Guerra e pace al tempo di Putin Stampa E-mail

Marco Bertolini – Giuseppe Ghini

Guerra e pace al tempo di Putin
Genesi del conflitto ucraino e nuovi equilibri internazionali


Edizioni Cantagalli, pagg.277, € 20,00

 

bertolini guerra  Per farsi un'idea di ciò che sta succedendo in Ucraina e di come si è giunti al conflitto in corso può rivelarsi proficua la lettura di questo libro che il Gen. Marco Bertolini e il Prof. Giuseppe Ghini hanno dedicato al tema, soffermandosi il primo sugli aspetti storico-geopolitici, il secondo su quelli più culturali e assiologici, e offrendo – come scrive Leonardo Allodi nella Postfazione che chiude il volume – "una analisi densa, ampia, originale e coraggiosa, arricchita da una prospettiva che è quella che più manca ai dibattiti in corso, quella cioè della "lunga durata" della storiografia francese di F. Braudel e degli "Annales"".

  Bertolini spiega che, sotto il profilo tecnico, "le operazioni russe in Ucraina non si sono caratterizzate" finora "come un'invasione vera e propria". Esse rientrano nel quadro di una "guerra simmetrica" combattuta "tra due eserciti moderni che utilizzano mezzi, dottrina e procedure convenzionali". Non è, perciò, "una guerricciola per "specialisti", ma una guerra vera per soldati che infliggono e subiscono perdite, applicando una dottrina che cerca di mettere ordine nel triste e altrimenti caotico esplodere della violenza".

  Gli Stati Uniti, dal canto loro, sembrano "voler spingere tutto l'Occidente in uno scontro senza quartiere con la Russia. È uno scontro non finalizzato a tutelare il buon diritto dell'Ucraina a entrare nella NATO, quanto piuttosto a conseguire vantaggi strategici in Europa, dividendola dalla componente russa e quindi riducendone le risorse complessive".

  Il conflitto "ci costringe a ripensare anche il nostro rapporto con il mondo che ci circonda. A partire da quello militare".

  Secondo Giuseppe Ghini (Professore ordinario di Slavistica presso l'Università di Urbino), la guerra "trae origine dalla tragica frattura che si è venuta a creare tra Russia e Occidente negli ultimi 30 anni, una frattura che è culturale, valoriale e geopolitica". Soltanto alla luce di tale frattura si potrà comprendere la decisione del Presidente russo di invadere l'Ucraina. "Una decisione che" – precisa l'Autore – "non si può in alcun modo giustificare".

  Quello in corso è anche uno scontro fra due ideologie contrapposte che, a partire dal 2014, "inglobano ogni simbolo e ogni evento del passato e del presente e non lasciano più spazio a una riflessione razionale". "Si tratta – prosegue Ghini – di due ideologie totalizzanti, che tendono ad abbracciare la realtà" e che hanno avuto un riflesso anche in ambito ecclesiale "con l'autonomia della Chiesa ortodossa ucraina dal Patriarcato di Mosca".