Dialogo sulla razza e altri scritti |
Vladimir Jabotinsky Dialogo sulla razza e altri scritti M&B Publishing, pagg.333, Euro 20,00
IL LIBRO – Il volume propone la traduzione di scritti giornalistici inediti sul nazionalismo ebraico di Vladimir Zèev Jabotinsky, intellettuale ebreo di Odessa che divenne, nel periodo interbellico, il leader incontrastato della destra sionista avversa all’accordo con gli arabi. La rilevanza degli scritti non sta solo nel fatto che essi permettono di costruire e decostruire l’etica del sionismo militante, ma anche nel fatto che questi - come affermò Menachem Begin net 1977 – rappresentano un monito insuperabile per l’ebreo sospinto dall’ambiente “gentile” verso una forma pericolosa di “odio di se”. Dai “giorni di dolore” dei pogrom di inizio secolo al dialogo sulla razza; dal “muro di ferro” contro gli arabi sino alla teoria economica anticomunista: uno spaccato del pensiero della figura ebraica più controversa del secolo trascorso, a un tempo ultra-nazionalista e cosmopolita. DAL TESTO – “La mia intenzione non è quella di affermare che un qualsiasi accordo con gli arabi palestinesi sia assolutamente fuori questione. Finché sussiste, nello spirito degli arabi, la benché minima scintilla di speranza di potersi un giorno disfare di noi, nessuna buona parola, nessuna promessa attraente indurrà gli arabi a rinunciare a questo spirito, precisamente perché non è un popolo vile, ma una nazione vivente. Ora, una nazione vivente non è disposta a fare delle concessioni su questioni così vitali finché non ha perduto qualsiasi speranza di "disfarsi di noi" e qualsiasi breccia del "muro di ferro" è definitivamente colmata. Solo allora i gruppi estremisti e i loro slogan "Mai, e poi mai!" perderanno la loro influenza. Solo allora essi cederanno il posto a dei gruppi più moderati; solo allora, questi ultimi potranno far sentire la loro voce e proporre delle concessioni reciproche. Solo allora cominceranno a negoziare con noi sulle questioni pratiche, come le garanzie contro l'espulsione degli arabi e l'eguaglianza dei diritti civili e politici. La mia speranza e la mia fede è che, allora, noi accorderemo loro delle garanzie sufficienti e che i due popoli potranno vivere da buoni vicini.” IL CURATORE – Vincenzo Pinto, studioso di nazionalismo in età contemporanea, ha conseguito due dottorati in materie storiche a Torino e a San Marino. Ha pubblicato innumerevoli volumi sul sionismo e sulle influenze nietzschiane sull’ebraismo. Collabora attualmente con la Hebrew University di Gerusalemme, dove sta portando a compimento uno studio sulle influenze esercitate dalla rivista “Civiltà cattolica” nell’elaborazione dell’ebraismo contemporaneo.. INDICE DELL’OPERA – Prefazione - Saggio introduttivo - La vita di Vladimir Ze 'ev Jabotinsky – Bibliografia - Giorni di dolore - Homo homini lupus – Disertori - Quattro figli - Forza e diritto - Invece di un'apologia – Oroscopo - Un mistero - Sulla strada sbagliata – Dialogo – Garibaldi - Edmèe (Il racconto di un vecchio medico) - Dialogo sulla razza – Razza - Il muro di ferro (Noi e gli arabi) - L'etica del "muro di ferro" – Islam - Bialik tace - Questioni di classe - Noi, i borghesi - L'idea del giubileo - Il commerciante – Militarismo - Crisi del proletariato - Una lezione sulla storia ebraica – Avventurismo - Robot e lavoratore – Democrazia - "Leader" - Introduzione alla teoria dell'economia – Postfazione, di Paolo Di Motoli - Indice dei nomi
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