Edoardo Baldaro
Sahel: geopolitiche di una crisi Jihadismo, fragilità statale e intervento internazionale
Carocci Editore, pagg.160, € 18,00
La regione del Sahel si estende da ovest a est del continente africano, dalla costa atlantica al Mar Rosso e comprende Mauritania, Mali, Niger, Nigeria, Ciad, Sudan, Eritrea. La regione segna la transizione fisica e culturale tra le regioni tropicali più fertili del continente a sud e quelle desertiche a nord.
Nel Sahel, una delle regioni più instabili del mondo, da anni è in atto un conflitto transfrontaliero che coinvolge forze governative, gruppi di insorgenza armata, cellule terroristiche e attori internazionali. L'insorgenza armata in Stati come il Mali, il Burkina Faso e il Niger mette sempre più a rischio la sopravvivenza dei deboli governi centrali sostenuti delle potenze tradizionali, quali la Francia, il cui ruolo nella regione è oggi in declino rispetto a nuove forze emergenti. Il Sahel, quindi, è in procinto di diventare un campo di battaglia fatto di attori di diversa natura che approfittano del caos politico e istituzionale per realizzare i loro interessi a breve termine a discapito della stabilizzazione politica della regione. Per approfondire la situazione in cui versa la regione è utile leggere questo libro di Edoardo Baldaro (ricercatore presso il REPI (Recherche et Études en Politique Internationale) dell'Université Libre de Bruxelles (ULB, Belgio) e Gerda Henkel Associate Research Fellow alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa), uscito nella collana "Biblioteca di testi e studi" di Carocci Editore.
Teatro della guerra globale al terrorismo, corridoio di tutti i traffici, confine da sigillare, ma anche zona di competizione geopolitica, terra di conquista jihadista, somma di Stati fragili: il Sahel, realtà sempre più al centro dell'attenzione dell'Italia e del resto d'Europa, è attualmente una regione dalle svariate identità, la cui cifra condivisa sembra rappresentata dall'insicurezza. Dieci anni di interventi internazionali e venti di lotta alle insorgenze jihadiste non sono infatti riusciti ad arrestare quelle dinamiche di violenza che caratterizzano e alimentano oggi le molteplici crisi del Sahel, nuova "frontiera meridionale" di un'Europa sempre più inquieta nell'osservare ciò che accade lungo la sponda sud del deserto del Sahara.
Scomponendo e analizzando i diversi immaginari geopolitici che nel corso degli ultimi due decenni attori internazionali, gruppi jihadisti e regimi locali hanno cominciato a far convergere e a contrapporre nell'area, Baldaro indaga le ragioni che pare abbiano reso impossibile stabilizzare il Sahel e garantire la sicurezza di quelle popolazioni civili che stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi. |