I segreti della guerra d'Africa |
Luigi Romersa I segreti della guerra d’Africa Mursia, pagg.280, Euro 15,00
IL LIBRO – I segreti della guerra d’Africa è il secondo capitolo delle memorie di Luigi Romersa, l’ultimo grande inviato di guerra italiano. Nei quattro volumi della serie «Uomini, armi e segreti della Seconda guerra mondiale», Romersa racconta battaglie, retroscena politici, storie di uomini di cui fu diretto testimone nel corso della sua lunga carriera giornalistica. Dal diario del Maresciallo Bastico: «Rommel era un personaggio consapevole delle proprie qualità, dotato di grande ascendente sulle truppe, ma del tutto ignaro dei propri difetti. L’eccessiva fortuna e la fiducia di Hitler fecero lievitare a dismisura il suo orgoglio e finirono per isolarlo entro i limiti di un carattere spigoloso e sprezzante».
DAL TESTO – “In Abissinia, malgrado siano passati tanti anni, qualcuno conosce ancora Bastiani con i nomignoli d’allora: Diavolo Zoppo, Bianco di Tarnascia, ras sciftà Bastiani, Leone del Semien. Tutti titoli di nobiltà, dato che da sempre l’Abissinia dove il coraggio personale e l’ardimento in guerra servono a definire un uomo. Chi lo ebbe contro Bastiani lo ricorda come un nemico che non dava tregua. Chi militò, invece, nella sua banda formata da indigeni Amara e Uollo dice che comandanti fortunati e coraggiosi come il Diavolo Zoppo si possono paragonare alle comete: appaiono, spariscono e in cielo resta un buco. E il buco che resta in cielo diventa subito leggenda. “Il Diavolo un tempo fu zoppo per via delle ferite, ma nonostante le grucce continuò a scorrazzare da un capo all’altro dell’Abissinia, a dare la scalata alle ambe, a combattere in boscaglie e a fare colpi di mano sotto il naso degli inglesi, tanto che anch’essi avevano l’impressione che Bastiani non fosse un uomo, ma un vero e proprio folletto”.
L’AUTORE – Luigi Romersa è nato a Boretto ( Reggio Emilia) il 5 luglio 1917. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Parma, ha iniziato la sua attività giornalistica nel 1937 collaborando con la Gazzetta di Parma. Durante la seconda guerra mondiale è stato corrispondente dal fronte prima per l'Ente stampa, poi per il Messaggero e infine per il Corriere della Sera. Dopo la guerra ha ripreso la sua attività come inviato speciale del settimanale Tempo per il quale ha lavorato per oltre tre decenni. Fra gli inviati speciali è stato senza dubbio uno dei più attivi e ha documentato i fatti più salienti accaduti nel mondo. "Ho fatto quattro volte il giro del mondo" amava ricordare. È stato al Polo Nord e al Polo Sud nelle grandi basi polari di McMurdo Sound, Cape Royds e Amundsen Scott Base, era in Congo durante i tragici fatti di Kindu; nel 1956 era a Port Said durante l'attacco anglo americano, e undici anni dopo era in Israele al seguito delle truppe di Dayan durante la guerra dei Sei Giorni. Amico personale dello scienziato Wherner Von Braun gli è stato accanto durante la preparazione dello sbarco sulla luna degli astronauti americani. Nel 1955 ha vinto il premio Marzotto per il giornalismo, nel 1963 il premio Massai per i giornalisti aeronautici e nello stesso anno il premio Saint Vincent sui problemi internazionali. Ha pubblicato con Mursia le sue memorie di inviato dai fronti della Seconda guerra mondiale: Le armi segrete di Hitler dove racconta di aver assistito nel 1944 all'esplosione di una nuova bomba messa a punto dagli scienziati nazisti; I segreti della seconda guerra mondiale; Gli uomini della seconda guerra mondiale e All'Ultimo quarto di luna. È morto a Roma il 17 Marzo 2007.
INDICE DELL’OPERA – L’opera e l’autore – Prefazione, di Mario Arpino – Il diario di Bastico: parla la storia – Un rogo nel cielo di Tobruk – Uomini della guerra d’Africa – Maggio 1943: addio Africa! – Indice dei nomi |