Patriottismo insetticida Stampa E-mail

Filippo Tommaso Marinetti

Patriottismo insetticida

Excelsior 1881, pagg.194, Euro 18,50

 

marinetti_patriottismo.jpg  IL LIBRO - Patriottismo insetticida (1939) è un «romanzo di avventure legislative». Un romanzo «ardente quindi parolibero cioè ostile al piatto psicologismo freddo», e ancora «senza punteggiatura sintassi verso classico verso libero questi abiti borghesi della vecchia letteratura». Protagonisti sono due magistrati, Paranza e Uro. Nel primo capitolo la casa di Uro viene violata da Ruganera, strano ladro che si finge domestico ma non sottrae nulla, e rifiuta di fuggire all'arrivo della polizia, dichiarando di appartenere alla "Società dei Lungimiranti". Nel penultimo capitolo i Lungimiranti divoreranno insieme al re delle Isole Figi Tokkamatok l'idrovolante di Paranza. Il libro fa i conti con quello che oggi diremmo relativismo culturale: persino cielo e mare hanno due morali differenti, che l'idrovolante di Paranza concilia a malapena.

 

  DAL TESTO - "Si delinea in questo libro una Nuova Morale simultanea che libererebbe il Bene dal piombo della logica e rimpolperebbe di un po' di male ogni atto buono purificando ogni atto cattivo mediante un setaccio di buone intenzioni Libro che può servire da modello per una sua ironia tipicamente italiana perché serena carezzevole ed eccitante alla creazione

  "Per esempio l'uso guerresco dei gas tossici giudicato immorale dai creatori di una morale della guerra perché troppo insidioso e troppo micidiale è invece moralissimo perché la sua mortalità raggiunge il 4% mentre quella dei soliti proiettili raggiunge il 25%

  "Per esempio in Italia nel 1921 un comunista si mescolava spesso agli squadristi fascisti

  "Così partecipò ad una loro spedizione punitiva e vi uccise due comunisti poi recatosi nella redazione del suo giornale comunista un'ora dopo scrisse un articolo violento in cui denunciò se stesso come assassino con la stupefacente velocità del rimorso che crea un male=bene equivalente ad una fulminea autopulizia di coscienza"

 

  L'AUTORE - Filippo Tommaso Marinetti, nato ad Alessandria d'Egitto nel 1876, costituisce una sorta di figura simbolo nel clima d'avanguardia novecentesco.

  Strettamente a contatto con la cultura parigina del periodo, orienta la propria attività letteraria verso un'edificazione della cultura rinnovata. Sceglie un prestigioso giornale di Parigi, Le Figaro, per lanciare, nel 1909, il Manifesto del Futurismo, che sancisce in modo ufficiale la nascita del movimento stesso. Propone un rifiuto radicale del passato, servendosi delle tecniche più evolute come la réclame, la diffusione editoriale, non senza fare appello, in alcuni casi, a provocazioni e scandali. Attivo politicamente, è difensore di un'ideologia individualistica e antidemocratica, della quale vede una possibile realizzazione nella politica fascista. È però dai suoi scritti che emerge la spinta innovativa. Nel Manifesto tecnico della Letteratura Futurista del 1912, le critiche sono rivolte ai valori tradizionali, alla poetica corrente, giudicata sentimentale e nostalgica. Per lui i nuovi capisaldi sono la tecnologia ed il progresso, la città, la velocità. Meno noti ma non per questo meno importanti sono gli altri manifesti futuristi redatti da lui stesso o grazie alla sua collaborazione, si possono citare il Manifesto della Danza, Il Manifesto della Politica. Curioso è il fatto che Marinetti si occupi anche di arte culinaria, nel suo "La cucina futurista".

  Si spegne a Bellagio (Como), nel 1944. Sono notevoli le influenze del poeta sugli autori novecenteschi, da Palazzeschi a Pirandello, fino ai giorni nostri. La rete offre numerosi siti sul letterato futurista, la ricerca dovrà essere eseguita selezionando quelli più interessanti, per evitare di incorrere in disinformazione e banalità. I siti rintracciabili puntano la loro attenzione sui Manifesti redatti dal poeta, mentre la trattazione delle altre sue opere non è ancora molto sviluppata.

 

  INDICE DELL'OPERA - 1. Il nuovo diluvio universale - 2. Per carità - 3. L'officina della bellezza - 4. Un duro bacio tra capo e collo - 5. Campo di battaglia o gabinetto chimico - 6. Il processo dei lungimiranti - 7. Il poema dei languori del golfo di Napoli - 8. Il poema elettrochimico di una festa di ballo in casa Paranza - 9. Il volo dialogato dei giudici - 10. L'isola gastronomica a prezzo fisso - 11. L'orgia legislativa - 12. I nuovi condimenti - 13. La filosofia dei denti - 14. Un capitolo del nuovo codice