Storia di Roma. L'età tardoantica Stampa E-mail

a cura di Lietta De Salvo e Claudia Neri

Storia di Roma. L'età tardoantica

Jouvence, 2 voll., pagg.540, Euro 39,00

 

de_salvo_neri_storia_di_roma  IL LIBRO - I presenti due volumi della Storia di Roma nell'età tardoantica vogliono essere un punto di partenza per chi si accosta per la prima volta alla conoscenza della materia. L'obiettivo non può certo essere quello di rispondere a tutte le domande che un periodo così complesso pone, bensì quello di spingere il lettore ad andare oltre, approfondendo i temi posto dai vari contributi, nel tentativo di raccontare l'esperienza di un mondo che non si esaurisce, ma si trasforma nei suoi connotati geografici, negli aspetti isituzionali, nei rapporti con l''altro', nelle prospettive culturali, nelle posizioni religiose; mentre l'uomo che lo vive rimane, come sempre, il fulcro, protagonista e quindi artefice del cambiamento. Il mondo tardoantico non è solo il periodo finale della cultura classica, ma anche il momento iniziale di una nuova era.

  DAL TESTO - "Prima di dare battaglia al Ponte Milvio, Costantino avrebbe fatto incidere sugli scudi dei suoi soldati un segno non ben precisato. La tradizione, di cui si fece abile portavoce Eusebio di Cesarea già durante il regno di Costantino, identificava esplicitamente questo segno con la croce, e sosteneva che Costantino avesse deciso di dare l'ordine in seguito a una visione in cui, insieme alla croce, gli sarebbero apparse le parole "con questo vinci". È questione tuttora vivacemente dibattuta dagli studiosi quella del significato da attribuire al così detto monogramma costantiniano (che l'imperatore decise poi di effìgiare su una nuova insegna militare, il labaro) e più in generale sul credo di Costantino.
  "Senza volerci qui addentrare nella vexata quaestio si possono tuttavia brevemente accennare alcuni elementi che sembrano acquisiti.
  "Impressionato dalla resistenza e dal vigore morale del cristianesimo, che nonostante le persecuzioni rappresentava la maggior forza religiosa dell'impero, Costantino decise di aderirvi, oltre che per probabile sopraggiunta opinione personale, ravvisandovi una possibile componente di rinsaldamento dell'impero e dell'istituto imperiale.

  "In tal modo il cristianesimo poté accelerare il suo processo di integrazione nel mondo romano, tanto da raccoglierne in certo senso l'eredità nei secoli successivi.

  "Nell'arco di meno di un secolo la religione cristiana vide cambiare, fino a capovolgersi, la sua posizione, da religione perseguitata a religione ufficiale e unica dello stato romano.

  "Il vescovo Eusebio da Cesarea (morto nel 339) coadiuvò Costantino nella sua rivoluzionaria politica religiosa; compilò una Cronaca, in cui per la prima volta gli eventi storici vennero analizzati da un punto di vista cristiano; scrisse anche una Storia ecclesiastica, in cui traccia, per primo, le linee espositive per un compendio storico del cristianesimo, e una Vita di Costantino in cui spiega le ragioni della diffusione e del rafforzamento del cristianesimo mediante l'appoggio dello stato".


  LE CURATRICI - Lietta De Salvo è professore ordinario di Storia romana presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università di Messina; si occupa prevalentemente di problematiche relative al tardo impero romano, con particolare attenzione agli aspetti istituzionali, socio-economici, ideologici, giuridici e culturali. Oltre ad una densa monografia su Economia privata e pubblici servizi nell’impero romano. I corpora naviculariorum (1992), tra i più significativi contributi sono da ricordare gli studi sui flussi commerciali in ambito mediterraneo (con particolare riferimento alla Sicilia), sull'organizzazione ecclesiastica, sull'amministrazione della giustizia, sulla fiscalità; su Libanio, Temistio, Giovanni Crisostomo, Agostino, Sinesio e Cassiodoro. Fa parte del comitato scientifico della Rivista "Mediterraneo antico" di Roma, della Rivista "Cercetari Archeologice" di Bucarest (Romania), della Rivista "Sylloge Epigraphica Barcinonensis" di Barcelona (Spagna) e del comitato di redazione degli "Atti dell'Accademia Peloritana". Collabora con la EHESS di Parigi, con l'Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca (Romania), con l'Universitat Autonoma di Barcelona e con l'Università di Sevilla.

  Claudia Neri è dottore di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università di Messina; si occupa prevalentemente delle tematiche tardoantiche, con contributi sulle origini socio-economiche e lo sviluppo organizzativo del fenomeno monastico e sull'organizzazione ecclesiastica in Oriente, nei testi di Giovanni Crisostomo, e in Occidente, nei testi di Agostino. Attualmente si occupa di Giovanni Cassiano e delle comunità monastiche egiziane.

  INDICE DELL'OPERA -  VOLUME I: Premessa, di Lietta De Salvo e Claudia Neri - L'IMPERO - Dall'età dei Severi alla morte di Giustiniano (193-565), di M. Gugliandolo (1. La dinastia dei Severi (193-235) - 1.1 Settimio Severo (193-211) - 1.2 Da Caracalla (211-217) a Severo Alessandro (222-235) - 2. Da Massimino il Trace a Gallieno (235-268) - 3. I restitutores illirici: Claudio il Gotico, Aureliano, Tacito, Probo, Caro, Carino, Numeriano (268-284) - 4. Diocleziano e la restaurazione dello stato (284-305) - 5. L'età di Costantino (306-337) - 6. Da Costanzo a Teodosio I (337-395) - 7. Arcadio (395-408) e Onorio (395-423) - 8. La 'caduta' dell'impero romano d'Occidente - 9. Da Anastasio I (491-518) a Giustino I (518-527) - 10. Il regno di Giustiniano (527-565) - 10.1 I rapporti con la chiesa - 10.2 Il tentativo di restaurazione dell'impero; la guerra contro i Goti; 10.3 L'Italia sotto i Bizantini - 10.4 L'opera di Giustiniano - 10.5 Il Corpus luris Civilis - Cronologia) - L'ANTIMPERO - I barbari, di E. Caliri (1. I contatti - 2. Gli avvenimenti - 3. Le opinioni dell'uomo romano) - Gli stati orientali, di A. Iannello (1. Impero e Oriente: le vie di terra e di mare - 2. Roma e il limes d'Oriente - 3. La sfera ideologica e religiosa - 4. Roma e la Persia - 5. Roma e l'India - 6. Roma e la Cina) - L'altro credo, di M. Monaca (1. Eresia ed ortodossia - 2. Nuove forme di spiritualità: posizioni dualiste e Manicheismo tra II e III secolo - 2.1 Il Manicheismo - 3. Problemi disciplinari e teologici nel III secolo - 3.1 Problemi disciplinari - 3.2 Problemi teologici: il problema trinitario - 4. Il problema trinitario e cristologico dal IV al VI secolo - 4.1 L'Arianesimo - 4.2 Il problema trinitario e cristologico da Nicea (325) a Costantinopoli (381) - 4.3 Nuovi sviluppi nella discussione cristologica: Apollinare e Nestorio - 4.4 Da Efeso (431) a Calcedonia (451) - 4.5 Controversie cristologiche dopo Calcedonia - 4.6 La riammissione degli eretici nella comunità e la legislazione della chiesa - 5. La politicizzazione dell'eresia nel IV e V secolo - 5.1 Il caso di Priscilliano - 6. La controversia donatista (312-411) - 6.1 Lo scisma e l'evoluzione del movimento donatista - 6.2 Teologia del movimento donatista - 7. L'eresia e l'occidente nei secoli IV-VI - 7.1 La controversia origenista - 7.2 Il Pelagianesimo)

  VOLUME II: SOCIETÀ E CULTURA - La chiesa nello stato, di M. Casella (1. Organizzazione della chiesa - 2. Il ruolo del vescovo - 2.1 La episcopalis audientia - 2.2 Le elezioni dei vescovi - 2.3 Origini sociali del vescovo - 3. Il patrimonio ecclesiastico - 3.1 Gestione del patrimonio ecclesiastico - 4. Il clero - 4.1 Il cursus honorum del clero - 5. Gli imperatori e la chiesa) - Il monachesìmo, di C. Neri (1. Le origini del movimento - 1.1 I cosiddetti 'prodromi' - 1.2 Il contesto - 1.3 In Egitto - 2. In Oriente - 2.1 I cenobiti basiliani - 2.2 Spiritualità siriana - 2.3 Tra le "sante donne": le due Melanie - 2.4 Le laure - 3. In Occidente - 3.1 La militia Christi in Occidente - 3.2 A Roma e nella penisola - 3.3 Le comunità latine in Palestina - 3.4 Gallia: Martino; Cassiano; Lérins - 3.5 Penisola iberica e Irlanda - 3.6 Monachesimo africano e Agostino - 3.7 Il monachesimo tra stato e chiesa) - L'organizzazione statale, di L. Di Paola (1. Le strutture centrali - 1.1 L'imperatore e la corte - 1.2 I cubicularii e la "sacra camera" (sacrum cubiculum) - 1.3 Il comitatus - 1.4 Il consistorium - 1.5 Gli uffici - 1.6 La prefettura del pretorio - 1.7 Cancelleria generale e sicurezza - 1.8 L'ufficio legislativo - 1.9 Le casse dello stato e il tesoro imperiale - 1.10 Il comes sacrarurn largitionum - 1.11 Il comes rerum priuatarum - 1.12. Le strutture periferiche - 2.1 Le diocesi - 2.2 Il vicario - 2.3 Le province - 2.4 La riforma provinciale di Diocleziano - 2.5 Il governatore: prerogative ed immagine) - Le classi sociali, di L. De Salvo (1. L'imperatore - 2. La burocrazia - 3. l senatori - 3.1 L'aristocrazia femminile - 4. I corporati - 5. I curiali - 6. I militari - 7. Le classi inferiori - 7.1 Schiavi e coloni - 7.2 Poveri e marginali - 8. I devianti) - Siglario bibliografico - Bibliografia