Ascesa e declino dell'Europa nel mondo Stampa E-mail

Emilio Gentile

Ascesa e declino dell'Europa nel mondo
1898-1918


Garzanti, pagg.460, € 22,00

 

gentile ascesa  IL LIBRO – Ci fu un tempo in cui l'Europa era il centro del mondo. La sua supremazia si estendeva su tutto il pianeta, in ogni campo del sapere e dell'agire. Accadeva cento anni fa, all'apice di un'ascesa iniziata quattro secoli prima, con la scoperta del nuovo mondo e la circumnavigazione dei continenti da parte di intrepidi navigatori. All'inizio del Novecento la guerra appariva un rischio evitabile con la diplomazia, dopo oltre quarant'anni di pace e di progresso che sembravano destinati a durare e a diffondersi nel mondo. Improvvisamente, con la Grande Guerra, l'ottimismo crollò e l'Europa mondiale naufragò nella tempesta che essa stessa aveva scatenato. Con verve narrativa e affascinante erudizione, Emilio Gentile ricostruisce l'apogeo dell'Europa e il ruolo di vero e proprio laboratorio che l'Italia giocò in quegli anni: il nostro fu uno dei paesi in cui si manifestarono i primi segnali della crisi di un intero continente e i sintomi del crepuscolo di una civiltà di cui ancora oggi, a distanza di un secolo esatto, viviamo le conseguenze. Ricostruire quel che accadde in quella stagione può aiutare a comprendere quel che succede oggi nel mondo del terzo millennio, in un momento in cui l'Europa, sempre più indecisa, rischia di scivolare verso una definitiva e pericolosa marginalità.
  Concepito e scritto come saggio di storia mondiale, questo libro non pretende di essere una storia totale, nel senso di raccontare tutto quanto accadde nel mondo, in tutti i paesi, fra tutti i popoli, durante tutto il periodo di supremazia mondiale dell'Europa. Per storia mondiale l'Autore intende il racconto dei fatti politici, economici, sociali, culturali, pacifici e bellici, che negli anni fra il 1898 e il 1918 hanno condizionato e cambiato, nel mondo, l'esistenza della maggior parte degli esseri umani, per il meglio o per il peggio, o per entrambe le esperienze. La vastità e la complessità degli argomenti, sui quali sono state scritte alcune decine di migliaia di libri, hanno imposto una scelta dei temi da trattare.
  L'attenzione maggiore viene data ai fenomeni politici nazionali e internazionali perché, pur considerando che molti sono i fattori non politici che influenzano, condizionano e talvolta determinano la politica, alla fine è la decisione politica di chi governa che coinvolge direttamente la vita dei governati e ne condiziona l'esistenza. Il tema dei rapporti fra governati e governanti è il filo conduttore del racconto. Tale scelta è scaturita dalla storia stessa: nell'epoca della mondialità europea ebbe origine gran parte dei drammi e delle tragedie fra governati e governanti, che sono tuttora dominanti nella politica attuale e nelle conseguenze che essa ha e può avere, ogni giorno, sulla vita individuale e collettiva di oltre 7 miliardi di esseri umani.

  DAL TESTO – "Gli anni fra il 1898 e il 1918 furono l'epoca della mondialità europea. «Mondialità» non è sinonimo di globalizzazione, mondializzazione, internazionalizzazione: questi fenomeni di interdipendenza economica, commerciale, finanziaria, tecnologica sono precedenti, contemporanei e posteriori all'epoca della mondialità europea, e le afferiscono, senza però coincidere interamente con essa. Per «mondialità» si intende l'effettiva supremazia militare, politica, economica, culturale che una collettività umana esercita su altre popolazioni del pianeta, legittimandola con la convinzione di essere una civiltà universale, destinata a modellare e a guidare l'intera umanità.
  "La supremazia planetaria dell'Europa fu un fatto senza precedenti nei millenni passati. La storia conserva memoria di grandi imperi in Asia, Africa, Medio Oriente, America e nella stessa Europa, dall'età antica all'età moderna: ma nessun impero del passato, per quanto vasto sia stato, ha mai esteso il suo dominio su tutti i continenti, come hanno fatto gli imperi europei fra il XIX e il XX secolo. Altri imperi, sin dal più remoto passato, hanno ritenuto di essere una civiltà mondiale, come l'impero romano e l'impero cinese: ma il loro dominio e la loro civiltà si arrestavano ai confini delle terre e dei mari allora conosciuti. La mondialità europea è stata un fenomeno unico perché l'Europa imperiale raggiunse effettivamente l'egemonia sull'intero pianeta in coincidenza con la scoperta delle ultime regioni sconosciute, ovunque investendo le popolazioni di altri continenti con la potenza delle sue armi, la sua scienza, la sua tecnica, le sue ricchezze, la sua civiltà, la sua intraprendenza curiosa, ambiziosa, avida e rapinosa.
  "Quando l'Europa iniziò l'ascesa alla supremazia mondiale muovendo alla scoperta e alla conquista degli altri continenti, la forza espansiva degli imperi esistenti, alcuni allora più vasti e civilizzati dell'Europa stessa, come la Cina dal millenario impero, si era ormai esaurita nella conservazione dei confini raggiunti. [...]
  "La mondialità europea, con l'espansione dell'Europa imperiale in Asia e in Africa, fu conseguita solo nel corso del XIX secolo. Essa fu effetto e conseguenza di un altro fenomeno europeo avvenuto nello stesso periodo, un fenomeno grandioso e straordinario, sia per la sua totale novità storica sia per l'influenza irrefrenabile esercitata su tutto il pianeta: la modernizzazione industriale. Senza la rivoluzione industriale, ci sarebbe stata ancora una Europa imperiale, ma non una Europa mondiale. La mondialità europea fu conseguenza della modernità industriale nei trasporti, nella produzione, nella potenza armata, nell'accumulazione di capitali e nel loro investimento ovunque sul pianeta. E fu conseguenza anche della modernità politica, cioè lo Stato nazionale e laico, l'autorità centrale, la razionalità burocratica, l'organizzazione della libera ricerca, l'istruzione pubblica, la trasformazione delle masse dei governati in cittadini liberi, con diritti e doveri, partecipanti alla scelta dei governanti."

  L'AUTORE – Emilio Gentile (Bojano, 1946), storico internazionalmente noto, è professore emerito alla Sapienza di Roma e socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Collabora al Domenicale del «Sole 24 Ore». Fra le sue opere, tradotte nelle principali lingue, ricordiamo: "Il fascino del persecutore. George L. Mosse e la catastrofe dell'uomo moderno"; "L'apocalisse della modernità. La Grande Guerra per l'uomo nuovo"; "Né Stato né Nazione. Italiani senza meta"; "Il capo e la folla. La genesi della democrazia recitativa"; "Mussolini contro Lenin"; "25 luglio 1943".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione. La breve stagione dell'Europa mondiale - Avvertenza dell'autore - Prologo. Il secolo meraviglioso (Ventiquattro contro quindici - L'Esposizione della modernità trionfante - La guerra all'Esposizione - Rivalità nazionali per la mondialità europea - Mondialità borghese e mondialità proletaria - Progresso senza fine) - 1. Un mondo più piccolo (Coscienza della mondialità europea - Alla conquista del cielo - Il nuovo eroe della modernità - Più veloci in mare - Mondialità in ferrovia - Treni per la pace e per la guerra - Liberi in movimento - Mondialità delle comunicazioni) - 2. Un pianeta più affollato (Nascere, vivere, morire - Medicina, igiene, alimentazione - Diseguaglianze europee - Migrazioni in massa - Demografia e politica) - 3. Europa domina (Europa imperiale - Egemonia mondiale - La pacifica spartizione - Con l'accordo o con la forza - Porta aperta sulla Cina - Una guerra coloniale fra razzisti - Governo coloniale francese e Raj britannico - La civiltà dalla «legge Maxim») - 4. Civiltà trionfante (Una civiltà fra le civiltà - La civiltà del progresso - Una «immensa superiorità» - Superiore perché multiforme - Dove va la modernità? - Primato di razza) - 5. Imperialismi antagonisti (L'impero della civiltà industriale - Necessità di politica mondiale - La sfida americana - Il «pericolo giallo» - Tradizione orientale, sapere occidentale) - 6. Governati e governanti (Modernità politica – I progressi della sovranità popolare - La nobiltà resiste, la borghesia avanza - Nuovi ceti medi - Le escluse) - 7. La forza delle masse (Masse in politica - Partiti e oligarchie di massa - Nuove religioni laiche - Le masse nello Stato nazionale - Ebrei della modernità - Gli alieni del complotto mondiale) - 8. Proletari del mondo, unitevi (Proletariato e aristocrazie operaie - Marxismo in revisione – Antirevisionismo - Riformisti per la rivoluzione - Rivoluzionari di professione - Contro i professionisti del socialismo - Mondialità anarchica - Socialismo senza Marx) - 9. Monarchie e imperi (Carisma monarchico - La madre della monarchia parlamentare - Monarchie verso il consenso - Monarchie contro il consenso - La duplice monarchia - L'impero del Kaiser - Un'autocrazia euroasiatica - Rivoluzione in Russia - Monarchie islamiche - L'impero ottomano fra riforme e repressione - «Al-Nahda»: propositi di rinascita islamica - Nazionalismo musulmano - La rivoluzione dei Giovani Turchi - Giapppone: rinascita di un impero - Cina: fine di un impero) - 10. Il regno d'Italia: una democrazia in cammino (Nuova politica liberale - Giovanni Giolitti - Decollo industriale in un paese agricolo - Le «due Italie» - Le «due parallele» - Il socialismo fra riformisti e rivoluzionari - Il cinquantennio dell'Unità) - 11. Repubbliche nel mondo (La Terza repubblica - Il continente delle repubbliche - La rivoluzione messicana - Una repubblica imperiale - Il «sogno americano» - Imperialismo progressista - Cina: la prima repubblica asiatica) - 12. Italia imperialista («Giolittismo»: nuovo trasformismo? - Nazionalismo e modernità - Patria e libertà - La guerra di Libia - La fine del «giolittismo») - 13. La pace trema (La guerra che verrà - Spartizioni senza guerra - Rischi di guerra - Pronti alla guerra - Balcani in ebollizione - Guerre balcaniche - La guerra impossibile - La civiltà della guerra - Turbolenze interne, distensione internazionale - Due colpi di pistola) - 14. Guerra mondiale (Punire la Serbia - Alla guerra per la patria - Sul fronte occidentale - Sugli altri fronti - La guerra dell'Italia - Mobilitazione totale - Il «nemico interno» - Le grandi carneficine) - 15. Nuova guerra nella Grande Guerra (La fine dello zarismo - Democrazia in Russia - Wilson per la pace - Wilson per la guerra - Guerra mondiale: anno terzo - Ammutinamenti e rivolte - La rotta in Italia - Colpo di Stato in Russia - L'uomo della pace - Mondialità democratica - Una fine inattesa) - 16. Mondialità bolscevica (Lenin e la rivoluzione mondiale - Tutto il potere ai bolscevichi - Guerra civile - L'Armata rossa - Patriottismo bolscevico - Comunismo di guerra - Campagna per l'ateismo - Una religione politica) - Epilogo. 1918. Mondialità europea: stagione finita - Indice dei nomi