La Lega. Una storia |
Paolo Barcella
IL LIBRO – La Lega ha vissuto molte vite. Forza di lotta e di governo, ha occupato politicamente i territori del Nord, raggiungendo picchi di consenso maggioritari in Lombardia, Veneto e Piemonte. Ha conosciuto fasi di espansione e momenti di crisi, capovolgendo posizioni e prospettive. Nel corso della stagione bossiana ha acceso le tensioni territoriali, alzando il vessillo dell'antimeridionalismo, ha invocato il federalismo e minacciato la secessione. Con l'ascesa di Salvini ha riarticolato le sue istanze in chiave nazionalista e ha superato l'antifascismo dichiarato di Bossi, collocandosi tra le forze dell'estrema destra europea. Ha conquistato l'egemonia culturale a destra, contribuendo a forgiare il senso comune di quella parte di elettorato. A partire dal 2020, le difficoltà legate alla crisi pandemica hanno rallentato la sua corsa, costringendo la dirigenza a un rinnovamento d'assetto. DAL TESTO – "Tra fine anni Settanta e primi anni Ottanta, infatti, il leghismo lombardo, incarnato da Umberto Bossi, formulò un progetto politico che assumeva il linguaggio delle realtà autonomiste e regionaliste valdostane, altoatesine e friulane, ma lo applicò a un contesto caratterizzato da tutt'altre domande: la sua abilità fu quella di renderlo funzionale all'interpretazione e alla compensazione del vuoto identitario e culturale prodotto delle molteplici crisi in corso. Si trattava, in altri termini di un progetto nato ex novo, con deboli riferimenti teorici, senza una vera elaborazione politico-culturale autonomista che del resto ebbe, dopo il 1989, come punto più alto le formulazioni (spesso fantapolitiche) di Gianfranco Miglio - liquidato dallo stesso Umberto Bossi già nel 1994, nonostante il rapporto tra i due sia ripreso negli anni successivi – il cui problema principale era, al netto delle erudite dissertazioni su pregi e sorti dei modelli federalisti storici, quello di sganciare i "cosmopoliti produttori lornbardi" dal Meridione, per agganciare i primi al treno economico europeo a trazione tedesca." L'AUTORE – Paolo Barcella insegna Storia contemporanea all'Università degli Studi di Bergamo. Autore di numerosi libri e saggi di storia delle migrazioni e del lavoro. INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. Storie di provincia: dalle origini alla Lega Nord (Tanti Nord: un mosaico di territori / Territori migranti / Le crisi in provincia: localismi e regionalismi / Le leghe negli anni Ottanta / Le etnie, il Sud e la svolta sull'immigrazione) - 2. Dalla provincia alla città e ritorno (1990-2000) (Dalle affissioni abusive alla TV: la Lega è un fenomeno di rilevanza nazionale / Il grande salto: tra Milano e Roma / 1994: la prima esperienza di governo / Né di destra né di sinistra? / La Padania: un nuovo abito di provincia / "Un voto in più alla Lega, un albanese in meno a Milano") - 3. Governo, territorio e consenso (2001-11) (Lega di lotta e di governo: protezionismo, devolution e immigrazione / La crociata padana, bianca e cristiana: tra islamofobia e destra cattolica / La malattia di Bossi, il "cerchio magico" e il fallimento della devolution / La stagione del consenso: tra emergenze e questione del decoro) - 4. Dalla crisi del "cerchio magico" alla pandemia (2012-22) (Netà fò ol polér: la crisi e la segreteria Maroni / Bossi e Salvini: dal territorio al web / Salvini: il laboratorio di una destra nazionale / Il governo gialloverde, l'ascesa e il crollo) – Note – Bibliografia - Indice dei nomi |