Il futuro dell'Afghanistan Stampa E-mail

a cura di Giandomenico Picco e Alberto Gasparini

Il futuro dell'Afghanistan
La società afgana ovvero come si può resistere allo stato moderno

Edizioni Franco Angeli, pagg.208, Euro 49,00

 

picco_gasparini_afghanistan  IL LIBRO – Questo numero di Futuribili esplora la complessità della situazione dell'Afghanistan ed evidenzia, accanto ai macro-problemi delle politiche delle potenze globali e delle potenze locali, soprattutto i problemi e le difficoltà nel trasformare e modernizzare la società civile dei tanti Afghanistan che esistono in Afghanistan. Futuribili risulta quindi articolato in tre parti.
  La prima riguarda il macro mondiale e regionale, espresso con Strategie di grandi potenze, nuovi attori sociali, affari petroliferi, con il riferimento ai nuovi leaders (G. Picco), il grande gioco (M. Piacentini), le aree tribali di frontiera (N. Gasparini), il rapporto con i paesi dell'Asia centrale (I. Damiani) e con il modello Libano (M. Lussi).
  La seconda parte affronta la società civile, la vita quotidiana e la comunicazione, con un rapporto ravvicinato con la gente afgana (N. Rinaldi), con la salute delle donne (G. Mezzabotta), con il velo delle donne (A. Baghai), con il sistema di comunicazioni di massa (A. Romoli), con la jirga e la giustizia informale (A.L. Palmisano), con la costituzione afgana (D. Coccopalmerio).
  Infine la terza parte affronta il futuro, che può derivare dalla crisi dell'opzione civile nella palude afgana (E. Giordana).

  DAL TESTO – “Russia e Cina hanno instaurato una stretta relazione su un'ampia gamma di questioni, in particolare sperano di impedire agli Stati Uniti di emergere come potenza globale unilaterale. Ma se Russia e Cina condividono l'interesse per i temi della sicurezza in Asia centrale, la Russia sarà sempre poco propensa ad accettare un ruolo militare cinese nel suo cortile di casa, così come molti degli stati centro-asiatici diffidano di una scoperta presenza militare cinese. Da parte loro gli stati dell'Asia centrale hanno le loro minoranze uigure di cui preoccuparsi. Così gli stati centro-asiatici mantengono un difficile equilibrio, incoraggiando il sostegno cinese ai loro eserciti ma scoraggiando un'aperta presenza o influenza militare della Cina nella regione.
  “La Cina e gli Stati Uniti non hanno ancora trovato un terreno comune in Asia centrale. Oltre ad essersi assicurato il sostegno della Cina per l'alleanza a guida statunitense, Washington avrebbe scambiato informazioni con Pechino sul coinvolgimento dei militanti uiguri con i talebani e il Miu. Gli Stati Uniti e la Cina restano però rivali su molte altre questioni. Una volta cessata la minaccia militare, se gli stati centro-asiatici si riveleranno in grado di migliorare dal punto di vista economico e politico, la rivalità a tre aumenterà. Gli interessi dell'Asia centrale consistono nel portare le tre grandi potenze su una piattaforma comune che non riguardi solo le minacce alla loro sicurezza ma le coinvolga in un equo sfruttamento delle risorse energetiche della regione. Questo a sua volta potrà accelerare lo sviluppo economico e la liberalizzazione politica in Asia centrale.”

  I CURATORI – Dopo la laurea in Scienze Politiche a Padova, Giandomenico Picco si è specializzato in Relazioni Internazionali all’Università di Santa Barbara in California e in Problemi dell’integrazione Europea ad Amsterdam. Dal ‘73 al ‘92 ha prestato servizio presso l’ONU svolgendo, nell’ultimo periodo, le funzioni di Vice Segretario Generale per gli Affari Politici del Medio Oriente. Dal ‘92 al ‘94 è stato presidente esecutivo negli Stati Uniti di un importante gruppo industriale italiano. Nel ‘94 ha fondato la GDP Associates, società di consulenza specializzata nei mercati del Medio Oriente e dell’Asia Centrale. Nel ‘99 è stato nominato Consigliere Personale del Segretario Generale dell’ONU per gli studi sulla civilizzazione. Ha svolto innumerevoli missioni di pace, in particolare nei paesi balcanici, in Libano, Afghanistan, Iran ed Irak.
  Alberto Gasparini è professore ordinario di Sociologia delle relazioni internazionali e di Sociologia urbano-rurale nell'Università di Trieste e direttore dell'Istituto di Sociologia internazionale di Gorizia (Isig). Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo Ritorno a Euradria (Gorizia, 2008) e Cross-border cooperation in the Balkan-Danube area (Strasburgo, 2008).

  INDICE DELL’OPERA - Il futuro dell'Afghanistan. La società afgana ovvero come si può resistere allo stato moderno, di Alberto Gasparini e Giandomenico Picco – Editoriale, di Alberto Gasparini - Strategie di grandi potenze, nuovi attori sociali, affari petroliferi - Afghanistan. La necessità di nuovi leaders?, di Giandomenico Picco - Afghanistan, i talebani ed il "Grande gioco", di Matteo Piacentini - Le Aree tribali amministrate federalmente (Fata), i rifugiati afgani e la pace nell'Afghanistan e nel Pakistan, di Nicolò Gasparini - Un Fergana avvelenato dal nazionalismo, di Isabella Damiani - "Cooperazione alla pace" in Afghanistan. I processi della cooperazione civile-militare tra realtà afgana e best-practices internazionali, di Manoela Lussi - Società civile, vita quotidiana e comunicazione - Un tè afgano, di Niccolò Rinaldi - La salute delle donne in Afghanistan, di Giampaolo Mezzabotta - Il linguaggio del velo, di Ariane Baghai - Il sistema dei mezzi di comunicazione di massa nell'Afghanistan occidentale (Herat), di Andrea Romoli -  La jirga e la giustizia informale in Paktia, di Antonio Luigi Palmisano -  Globalizzazione giuridica e costituzione afgana, di Domenico Coccopalmerio - Il futuro - La crisi dell'operazione civile nella palude afgana, di Emanuele Giordana - English sommarie - Manuali dell'Isig - Handbooks and textbooks of Isig