L’Unità d’Italia. Una storia da riscrivere |
Giancarlo Padula L’Unità d’Italia. Una storia da riscrivere. Meridionali sterminati come gli Indiani d’America Global Press Italia, pagg.163, Euro 15,00
IL LIBRO – 150 anni dall’Unità d’Italia, e il Paese non è mai stato diviso come ora. Il Nord vuole l’indipendenza, il sud, la reclama, ormai decine e decine si storici hanno riscritto la storia d’Italia che non è andata come cel’hanno insegnata a scuola. Le mafie, insieme all’emigrazione è una delle “figlie” dell’invasione del Meridione senza una dichiarazione di guerra Ne seguirono persecuzioni, devastazioni, incendi, fucilazioni. Una vicenda molto simile a quella dei Nativi d’America, che furono sterminati per la sete di conquista degli invasori delle verdi e incontaminate praterie: episodi messi in parallelo nel libro, con date riferimenti agli eventi accaduti. Giancarlo Padula, giornalista e scrittore, in questa sua nuovo libro inchiesta, agile e fruibile a tutti, intende offrire elementi di riflessione e dibattito, sotto altri punti di vista. 685.000 persone uccise nel Meridione, 500.000 arrestate, molti delle quali deportate nei lager sabaudi a Finestrelle, località a 2000 metri in Piemonte, dove i prigionieri venivano sciolti nella calce viva; 62 paesi distrutti e dati alle fiamme. Processi sommari, impiccagioni, il fenomeno dell’Insorgenza Popolare definito brigantaggio con bandi simili a quelli dei nazifascismi durante la seconda guerra mondiale. Lo stesso Antonio Gramsci scrisse che il popolo del meridione fu ”crocifisso” dal nuovo Stato italiano. Un’invasione che è stata una vera e propria rapina del ricco e colto, all’epoca, Meridione. Le banche letteralmente svaligiate, terre confiscate, tesori preziosi confiscati. Questo è stato il Risorgimento italiano. Il Risorgimento è stata un’invenzione a tavolino della massoneria internazionale e che i veri eroi dell’Italia non sono stati i vari Garibaldi, Vittorio Emanuele II e Cavour, ma, se di eroi si deve parlare, questi furono gli insorgenti del Sud, banditi con l’appellativo infamante di “briganti”. DAL TESTO – “Il Risorgimento è stato sempre visto e narrato come ha voluto la parte vincitrice: questa dei buoni, l’altra, la perdente, dei cattivi. C’è un altro Risorgimento fatto di lutti, di sangue, di fango, dolore, crudeltà, ferocia. Non vi si sottrassero i Piemontesi e neanche i meridionali. Fu il tempo dei briganti: banditi o guerriglieri? Combattenti di una rivolta contadina, partigiani ante litteram, movimento di liberazione contro l’invasore o banditi spinti da generici impulsi delinquenziali? Nel 1860, alla caduta del regno borbonico, sconfitto dall’esercito di volontari garibaldini, il Meridione veniva annesso agli altri stati già sotto il dominio di Casa Savoia e si presentò all’appuntamento unitario in condizioni di profonda arretratezza e di grande squilibrio sociale. La distribuzione della ricchezza, che traeva la sua unica fonte dalla produzione agricola, era iniquamente spartita tra un ristrettissimo numero di latifondisti, mentre la massa dei braccianti agricoli era ridotta alla fame […]”. L’AUTORE – Gian Carlo Padula (1953) è giornalista professionista dal 1980 e scrittore con all’attivo molte opere. Fin dal 1993 ha iniziato a pubblicare libri per diverse case editrici a livello nazionale. In campo artistico, dopo i lunghi anni trascorsi nel contesto dei complessi della metà degli anni Sessanta e Settanta, Padula ha intrapreso la sua opera di cantautore realizzando diversi Cd. È esperto in alcuni specifici settori della musica contemporanea, in particolare di tutta l’opera dei Beatles, della musica "beat" italiana e del fenomeno della Canzone d’Autore. INDICE DELL’OPERA – Prefazione – Prologo – Introduzione – Capitolo 1. Il complotto della Massoneria Interregionale – Capitolo 2. Il falso mito dei Mille – Capitolo 3. Il popolo si ribella… e li chiamarono Briganti – Capitolo 4. Le manipolazioni culturali e storiche – Capitolo 5. Il sanguinoso assedio di Gaeta – Capitolo 6. Le persecuzioni alla Chiesa – Capitolo 7. Le coincidenze storiche con lo sterminio degli Indiani d’America – Conclusioni – Biografia - Bibliografia – Sitografia
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