Novità


Società di massa, giovani, rivoluzione. Il Fascismo di Ramiro Ledesma Ramos
  Il Fascismo di tipo spagnolo non è stato adeguatamente indagato, né è stato preso in esame il contributo che dalla penisola iberica è venuto per una definizione del pensiero politico fascista. A Ramiro Ledesma Ramos si devono le prime considerazioni sulla possibilità di radicare e sviluppare in Spagna un partito di tipo fascista collegandolo alla riflessione politica locale e agli esempi italiano e tedesco. Si tratta di un'ipotesi che - fortemente caratterizzata dall'uso di una violenza a tutto campo che 'demolisca' ogni avversario - pone il proprio fondamento nello sviluppo della società di massa, in un forte radicamento fra i giovani e in una rivoluzione che sovverta tanto le basi tradizionali dei...
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La guerra al colonialismo di Hugo Chávez

  Hugo Chávez, nella storia e nell’immaginario collettivo del suo paese ed in genere per la cultura e le tradizioni sudamericane, rappresenta la continuità della lotta contro los conquistadores iniziata nel diciottesimo secolo e mai veramente conclusa.

  Il libro si centra sui drammatici avvenimenti accaduti in Venezuela nelle sessantuno ore intercorse tra le 15,00 del giorno 11 aprile 2002, ora in cui iniziò l’azione golpista con le uccisioni di gente innocente per mano di cecchini prezzolati dagli oppositori di Chávez, e le 04,00 del mattino del giorno 14 dello...

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Come si seducono le donne
  "Cosa bisogna avere per sedurre tante donne? Avere tutte le qualità di un futurista italiano". L'elettrico Marinetti, di ritorno dal fronte nel 1916, racconta il suo rapporto con l’universo femminile in un gustoso libro mai più ristampato dopo la seconda edizione del 1918. “Volume vissuto”, come dice Martinetti stesso, e “guerresco” tanto da non “poter nascere che in un’epoca di guerra”, come dicono gli amici Bruno Corra e Emilio Settimelli nell’affettuosa dedica di apertura a questa edizione che riproduciamo integralmente con gli interventi polemici delle letterate futuriste in risposta alle tesi marinettiane esposte nel volume. Un testo graffiante e...
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Il compagno di viaggio
  Nel settembre del 1943, dopo la caduta di Mussolini e prima del cambiamento di alleanze dell'8 settembre, l'alpino Calusia risale la penisola fino a Napoli per restituire alla famiglia la salma del suo tenente morto in combattimento. Nel caldo dell’estate, con un cadavere in decomposizione a dorso d’asino nella cassa fatta con le sue mani, attraversa un mondo crudele, abbrutito dalla fame e dalla paura, corrotto dalla sconfitta. Eppure Calusia non si piega a violenze e ingiurie, e anzi si ribella, perché: “Non è colpa mia, non è colpa vostra se abbiamo perso la guerra, Ma la guerra contro i ladri non la...
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