Joseph de Maistre
Saggio sul principio generatore delle Costituzioni politiche e delle altre istituzioni umane A cura di Andrea Salvatore
Quodlibet, pagg.144, € 16,00
Joseph de Maistre è stato un filosofo, avvocato, diplomatico e scrittore francese nato il 1º aprile 1753 a Chambéry, in Savoia. Figlio di nobili, de Maistre ricevette un'educazione molto rigorosa e presto intraprese la carriera legale, diventando avvocato e magistrato.
Nel corso della sua vita, de Maistre si distinse per le sue idee conservatrici e tradizionaliste, preferendo le antiche strutture sociali e politiche a quelle liberali e razionaliste. Scrisse trattati di filosofia politica, saggi religiosi e opere di letteratura e storia.
De Maistre fu anche un fervente sostenitore dell'autorità della Chiesa cattolica e del potere temporale dei sovrani, e criticò aspramente la Rivoluzione francese e le sue conseguenze. Fu ambasciatore del Regno di Sardegna presso la Santa Sede e trascorse parte della sua vita a Torino, dove morì il 26 febbraio 1821.
Nonostante le critiche per le sue posizioni reazionarie, de Maistre è stato riconosciuto come uno dei pensatori più significativi del suo tempo, influenzando l'evoluzione del pensiero politico e filosofico in Europa. Le sue opere sono state studiate e discusse per secoli dopo la sua morte, confermando il suo status di figura di spicco nella storia del pensiero occidentale.
Nell'opera intitolata "Saggio sul principio generatore delle Costituzioni politiche e delle altre istituzioni umane", de Maistre sviluppa in maniera profonda e arguta il concetto di Costituzione e le sue implicazioni sulla natura delle comunità umane. Attraverso un'analisi dettagliata e argomentata, l'Autore delinea una visione tradizionalista e conservatrice che mette in discussione il ruolo e la validità delle Costituzioni scritte.
Una Costituzione, secondo de Maistre, non è semplicemente un insieme di leggi e norme, ma rappresenta l'incarnazione stessa dell'identità e della continuità di una comunità nel tempo. L'Autore sostiene che una Costituzione autentica non ha bisogno di essere scritta, poiché è il risultato di un lungo processo storico e culturale che la rende parte integrante del tessuto sociale di un popolo.
De Maistre mette in discussione il concetto stesso di Costituzione scritta, sostenendo che questa rappresenti in realtà una forma di involontaria auto-dissoluzione della legittimità e della coesione di una comunità. Secondo l'Autore, il bisogno di codificare e fissare per iscritto le leggi e le norme fondamentali di una società rappresenta la prova della perdita di validità e efficacia di tali principi, che dovrebbero essere invece intuitivamente compresi e rispettati dagli individui.
L'opera di de Maistre si configura quindi come una critica radicale al razionalismo giuridico e politico che ha dominato il pensiero occidentale, ponendo l'accento sulla centralità della tradizione, della storia e della religione come fondamentali per la stabilità e la coesione delle comunità umane.
Il libro si presenta come una lettura impegnativa ma estremamente stimolante, che solleva questioni fondamentali sulla natura e sul significato delle istituzioni politiche e sociali. L'opera si rivela particolarmente interessante, offrendo spunti di riflessione originali e profondi su temi di grande attualità e rilevanza e suscitando interrogativi sul ruolo dell'autorità, della tradizione e della comunità nella costruzione di un ordinamento giuridico e sociale coeso e duraturo. |