Un papa in guerra Stampa E-mail

David I. Kertzer

Un Papa in guerra
La storia segreta di Mussolini, Hitler e Pio XII


Garzanti, pagg.720, € 28,00

 

kertzer papa  Quando Papa Pio XII morì nel 1958, i suoi documenti furono sigillati negli Archivi Segreti del Vaticano, lasciando senza risposta alcuni interrogativi sul suo ruolo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Tali questioni sono cresciute e si sono aggravate, rendendo Pio XII, per una parte della critica, uno dei pontefici più controversi nella storia della Chiesa, soprattutto adesso che il Vaticano si prepara a canonizzarlo.

  Nel 2020, sono stati finalmente aperti gli archivi, e David I. Kertzer (docente di Italian Studies presso la Brown University) ha analizzato la nuova documentazione emersa fin dal momento dell'apertura, cercando di dimostrare la tesi che il Papa abbia messo da parte il suo ruolo di guida morale per preservare il potere della Chiesa.

  Basandosi su migliaia di documenti inediti e provenienti non soltanto dal Vaticano, ma anche dagli archivi in Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, "Un papa in guerra" dipinge un nuovo e drammatico ritratto del Papa mentre la guerra divampava sul continente.

  Proprio come il volume di Kertzer vincitore del Premio Pulitzer è diventato il libro definitivo su Papa Pio XI e il Regime fascista, "Un papa in guerra" è destinato a diventare il resoconto più influente sul suo successore, Pio XII, e sulle sue relazioni con Mussolini e Hitler. Kertzer dimostra perché nessuna comprensione del corso della Seconda Guerra Mondiale è completa senza la conoscenza del ruolo drammatico e dietro le quinte svolto dal Papa. "Questo libro notevolmente ricercato è pieno di rivelazioni che meritano l'aggettivo 'esplosive'", ha affermato Kevin Madigan, docente di Storia Ecclesiastica presso l'Università di Harvard.

  I nuovi elementi posti in luce dall'Autore includono note di incontri segreti tra Pio XII e un inviato tedesco che si concentravano sul trattamento dei cattolici tedeschi ignorando l'invasione della Polonia e altre questioni, e rapporti dei nunzi del Papa in tutta Europa.

  Kertzer rivela anche che quando sorsero tensioni tra i fascisti italiani e il giornale del Vaticano, "L'Osservatore Romano", il Papa ordinò di non pubblicare articoli "in contrasto apparente con gli interessi supremi del paese".

  Tuttavia, l'Autore riconosce che Pio XII aveva inizialmente delle preoccupazioni legittime che i dittatori dell'Asse sarebbero presto stati al comando dell'Europa e, quindi, doveva camminare sulle uova, ma mentre si capovolgeva la situazione e le prove delle atrocità aumentavano, il suo approccio si mantenne prudente.