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Contesa tra storia delle religioni e tradizione devozionale di antichissima origine, la fuga in Egitto della Sacra Famiglia costituisce un piccolo “mistero” dell’infanzia di Gesù. Coniugando con la dovuta attenzione filologica le fonti evangeliche e apocrife, la storia e l’archeologia, l’arte e la religiosità, l’autore propone un “viaggio” di grande fascino, spesso suggestivo, che coinvolge numerose località dell’Egitto in cui vi sarebbero le tracce del passaggio del Bambino e dei genitori.
In quel viaggio sono comunque presenti importanti elementi simbolici e culturali che, anche a distanza di duemila anni, continuano ad essere oggetto di attenzione da...
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Asso della nascente aeronautica militare italiana, eroe pluridecorato durante la grande guerra, il barone Guido Keller von Kellerer, spirito battagliero e iconoclasta, insofferente di ogni conformismo e compromesso, visse gagliardamente ogni momento della sua vita breve ma intensa, precocemente interrotta da un incidente stradale. Patriota e irredentista, sensibile alle suggestioni delle più dinamiche avanguardie del Novecento, e in particolare del futurismo, fu uno fra i protagonisti dell’impresa fiumana e raggiunse fama internazionale quando, per protestare contro il trattato di Rapallo, che precludeva l’annessione della città adriatica all’Italia, scagliò...
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Robert Hugh Benson, con Il padrone del mondo (1907), ci porta in una realtà nella quale l’uomo ha raggiunto gli estremi confini del progresso materiale e intellettuale, dove tutto è meccanizzato e programmato per un unico grande progetto: il trionfo dell’Umanitarismo. L’eliminazione della guerra, l’abolizione dei rumori, la legalizzazione dell’eutanasia, l’adozione di cibi artificiali, l’uso dell’esperanto sono solo alcune tra le caratteristiche che fanno da naturale corollario al nuovo tipo di convivenza civile.
In questo paesaggio si muovono, con estrema ponderatezza, i personaggi di Benson, ricchi di umanità e descritti in modo sapiente: Oliviero Brand, il...
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Hannah Arendt, prendendo spunto dal processo Eichmann, definiva il nazismo "la banalità del male". Ora, se la manifestazione del male può essere considerata tragicamente ordinaria, a non esserlo, di certo, è la sua genesi più riposta. Una conferma in tal senso ci viene dallo stesso nazismo, il quale non è spiegabile fino in fondo con gli strumenti classici delle scienze umane. Ne è persuaso ormai da un trentennio Giorgio Galli, il famoso politologo italiano e il precursore degli studi sui rapporti tra magia e politica. In questo libro-intervista, Galli raccoglie, scompone e ricompone tutti gli elementi che lo hanno convinto della...
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