Deng: dialogo con l'America e normalizzazione - Il viaggio di Deng - La visita di Deng in America e la nuova definizione dell'alleanza - La terza guerra del Vietnam) – XIV. Reagan e la normalità dei rapporti (La vendita di armi a Taiwan e il terzo comunicato - La Cina e le superpotenze: un nuovo equilibrio - Il programma di riforme di Deng) – XV. Piazza Tian'anmen (I dilemmi americani - La controversia su Fang Lizhi - Le dichiarazioni di dodici e ventiquattro caratteri) – XVI. Quale riforma? – XVII. Una temeraria galoppata verso un'altra riconciliazione (La Cina e la disintegrazione dell'Unione Sovietica - L'amministrazione Clinton e la politica cinese - La terza crisi per lo stretto di Taiwan - La rinascita della Cina e le riflessioni di Jiang) – XVIII. Il nuovo millennio (Ottiche diverse - Come definire l'opportunità strategica - Il dibattito sul destino nazionale: la visione trionfalistica - Dai Bingguo: ribadire il concetto di ascesa pacifica) – Epilogo. La storia si ripete? Verso una comunità pacifica? – Note - Indice dei nomi