“La nostra sfida alle stelle”. Futuristi in politica |
Emilio Gentile “La nostra sfida alle stelle”. Futuristi in politica Laterza, pagg.168, Euro 15,00
IL LIBRO – Sognavano una democrazia nazionalista e libertaria, proclamavano «oggi comanda la poesia», volevano portare gli artisti e la fantasia al potere, inventarono uno stile di rivolta politica destinato ad avere molti eredi, consapevoli e non, fra i ribelli del Novecento. Erano i futuristi. «Ritti sulla cima del mondo noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle stelle!» Eccessivi, vitalistici, scandalosi, guerrafondai, così i futuristi si annunciano al mondo, nel manifesto di fondazione pubblicato da Marinetti su “Le Figaro” del 20 febbraio 1909. Nell’epoca della bella modernità fa irruzione un movimento artistico che pratica la ribellione contro il moralismo dell’Europa liberale, proclama a gran voce il rifiuto del passato («Aboliamo la storia!», incita Ugo Tommei), si propone di creare finalmente l’uomo ‘nuovo’. Con la Grande Guerra, il futurismo entra in politica e, caso unico tra le avanguardie novecentesche, fonda un partito: accesamente interventista, nazionalista, incentrato sull’utopia radicale dello Stato nuovo e del naturale primato dell’italianità, nel corso della sua breve esistenza il movimento dei fasci futuristi intrattiene un legame non occasionale né contingente con Mussolini. Illusione, errore, propaganda, opportunismo: come valutare l’attività politica di un’avanguardia artistica ormai unanimemente celebrata come uno dei movimenti rivoluzionari fondatori dell’arte moderna?
DAL TESTO – “Con Mussolini, all’inizio del 1919, Marinetti e i futuristi parteciparono alle prime dimostrazioni violente contro quelli che essi consideravano i fautori della «vittoria mutilata», come la gazzarra inscenata al Teatro della Scala l’11 gennaio per impedire di parlare a Leonida Bissolati, contrario all’acquisizione di territori popolati in maggioranza da stranieri. Anche in simili occasioni, Marinetti attribuiva a Mussolini aspirazioni alla ricchezza e temperamento reazionario: «Si forma il corteo in Galleria. Mussolini sta pranzando con Rossato e Gabriellino al Biffi tra lampadine velate di rosa. Passiamo per il lusso di Mussolini megalomane che diventerà reazionario a poco a poco. Vado cogli arditi ufficiali e soldati in un caffè dove pranzano i deputati di Spalato Fiume Zara». Marinetti partecipò alla riunione per la fondazione dei fasci di combattimento, il 23 marzo 1919, e frequentò spesso in quel periodo Mussolini a Milano, mentre si diffondeva la paura per una rivoluzione bolscevica, e continuò ad annotare considerazioni sul suo temperamento: «Febbre generale. Io sono calmo. Mussolini è ogni sera diverso. Una sera pessimista e catastrofico sulle forze dei Socialisti ufficiali rivoluzionari e l’indomani ottimista e roseo sulle nostre forze [...] Mussolini autocrate prepotente, occhi spiritati con trabocchi precipitosi di parole concitate».”
L’AUTORE – Emilio Gentile, storico di fama internazionale, insegna Storia contemporanea all’Università di Roma La Sapienza. Nel 2003 ha ricevuto dall’Università di Berna il Premio Hans Sigrist per i suoi studi sulle religioni della politica. Collabora al “Sole 24 Ore”.
INDICE DELL’OPERA - Introduzione. «La nostra sfida alle stelle» - 1. Nazionalismo modernista – 2. Italianismo futurista – 3. Il primato italiano: un dogma futurista – 4. «Aboliamo la storia» - 5. Arte in politica: la rivoluzione futurista – 6. Futuristi alla guerra – 7. Guerra futurista – 8. L’arditofuturista – 9. Il partito politico futurista – 10. «Roma Futurista» - 11. Un programma caleidoscopico – 12. La donna e i giovani – 13. La rivoluzione italiana – 14. Democrazia futurista – 15. Un nuovo stile per una nuova politica – 16. Marinetti e Mussolini – 17. Futuristi con Mussolini – 18. Futuristi senza Mussolini – 19. Delusione per la politica – 20. Arditismo non è futurismo – 21. Il futurismo è morto? – 22. Realismo fascista e utopia futurista – 23. «Oggi comanda la poesia» - 24. Un futurismo rosso – 25. Futuristi contro Mussolini – 26. «Abbasso la politica!»: una fuga dalla modernità - Note - Indice dei nomi |