Il Sacro e il diritto |
Giandomenico Casalino Il Sacro e il diritto Edizioni del Grifo, pagg.128, Euro 10,33
DAL TESTO – “Julius Evola, autorevole pensatore tradizionalista, precisa che il Rito: “…attua il dio dalla sostanza delle influenze convenute… qui si ha qualcosa, come uno sciogliere ed un risuggellare. Viene cioè rinnovato evocativamente il contatto con le forze infere che fanno da substrato ad una divinificazione primordiale, ma altresì la violenza che le strappò a se stesse e le liberò in una forma superiore…” è un passo di importanza capitale nonché di chiarezza solare: in esso vi è la dottrina interna del Rito. Pertanto, chi compie il Rito, in uno stato di coscienza attivo, “attua” la Realtà Metafisica e, sublimando il caos, realizza la forma, il dio, il cosmo, il fas = il diritto secondo l’ordine divino. Forse per nessun’altra civiltà tradizionale fu chiarissima questa “Metafisica pratica” come lo fu per Roma antica. La forza necessitante del Rito ben eseguito, il suo potere di rendere la realtà visibile (rtà) specchio dell’Ordine Divino (Dhárman); la inesistenza di problemi di natura psichica e/o sentimentale in chi compie il Rito ai fini dell’efficacia, che invece risulta effettuale compiuti gli atti dovuti; insomma, il fine medesimo della Legge che non è quello di riconoscere una realtà precostituita (che i Romani definivano “more ferarum”, trattandosi in sostanza del così detto “ius naturale”) ma di fare Sacra la vicenda umana, di essere strumento per la realizzazione dell’Impero, che è l’autentica Tradizione, cioè l’Immanenza del Trascendente; infine, il senso esoterico, il Rito che “fa” gli Dèi, fondamento di quell’eterno parto della stessa mente divina che è Roma; tutto ciò che non solo è conosciuto dai Romani ma è precipuo del loro carattere, nel significato tradizionale da attribuirsi a questo termine cioè forma interna”.
L’AUTORE – Giandomenico Casalino è avvocato ed esercita la professione forense a Lecce, dove vive. È filosofo e studioso, dal punto di vista tradizionale, del mondo classico greco-romano, nelle sue dimensioni giuridico-religiose e filosofico-politiche. Ha pubblicato numerosi saggi e libri: La prospettiva di Hegel. Circolarità e compiutezza del sapere come pensiero arcaico, I libri di Icaro (Lecce, 2005); Res publica Res populi. Studi sulla tradizione giuridico-religiosa romana, Ed. Victrix (Forlì, 2004); Il nome segreto di Roma. Saggio sulla metafisica della romanità, Ed. Mediterranee (Roma, 2003); Il sacro e il diritto. Saggi sulla tradizione giuridico-religiosa romana, Ed del Grifo (Lecce, 2000); Aeternitas Romae. La via eroica al Sacro dell’Occidente, Ed. Il Basilisco (Genova, 1982); Tradizione classica ed era economicistica. Idee per la visione del mondo. Scrive per le riviste La Cittadella, Vie della Tradizione, Arthos e collabora regolarmente alla rivista del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce con saggi sul pensiero giuridico romano.
INDICE DELL’OPERA – Presentazione – Premessa – Capitolo I. Introduzione allo studio della dottrina del Diritto Arcaico Romano – “Nomen” e “Res” nella forma mentis romana – Il rito giuridico-religioso fondamento della “civitas” romana – Le ragioni della identità tra legge e natura nella mentalità giuridica romana e della loro differenziazione e conflittualità nella cultura greca postarcaica – Società contrattualistica e comunità della “Fides” alle origini dell’individualismo giuridico moderno – La identificazione romana di pubblico con sacro e di privato con profano come atto culturale rivoluzionario che fonda la “civitas” e il diritto pubblico occidentale – Il pensiero di Julius Evola intorno alla dottrina del “diritto naturale” e la sua oggettiva coincidenza con la tradizione giuridico-religiosa romana – Capitolo II. Stato di diritto o Stato giusto? – Filosofia analitica, diritto anglosassone e diritto continentale alle radici della crisi della giustizia in Italia – L’Avvocatura ultimo baluardo di libertà. Ragioni teoriche ed etiche |