La gioia per l’eternità Stampa E-mail

Aleksei Losev – Valentina Loseva

La gioia per l'eternità
Lettere dal gulag
(1931-1933)


Guerini e Associati, pagg.284, € 20,00

 

losev gioia  In questo libro, sono pubblicate le lettere del filosofo russo Aleksei Losev (1893-1988) e della moglie, l'astronoma Valentina Michajlovna Loseva (1898-1954), scritte all'epoca (primi anni Trenta del Novecento) della loro prigionia nei gulag sovietici.

  Il carteggio – scrive la traduttrice del volume, Giorgia Rimondi – "copre il periodo dal settembre 1931 al settembre 1933 e comprende ventotto lettere di Aleksej e ventisei risposte della moglie. [...] La presente edizione presenta anche lo scambio di trentasette lettere tra i Losev e Tat'jana e Michail Sokolov, i genitori di Valentina, oltre che tre lettere ricevute da Valentina da parte di amici".

  Il 30 giugno 1932 Aleksej indirizzava alla moglie le seguenti parole: "malgrado gli anni 1930-1932, continuo a pensare che la nostra strada era quella giusta e che noi, individui del XX secolo, ci orientavamo bene tra i problemi universali della religione, della scienza, dell'arte, della società, creando il nostro modo di vita, che non si può distruggere: non soltanto perché non siamo più giovanissimi, ma perché è fondamentalmente l'immagine stessa della verità degli uomini del XX secolo, che hanno voluto accogliere nel loro spirito e nel loro cuore l'esperienza storica universale della cultura umana senza rigettare ciò che vi è di buono nella cultura antica e moderna. Perché non c'è che una verità, anche se la sua immagine cambia nella storia e non è facile discernerla attraverso le tenebre e i rivolgimenti di un particolare momento storico. Mi sembra che abbiamo visto giustamente questa nostra verità che condividiamo, e che abbiamo creato un nostro personale stile di vita che i nostri contemporanei, sia russi sia occidentali, faticano f[orse] a comprendere. E se soffriamo, mi viene da pensare che non è perché il modo di vivere che abbiamo scelto sia sbagliato, ma perché abbiamo seguito male questa strada magnifica ben scelta da noi. È il solo senso che si possa dare all'evidente assurdità di questi ultimi due anni".

  Il volume è arricchito dalla Postfazione di Elena Takho-Godi, la quale spiega che la corrispondenza dei coniugi Losev rappresenta, per il lettore italiano, "un'occasione unica di conoscere l'anima del pensatore e lo sguardo che questi ha assunto su una situazione esistenziale estrema in cui viene rivelata l'essenza dell'uomo".