Quelli che dissero no |
Arrigo Petacco Quelli che dissero no Mondadori, pagg.172, Euro 19,00
IL LIBRO – L'8 settembre 1943, quando dopo 1201 giorni di guerra il maresciallo Pietro Badoglio, capo del governo, annunciò la firma dell'armistizio con gli Alleati, circa seicentomila soldati italiani si trovavano rinchiusi nei campi di prigionia che inglesi e americani avevano allestito in varie nazioni del mondo, dall'Egitto all'Algeria, dalla Palestina al Kenya, dal Sudafrica all'India, e persino alle Hawaii. "Ma tu con chi stai, con il duce o con il re?" fu il dilemma di fronte al quale si trovarono i nostri soldati, colti di sorpresa dall'annuncio della resa senza condizioni accettata dall'Italia e dalla conseguente fuga di Vittorio Emanuele III a Brindisi: dopo avere combattuto per anni contro un nemico preciso e riconosciuto, bisognava scegliere, all'improvviso, se passare o no dall'altra parte della trincea. Di questa massa enorme di giovani - l'età media era di 23-24 anni - una cospicua minoranza scelse di non "tradire", ma gli storici, sia per la scarsità delle fonti ufficiali sia per la "delicatezza" politica dell'argomento, non se ne sono occupati che in maniera superficiale: ancora oggi, gran parte delle notizie utili a una ricostruzione ampia e articolata di quegli anni convulsi e contraddittori ci giungono da pagine autobiografiche o dai resoconti memorialistici dei protagonisti. Molti dei quali, avendo risposto di no all'appello di Badoglio a rientrare in patria, anche per non subire odiose discriminazioni, che in realtà ci furono, preferirono il silenzio. DAL TESTO – “Ma questa vulgata ignorava e continua a ignorare l'esistenza di una cospicua minoranza di prigionieri italiani che, vuoi per fedeltà ideologica, vuoi per orgoglio o, più semplicemente, per coerente dignità militare, risposero «no» alle lusinghe, e anche alle minacce, dei loro detentori, scegliendo stoicamente di conservare lo status di prigionieri di guerra piuttosto che assumere quello umiliante, ma più comodo, di subalterni «cooperatori» di coloro contro i quali avevano combattuto fino a poco tempo prima. L’AUTORE – Arrigo Petacco (Castelnuovo Magra, La Spezia 1929), vive a Portovenere. Giornalista, inviato speciale, è stato direttore de «La Nazione» e di «Storia illustrata», ha sceneggiato alcuni film e realizzato numerosi programmi televisivi di successo. Nei suoi libri affronta i grandi misteri della storia, ribaltando spesso verità giudicate incontestabili. Fra gli altri ricordiamo, pubblicati da Mondadori: Dear Benito, caro Winston, I ragazzi del '44, La regina del Sud, Il Prefetto di ferro, La Signora della Vandea, La nostra guerra 1940-1945, Il comunista in camicia nera, L'archivio segreto di Mussolini, Regina, Il Superfascista, L'armata scomparsa, L'esodo, L'anarchico che venne dall'America, L'amante dell'imperatore, Joe Petrosino, L'armata nel deserto, Ammazzate quel fascista!, Il Cristo dell'Amiata, Faccetta Nera, L'uomo della Provvidenza, La Croce e la Mezzaluna, ¡Viva la muerte!, L'ultima crociata, La strana guerra, Il Regno del Nord, O Roma o morte. INDICE DELL’OPERA - Introduzione – I. La guerra nel deserto – II. «Rommel, Rommel, portami via con te...» - III. La caduta dell'Impero – IV. Quella primavera piena di speranze – V. Anabasi nel deserto – VI. La trappola di EI Alamein – VII. Ma la guerra continua... o no? – VIII. Il dramma della scelta – IX. I prigionieri sorridenti – X. Zonderwater, la «città dei prigionieri» - XI. I prigionieri «dimenticati» - XII. L'aborto di «Italia libera» - XIII. Le fughe – XIV. Il campo degli irriducibili – XV. «Italia banzai! Nippon banzai!» - XVI. L'amore dietro il reticolato – XVII. Fame in America – XVIII. Si torna a casa! - Bibliografia
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