Gianni Lannes
Ustica e Bologna Due stragi senza verità
Edizioni Mondo Nuovo, pagg.486, € 28,00
La sera del 27 giugno 1980 rimarrà per sempre impressa nella memoria collettiva degli italiani come uno dei giorni più tragici della storia recente del nostro Paese. Quella sera, un aereo passeggeri, il DC 9 Itavia decollato da Bologna e diretto a Palermo, precipitò nel Tirreno, causando la morte di 81 persone, tra cui donne, uomini e bambini innocenti. Ma la tragedia non finì lì, perché poco più di un mese dopo, il 2 agosto dello stesso anno, esplose una bomba alla stazione di Bologna, provocando la morte di altre 85 persone e ferendone oltre duecento.
Due stragi, due eventi che hanno segnato profondamente l'Italia e che, nonostante siano passati più di quarant'anni, continuano a suscitare interrogativi e polemiche. Gianni Lannes, in questo ponderoso volume, si è proposto di esaminare attentamente la relazione tra le due tragedie, cercando di mettere insieme i pezzi di un puzzle complesso e intricato. Attraverso una quantità straordinaria di documenti, dichiarazioni, sentenze, indagini giudiziarie e inchieste giornalistiche, l'Autore si è posto l'obiettivo di offrire al lettore un'ipotesi plausibile sul perché l'Italia sia stata vittima di due stragi di guerra contro civili inermi in tempo di pace.
La tesi di Lannes si focalizza sulle questioni internazionali che potrebbero aver giocato un ruolo determinante nelle due tragedie. L'Autore sottolinea la posizione ambivalente dell'Italia negli equilibri geopolitici dell'epoca, tra sudditanza atlantica e interessi economici legati al mondo arabo. Secondo Lannes, sia la strage di Ustica sia l'attentato di Bologna potrebbero essere stati il risultato di manovre politiche e strategiche più grandi, condotte da attori esterni al nostro Paese.
In particolare, Lannes mette in luce la presenza di una sorta di collusione tra poteri politici, militari e servizi segreti, che avrebbero cercato di indirizzare le indagini sulle due stragi secondo i propri interessi. Questo evidente depistaggio istituzionale avrebbe contribuito a creare confusione e a nascondere la verità sulle circostanze che hanno portato alle due tragedie.
L'Autore si sofferma anche sul destino dei testimoni scomodi che, nel corso degli anni, sono stati eliminati uno dopo l'altro. Questo dettaglio conferma, secondo Lannes, la presenza di forze occulte che hanno agito nell'ombra per mantenere il controllo sulla verità e impedire che emergessero responsabilità che avrebbero potuto compromettere gli equilibri di potere esistenti.
Il libro offre un'analisi approfondita e ricca di spunti sulla complessa trama che lega le stragi di Ustica e di Bologna, stimolando il lettore a riflettere sulle ombre presenti nel nostro passato. Soltanto facendo luce su questi eventi possiamo sperare di evitare che si ripetano in futuro. È un monito importante che ci ricorda quanto sia fondamentale saper guardare oltre le apparenze e cercare la verità, anche quando questa risulta scomoda o difficile da accettare. |