Marco Fraquelli
L'eroe criminale Stepan Bandera e il nazionalismo ucraino
Rubbettino, pagg.188, € 16,00
Stepan Bandera è stato un politico e attivista ucraino, nato nel 1909 e deceduto nel 1959. Egli è stato il leader del movimento nazionalista ucraino durante il periodo tra le due guerre mondiali e successivamente durante la Seconda Guerra mondiale.
Bandera ha combattuto per l'indipendenza dell'Ucraina dagli oppressori stranieri, in particolare dall'Unione Sovietica. Nel 1941, alla guida dell'Organizzazione dei nazionalisti ucraini (OUN), ha proclamato lo Stato indipendente dell'Ucraina in collaborazione con l'Asse.
La sua attività politica e militare gli ha procurato molte critiche, ma anche un grande seguito in Ucraina. Bandera ha speso gran parte della sua vita in prigione, ma è stato sempre ritenuto un eroe nazionale dalla maggior parte del popolo ucraino.
Il suo inseguimento dell'indipendenza nazionale ha però alimentato forti contrasti e violente reazioni in ambito internazionale, soprattutto tra le nazioni vicine e l'URSS.
In definitiva, Bandera rappresenta una figura controversa della storia ucraina, simbolo per molti della lotta per la loro identità e indipendenza nazionale.
Stepan Bandera è una figura che ha sempre diviso l'opinione pubblica: c'è chi lo considera un eroe nazionale, un simbolo della lotta per l'indipendenza e la sovranità dell'Ucraina, e chi lo ritiene un criminale di guerra, filonazista e sterminatore di polacchi ed ebrei. La sua figura ha suscitato molte polemiche nel corso della storia, e anche oggi molti si interrogano sulla vera natura di questo personaggio controverso. Tuttavia, una cosa è certa: la figura di Bandera è tornata di attualità nel corso della cosiddetta "Rivoluzione di Maidan" o "Euromaidan" del 2014, grazie alla rievocazione e alla celebrazione compiute dai due principali movimenti nazionalisti ucraini di estrema destra, Svoboda e Pravyj Sector. Oggi, questi movimenti sono i protagonisti della resistenza nei confronti dell'invasore russo, con il battaglione "Azov".
Questo libro di Marco Fraquelli (allievo del politologo Giorgio Galli e studioso della cultura di destra) si concentra sulla figura di Bandera, approfondendo la sua biografia e la genesi del nazionalismo ucraino moderno. L'Autore racconta la nascita e lo sviluppo del nazionalismo in Ucraina nel Ventesimo secolo, dalla fine della Prima Guerra mondiale alla Guerra fredda. Il libro ci permette di comprendere meglio alcuni importanti aspetti delle vicende ucraine, come per esempio il fenomeno "Maidan" e il ruolo dei movimenti nazionalisti nella trasformazione del Paese. Inoltre, Fraquelli analizza in modo approfondito le varie fasi dell'evoluzione del nazionalismo ucraino, cercando di capire le ragioni che hanno portato alla nascita di questo movimento politico, e i motivi della sua persistente attualità. In sintesi, il volume è una lettura interessante e approfondita per chiunque voglia comprendere meglio la complessa realtà ucraina e la figura di Stepan Bandera.
L'Autore analizza la vita e il pensiero di Bandera, partendo dalle prime esperienze nazionaliste sino alla leadership nell'Organizzazione degli Nazionalisti Ucraini (OUN) e l'indipendenza breve della Galizia. Il volume si concentra in particolare sui rapporti tra l'OUN e la Germania nazionalsocialista durante la Seconda Guerra mondiale, sulla collaborazione di alcuni gruppi ucraini con l'Unione Sovietica, sulla nascita della Resistenza ucraina (UPA) e sul ruolo di Bandera nella creazione del mito del leader assassino ma patriota. Si analizza inoltre l'importanza della figura di Bandera nella storia recente dell'Ucraina, nel contesto del processo di costruzione di una nuova identità nazionale post-sovietica. Una pubblicazione fondamentale per comprendere la storia e la politica ucraina contemporanea, che arriva fino ai nostri giorni, anche attraverso l'analisi degli eredi del nazionalismo di Bandera. |