Eric Voegelin
Ordine e storia Volume II. Il mondo della polis a cura di Nicoletta Scotti Muth Prefazione Lorenzo Ornaghi
Vita e Pensiero Editrice, pagg.XXXIV-424, € 32,00
Il volume secondo della monumentale opera di Eric Voegelin, "Ordine e storia", rappresenta un tassello fondamentale nel più ampio progetto di analisi delle «esperienze d'ordine» che caratterizzano le diverse forme di società umana. In un'epoca come la nostra, segnata da un disordine politico e spirituale diffuso, l'opera di Voegelin si propone come una riflessione profonda e di ampio respiro, capace di restituire alla storia una dimensione di verità e significato che va oltre il mero racconto cronologico degli eventi. L'intento di Voegelin è chiaramente quello di ricostruire la genesi e l'evoluzione delle strutture politiche e sociali, mettendo in luce l'interazione tra l'ordine cosmico, la dimensione divina e l'espressione politica della comunità. In questo contesto, l'esperienza del mondo della polis rappresenta un passaggio cruciale nel pensiero occidentale. La polis, infatti, emerge come una nuova configurazione politica, che, pur essendo segnata da contraddizioni e limiti, riesce a dare forma a un'esperienza politica caratterizzata da una certa autonomia rispetto all'ordine cosmico e divino. Questo passaggio non è privo di implicazioni, in quanto segna un progressivo allontanamento dalla visione compatta del mito, avvicinandosi invece a una concezione differenziata della storia e della filosofia. La polis, nel pensiero di Voegelin, non è solo un contesto politico, ma diventa il terreno su cui si sviluppano nuove modalità di esperienza dell'anima, delle sue preferenze per la verità (aletheia) e per il giusto ordine (eunomia). Questo risveglio dell'anima è, secondo Voegelin, il risultato di una dinamica complessa che si svolge attraverso l'opera di poeti e filosofi, figure vicarie che, pur confrontandosi con una società ancora legata a visioni tradizionali e mitiche, contribuiscono alla scoperta di un nuovo orizzonte di significato. I poeti e i filosofi dell'antica Grecia, nel loro tentativo di dare espressione a una verità che va oltre la mera prassi politica, hanno svolto un ruolo fondamentale nel risveglio della coscienza storica dell'uomo, spingendo verso una comprensione più profonda della realtà e dell'ordine politico. Voegelin mostra come il lento e graduale sviluppo della polis greca abbia reso possibile una forma di esperienza non politica, che ne limitava le pretese e le aspirazioni di totalizzazione. La polis, pur essendo un'entità politica, non rappresenta la totalità dell'esperienza umana. Questo carattere non totalizzante è essenziale per comprendere l'originalità della polis come spazio di esperienza, nel quale l'uomo può sviluppare una consapevolezza della propria libertà e della propria finitezza. La polis, in quanto struttura politica, diventa il contesto in cui l'uomo è in grado di confrontarsi con la realtà più profonda, quella trascendentale, che si dispiega al di là delle semplici istituzioni politiche. Una delle grandi intuizioni di Voegelin è quella di sottolineare come il frantumarsi dell'ordine cosmologico, il passaggio dal mito alla storia e alla filosofia, non rappresenti un semplice cambiamento culturale o intellettuale, ma un vero e proprio movimento verso la trascendenza. La storia dell'umanità, in questo senso, è vista come una continua tensione verso una forma di esperienza superiore, che supera le limitazioni imposte dalla dimensione cosmica e mitica. La polis, pur essendo segnata dalle sue contraddizioni, diventa dunque un passaggio fondamentale nel lungo cammino verso una comprensione più elevata della verità e dell'ordine. In questa prospettiva, Il mondo della polis diventa non solo un'analisi storica e filosofica delle origini del pensiero politico, ma anche una riflessione sulla natura stessa dell'esperienza umana e sulle sue possibilità di trascendimento. Voegelin, attraverso una vasta indagine su autori e testi storici, ci invita a considerare la polis non solo come una forma politica, ma come una condizione che apre alla possibilità di un'esperienza più alta e complessa dell'uomo, che si radica nel profondo dell'anima e nelle sue inclinazioni verso la verità e il giusto ordine. Il volume è denso di riferimenti a figure cruciali della filosofia antica, tra cui Platone e Aristotele, ma anche di riflessioni sulla natura della filosofia stessa, che si sviluppa parallelamente all'evoluzione della polis. In questo senso, Voegelin non si limita a tracciare una storia delle idee politiche, ma indaga il modo in cui la filosofia, insieme alla politica, diventa il mezzo attraverso cui l'uomo cerca di comprendere la propria esistenza e il proprio destino. La filosofia greca, con le sue differenti scuole e orientamenti, si configura come un momento fondamentale di questo processo di emancipazione dal mito e di ricerca di un ordine più profondo. Va sottolineato che Il mondo della polis non è solo una riflessione astratta, ma una ricerca che si radica nella concretezza storica e nei dati empirici. Voegelin non si limita a tracciare un quadro ideale della polis, ma esplora anche le contraddizioni e le difficoltà che essa comporta. La polis è un'esperienza politica che, pur nelle sue limitazioni, offre una possibilità concreta di incontro con la verità e l'ordine. Questo libro, in definitiva, si conferma come una lettura importante per comprendere le radici del nostro ordine politico e le sfide che esso comporta.
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