Luca Ciarrocca
Terza guerra mondiale Fonti di intelligence e documenti top secret rivelano dove potrebbe scoppiare un conflitto nucleare e perché l'Italia è un bersaglio
Chiarelettere, pagg.359, € 19,00
Per scrivere questo libro, Luca Ciarrocca, giornalista e analista in ambito geopolitico e macroeconomico, ha studiato centinaia di documenti e rapporti riservati e ha parlato con svariati esperti di strategia militare, avvalendosi "di quella che negli ambienti dei servizi segreti viene definita Osint, cioè Open Source Intelligence, così come di informatori «coperti»" (agenti della «diplomazia parallela», militari di alto rango, analisti militari, sinologi, scienziati, politici, etc.).
Secondo l'Autore, è concreto e "senza precedenti" il rischio di una Terza guerra mondiale che, "partendo da Polonia e Lituania, rapidamente potrebbe intensificarsi fino a un Armageddon".
"Ma il futuro del mondo – aggiunge – è anche nelle nostre mani. Non possiamo lasciare che a deciderlo siano gli apparati militari supersegreti di nove potenze nucleari, che [...] hanno solo interesse ad accelerare la corsa folle agli armamenti, e lo stanno già facendo".
Attualmente si stima che le armi nucleari nel mondo possedute dai nove Stati atomici siano 12.705 (erano 70.300 nel 1986). Il 91 per cento circa è nelle mani degli Stati Uniti e della Russia e ben 9440 "si trovano negli arsenali militari pronte per essere utilizzate da missili, aerei, navi e sottomarini".
A inquietarci ancor più dovrebbe essere il fatto che nelle basi di Ghedi e Aviano sono custodite le "quaranta testate nucleari che la Nato ospita in Italia (secondo la stima della Federation of American Scientists; il numero non è mai stato confermato da fonti ufficiali)".
Per Ciarrocca questi ordigni sono la rappresentazione "più netta e concreta del rapporto di vassallaggio dell'Italia nei confronti degli Stati Uniti": "Washington comanda e Roma obbedisce. Nonostante i grandi cambiamenti nella politica e nella società, il nostro paese rimane periferia dell'impero americano. E lo è sempre più, con il ricompattamento della Nato per fronteggiare la Russia e il rafforzamento dell'America sugli alleati europei".
Il futuro dell'arma atomica è costituito dai missili ipersonici (cui nel libro è dedicato il capitolo intitolato "La nuova frontiera della guerra globale"), "il passo verso il domani, in termini di evoluzione tecnologica, precisione e letalità della potenza bellica. Su di essi si allenano le migliori menti dell'arte della morte e della distruzione di massa". Data la loro elevata velocità e manovrabilità, per i sistemi di difesa aerea esistenti, incluso quello "molto sofisticato degli Stati Uniti", non sarà agevole "scoprire, tracciare o abbattere" tali missili. Sia la Cina sia la Russia "hanno testato con successo missili ipersonici", mentre gli Usa "non hanno ancora annunciato alcuna arma ipersonica operativa a causa dei ripetuti fallimenti delle prove di lancio, ma siccome hanno aumentato significativamente i finanziamenti in ricerca e sviluppo, potrebbero avere il loro primo missile ipersonico operativo entro il 2035".
Ciarrocca prova poi a dare "consistenza scientifica" all'ipotesi di una bomba nucleare che esploda sul centro di Roma: "In termini di vittime, gli effetti della W-87 sarebbero catastrofici: secondo la definizione di Outrider, causerebbe in totale oltre 518.000 morti e più di 885.000 feriti. Il che equivale a 305.000 vittime più di Hiroshima e Nagasaki messe insieme".
Per ridurre i rischi di una Terza guerra mondiale nucleare, l'Autore conclude la sua ricerca auspicando l'affermarsi di una "nuova visione di un mondo senza bombe atomiche": "incamminiamoci verso la pace, scegliendo la neutralità". |