Altri duci. I fascismi europei tra le due guerre Stampa E-mail

Marco Fraquelli

Altri duci
I fascismi europei tra le due guerre


Mursia, pagg.632, € 26,00

 

fraquelli duci  IL LIBRO – Tutti conoscono la "marcia su Roma", pochi hanno invece sentito parlare della "marcia su Brno" dei fascisti cechi, della "marcia su Helsinki" dei fascisti finlandesi, di quella su Kaunas dei fascisti lituani o di quelle dei fascisti svizzeri su Bellinzona e Berna. Così come sono sconosciuti al grande pubblico i leader dei movimenti fascisti minori sorti in Europa tra le due guerre, alcuni dei quali sono tuttora vere e proprie icone per la destra radicale di mezzo mondo: l'inglese Oswald Mosley, padre del più celebre Max, potente ex patron della Formula Uno; monsignor Tiso, vescovo a capo del governo filonazista della Slovacchia; Ivan Mihailov, l'"Aquila del Pirin", capo dei fascisti macedoni; e ancora Georges Oltramare, il "piccolo duce di Ginevra", Marcel Bucard, il "piccolo duce francese", il romeno Codreanu, il belga Degrelle o lo spagnolo Primo de Rivera.
  A queste figure, ai loro movimenti e agli eventi che caratterizzarono in chiave "fascista" l'Europa tra il 1919 e il 1945 è dedicato questo saggio che, per la prima volta, affronta una materia trascurata dalla storiografia italiana.

  DAL TESTO – "[...] al di là appunto delle dimensioni e del potere effettivamente esercitato (cioè non esercitato), molti di questi movimenti diedero un contributo non secondario, ancorché, evidentemente, non sempre «diretto», alla crisi delle istituzioni che, nei rispettivi Paesi, stavano, pur faticosamente, gettando le basi del liberalismo democratico.
  "Soprattutto - anche se marginali e minoritari – questi partiti e questi movimenti espressero, in qualche caso, leadership, ovvero leader, non proprio irrilevanti.
  "Alcuni dei quali ancora oggi spesso idolatrati e mitizzati.
  "Si pensi a Corneliu Zelea Codreanu, a Léon Degrelle, a José Antonio Primo de Rivera, venerati come vere e proprie icone per esempio dalla destra radicale postbellica, che guarda proprio a questi «duci», «Capi e Condottieri che negli anni Venti e Trenta di questo secolo rappresentarono l'ultimo tentativo di una possibile ricostruzione civile e spirituale nel cuore dell'Europa. [..,] uomini migliori d'Europa, [...] nobili figure che votarono il proprio essere e la propria esistenza al riscatto del proprio popolo, [...]», come ai rappresentanti più carismatici e vividi di un'epoca che, non senza intento - come dicevo - apologetico, viene definita come epoca delle «rivoluzioni nazionali».
  "Parliamo di leader, ovvero di proposte politiche, che seppero attrarre persino il consenso di intellettuali di primo piano. Alimentarono quella che Tarmo Kunnas ha definito, con mirabile sintesi, come «tentazione fascista»."

  L'AUTORE – Marco Fraquelli (Milano, 1957), allievo del politologo Giorgio Galli e studioso della cultura di destra, ha pubblicato "Il Filosofo proibito. Tradizione e reazione nell'opera di Julius Evola" (1994); "A destra di Porto Alegre. Perché la Destra è più noglobal della Sinistra" (2005); "Omosessuali di destra" (2007).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Giorgio Galli – Introduzione. Figli di un fascio minore? - Capitolo Primo. Agli ordini di Mussolini. Il fascismo albanese - Capitolo Secondo. Il plastico di Linz. Il fascismo austriaco - Capitolo Terzo. Fuoco, tuoni e lupi. Il fascismo baltico - Capitolo Quarto. Rex appeal. Il fascismo belga - Capitolo Quinto. L'anello e la corona. Il fascismo bulgaro - Capitolo Sesto. Contro la cricca del castello. Il fascismo ceco - Capitolo Settimo. La Bibbia e la bomba. Il fascismo croato - Capitolo Ottavo - Dio salvi il re e Frits Clausen. Il fascismo danese - Capitolo Nono. Heil Hitler, Meil Kosola. Il fascismo finlandese - Capitolo Decimo. Una divina sorpresa. Il fascismo francese - Capitolo Undicesimo. La Terza Civiltà Ellenica. Il fascismo greco - Capitolo Dodicesimo. Mistero BUF. Il fascismo inglese - Capitolo Tredicesimo. Una Weimar gaelica? Il fascismo irlandese - Capitolo Quattordicesimo. Il martello di Thor. Il fascismo islandese - Capitolo Quindicesimo. Mano nera, Mano bianca. Il fascismo jugoslavo - Capitolo Sedicesimo. Ritornare nel Reich. Il fascismo lussemburghese - Capitolo Diciassettesimo. L'Aquila del Pirin. Il fascismo macedone - Capitolo Diciottesimo. Quislings dappertutto. Il fascismo norvegese - Capitolo Diciannovesimo. La scopa e l'ingegnere. Il fascismo olandese - Capitolo Ventesimo. Dio è il fine più alto dell'uomo. Il fascismo polacco - Capitolo Ventunesimo. Saber durar. Il fascismo portoghese - Capitolo Ventiduesimo. L'arcangelo della morte. Il fascismo romeno - Capitolo Ventitreesimo. Tartari e cosacchi. Il fascismo russo - Capitolo Ventiquattresimo. Clero nero. Il fascismo slovacco - Capitolo Venticinquesimo. Foibe e dintorni. Il fascismo sloveno - Capitolo Ventiseiesimo. Sotto la notte limpida. Il fascismo spagnolo - Capitolo Ventisettesimo. Uomini che odiano la democrazia. Il fascismo svedese - Capitolo Ventottesimo. La gogna e il manico di ferro. Il fascismo svizzero - Capitolo Ventinovesimo. I dodici capitani e le croci frecciate. Il fascismo ungherese - Note - Bibliografia - Indice dei nomi