La lupa romana su monumenti sepolcrali dell'Impero |
J. J. Bachofen La lupa romana su monumenti sepolcrali dell’Impero Sear Edizioni, pagg.104, Euro 12,00
IL LIBRO – Questo importante saggio simbologico (tuttora inedito in tedesco, lingua materna dell'Autore) completa la serie degli scritti di Johann Jacob Bachofen sul simbolismo funerario presso gli antichi. Riproposto dalle Edizioni Sear nella collana “Mnemosyne” (diretta da Renato Del Ponte), esso apparve “in tre puntate (1867, 1868, 1869) negli “Annali dell’Instituto di Corrispondenza Archeologica” diretto a Roma dall’archeologo Wilhelm Henzen, con con cui da tempo era in rapporti epistolari e di collaborazione lo studioso svizzero, dal momento che già negli stessi “Annali” (1858 e 1861) vi era comparso il saggio Sul significato de’ dadi e delle mani nei sepolcri degli antichi“. Lo studio sulla Lupa romana mostra come il simbolismo passi dalla sfera politica a quella mistica e giunga sino a quella iniziatica. L'Autore ritiene infatti che il mito, il simbolo e il rito, siano le vie privilegiate per la reale comprensione delle civiltà arcaiche.
DAL TESTO – “L’uso del più antico mito della città di Roma come ornato di monumenti sepolcrali è un fatto che merita attenzione maggiore di quella che comunemente gli si attribuisce. Il glorioso simulacro della lupa coi gemelli fondatori di Roma tanto spesso ovvio sopra pubblici monumenti, ricorre sovente, fin dal principio dell’impero de’ Cesari, impiegato qual rappresentanza di monumenti mortuarii. La seguente memoria ha lo scopo di dimostrare non solo questo fatto, ma pure l’idea che lo spiega. Ed è perciò che l’esame dei rispettivi monumenti pubblici, che faremo precedere, non vuol servire ad altro che a preparare la parte principale ed a maggiormente aiutare l’intelligenza del successivo sviluppo dell’idea in questione”.
L’AUTORE – Johann Jakob Bachofen (Basilea 1815-1887), storico svizzero del diritto e delle religioni, insegnò per soli tre anni, dal 1841 al 1846, diritto romano all'Università di Basilea, intraprendendo in seguito la carriera di magistrato e coltivando interessi filologici, archeologici e storici. Con le sue opere, in particolare Il simbolismo funerario degli antichi (1856) e Il matriarcato (1861), diede un importante contributo allo sviluppo delle scienze etnologiche e antropologiche. Nella seconda, una ricerca condotta sullo studio delle culture antiche in chiave storica ed etnologica, che comprende un'importante disamina del mito e della simbologia, Bachofen sostenne che lo sviluppo della civiltà umana avrebbe visto – dopo una prima fase di predominio di forme 'aberranti' quali l'eterismo, nel quale la donna apparteneva a più uomini, e l'amazzonismo – una fase di matriarcato (al quale corrisposero forme di comunismo primitivo e i simboli della terra e dell'acqua), solo in seguito sostituito dal patriarcato (nel quale si sarebbero affermati la proprietà privata, la monogamia, i simboli celesti).
INDICE DELL’OPERA – Premessa, di Renato Del Ponte – Bibliografia – La lupa romana su documenti sepolcrali dell’impero – I. I monumenti pubblici – II. Monumenti sepolcrali
Per ordini e/o informazioni: Edizioni Sear (via Statale, 11/D-1 - 42013 Casalgrande (Reggio Emilia) – tel. e fax 0522 999170 – posta elettronica: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ). |