Europa e Stati Uniti nella nuova governance globale Stampa E-mail

a cura di Cosimo Ceccuti e Italico Santoro

Europa e Stati Uniti nella nuova governance globale
Atti del Seminario di studi (Firenze, 8 ottobre 2010)

Polistampa, pagg.112, € 12,00

 

ceccuti_santoro_europa  IL LIBRO – La necessità di reinventare il rapporto Europa-Stati Uniti su basi nuove, dopo l’avvento di potenze emergenti e della globalizzazione, è stata al centro del seminario promosso dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia su Europa e Stati Uniti nella nuova Governance globale.
  Il volume testimonia il confronto su questi temi di viva attualità avvenuto in quell’occasione fra i giornalisti Stefano Folli e Maurizio Molinari, gli europeisti e americanisti Cosimo Risi, Giorgio Rebuffa, Alia Nardini e Mario Ciampi, gli economisti Michele Bagella, Rosario Bonavoglia e Pino Bianchi coordinati da Antonio Del Pennino, Giancarlo Tartaglia e Italico Santoro. Tramontati i vecchi equilibri Est-Ovest, gli Usa non vogliono rinunciare al rapporto con l’Europa ma lo inquadrano nella nuova visione globale nella quale le relazioni con la Cina e gli altri paesi emergenti del G20 occupano un ruolo prioritario. Il vecchio continente dovrà quindi mostrare tutta la sua capacità di interloquire col nuovo scenario, assumendosi ben precise responsabilità, specie in ordine alle nuove priorità come gli approvvigionamenti energetici, le fonti alternative o il controllo delle materie prime. Ma l’Europa, a giudizio prevalente dei relatori, appare incerta sulla posizione da prendere. L’Italia, in particolare, dovrà riflettere sulle nuove esigenze internazionali e assumere una linea più incisiva: troppo spesso, a differenza del passato, il paese appare assente nell’opinione pubblica e nelle forze politiche dal dibattito sui temi cruciali della politica estera.

  DAL TESTO – “L'atlantismo italiano, aggiornato dopo la fine della "guerra fredda" e la scomparsa dell'Urss, troverà modo di esprimersi nella guerra balcanica alla fine degli anni Novanta. La prima guerra condotta dalla Nato direttamente, con la piena collaborazione del governo italiano guidato allora dall'ex comunista D'Alema. Quanto invece al teatro mediorientale, non c'è dubbio che esso sia stato negli ultimi trent'anni uno dei principali banchi di prova della nostra politica estera. Non senza profonde ambiguità: dalle tendenze "autonomiste" della politica estera democristiana, sempre pronta a inseguire improbabili "mediazioni" italiane nel mondo (giustificate peraltro con i nostri interessi economici e petroliferi), fino alle eccessive propensioni filo-palestinesi di Craxi e più recentemente dello stesso D'Alema (nelle vesti di ministro degli Esteri del governo Prodi).”

  INDICE DELL’OPERA - Un pensiero, di Giovanni Spadolini – Premessa, di Cosimo Ceccuti - 1. Europa e Usa di fronte alle sfide del XXI secolo – Introduzione, di Stefano Folli - Alcune note sull'azione esterna UE e le relazioni transatlantiche, di Cosimo Risi - L'Europa "prossima ventura", di Giorgio Rebuffa - L'America di Obama e l'Europa, di Maurizio Molinari - L'America dei neocon e l'Europa, di Alia K. Nardini - Occidente, occidentalismo: qualche riflessione postideologica, di Mario Ciampi - 2. Europa e Usa di fronte alla ristrutturazione dell'economia mondiale – Introduzione, di Giancarlo Tartaglia - L'economia transatlantica dopo la crisi economico-finanziaria: cosa è cambiato, di Michele Bagella - Europa, USA e paesi emergenti: il futuro tra Atlantico e Pacifico, di Rosario Bonavoglia - Europa, USA e questione energetica, di Pino Bianchi - 3. Le questioni geo-strategiche - L'Occidente e gli altri: i punti di crisi, di Italico Santoro