I Beatles in Paradiso |
Giancarlo Padula I Beatles in Paradiso Global Press Italia, pagg.271, Euro 18,00
IL LIBRO – L'Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, il 21 novembre del 2008 ha celebrato i 40 anni dell’album 'White album' con un inaspettato articolo che è arrivato a perdonare John Lennon, 'colpevole' di aver detto che ''i Beatles sono più famosi di Gesù Cristo''. Una frase, nota l'articolo firmato da Giuseppe Fiorentino e Gaetano Vallini, che allora suscitò ''profonda indignazione soprattutto negli Stati Uniti''. ''Dopo tanti anni – ha commentato il quotidiano pontificio - suona solo come la 'spacconata' di un giovanottone della working class inglese alle prese con un inatteso successo, dopo essere cresciuto nel mito di Elvis e del rock'n'roll''. Secondo l'Osservatore Romano, che negli ultimi mesi non è estraneo a queste 'esplorazioni' nel mondo della cultura pop, da Elvis e Bruce Springsteen a Tex Willer, ''al talento di Lennon e degli altri tre Beatles si devono alcune delle migliori pagine della musica leggera moderna. Nessuno può pensare ai Beatles come a dei geni assoluti della composizione e neppure, in fondo, come a dei virtuosi dei rispettivi strumenti''. ''Ma resta il fatto - conclude l'articolo - che dopo 38 anni dallo scioglimento, le canzoni con il marchio Lennon-McCartney hanno mostrato una straordinaria resistenza all'usura del tempo, divenendo fonte di ispirazione per più di una generazione di musicisti pop”. «I Beatles? Erano una band cristiana. Almeno così la descrisse John Lennon nel 1969, in un’intervista. Lo disse per farsi perdonare di aver detto - tre anni prima - che i Beatles erano più popolari di Gesù Cristo. Così John Lennon affermò che in effetti la band era profondamente cristiana e lui era personalmente «uno dei più grandi fan di Cristo». La video-intervista - concessa nel 1969 a un giornalista canadese e acquistata di recente dai musei di Liverpool (la città natale dei Beatles) - è stata mandata in onda lunedì 14 luglio 2008, nel corso di un programma di Radio 4, il canale culturale della Bbc, che l’ha presentata come un’autentica riscoperta. Sembra che l'intervista non sia mai stata trasmessa prima in Gran Bretagna. John Lennon ha anche detto che gli sarebbe piaciuto sposare Yoko Ono in Chiesa, ma che sapeva di non poterlo fare, perché divorziato dalla precedente moglie Cinthya Powell. Nel libro c’è il contributo di persone esperte, da Rolando Giambelli, presidente dell’Associazione beatlesiani d’Italia a Don Backy (ex braccio destro di Adriano Celentano), grande autore e interprete della canzone popolare italiana, la dottoressa Silvia Panetta, che ha discusso presso l’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”, Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea in Dams-cinema, la tesi: “Help, fenomenologia beatlesiana in Italia”, che ha curato per questo libro anche una speciale e originalissima biografia del quartetto, ed ha messo a disposizione una raccolta di articoli rari e d’epoca; la dottoressa Daniela Longo, laureata in lingue e culture europee, che ha discusso all’Università di Catania la tesi: “Lucy in the sky with Alice, il nonsense nei Beatles, con un aiuto che non poteva mancare (“With a little help from my frieds”)”, della dottoressa Marta Miccoli autrice della tesi: “Parola di Beatles – Analisi del testo verbale nell’opera dei Beatles”, discussa all’Università di Bari. DAL TESTO – “La CIA iniziò a raccogliere un dossier su Lennon, per documentare le prove di un presunto antiamericanismo dell’ex beatle. Lennon fece dichiarazioni contro la guerra del Viet Nam, contro l’industria bellica, le spese militari, la politica imperialista, partecipò attivamente al movimento per la pace, anche con sostanziosi finanziamenti. Fu in quel periodo che compose “Power to the people”. Per fare gli auguri di Natale fece riempire le città americane e le principali capitali del mondo di manifesti con la scritta “War is over” (“la guerra è finita – se tu lo vuoi”, firmati “con amore, John e Yoko, da NY”). A tutti i capi di Stato inviò una ghianda, dicendo loro di piantarla e guardare crescere la quercia, anziché dichiarare una guerra. Insieme a Yoko comprò intere pagine dei giornali americani per pubblicare i loro pensieri pacifisti. Quando le autorità gli negarono il visto per il permesso di soggiorno, fra il signor Lennon e il governo USA iniziò una lunga battaglia legale”. L’AUTORE – Gian Carlo Padula (1953) è giornalista professionista dal 1980 e scrittore con all’attivo molte opere. Fin dal 1993 ha iniziato a pubblicare libri per diverse case editrici a livello nazionale. In campo artistico, dopo i lunghi anni trascorsi nel contesto dei complessi della metà degli anni Sessanta e Settanta, Padula ha intrapreso la sua opera di cantautore realizzando diversi Cd. È esperto in alcuni specifici settori della musica contemporanea, in particolare di tutta l’opera dei Beatles, della musica "beat" italiana e del fenomeno della Canzone d’Autore. INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Prefazione, di Don Backy – Presentazione. Beatlemania, di Rolando Giambelli – Primo intermezzo – Parte prima – Parte seconda – Parte terza – Parte quarta – Parte quinta – Secondo intermezzo – Terzo intermezzo
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