Stefania Maurizi
Il potere segreto Perché vogliono distruggere Julian Assange e WikiLeaks
Chiarelettere, pagg.400, € 19,00
La giornalista d'inchiesta Stefania Maurizi segue la vicenda di Julian Assange fin dal 2008 e, in questo libro, porta alla luce le trame del potere segreto che emergono dai file di WikiLeaks.
L'organizzazione giornalistica fondata da Assange, "per la prima volta nella storia, ha creato una crepa profonda e persistente in quel potere segreto, che da sempre non risponde a nessuno e usa il segreto di Stato non per proteggere la sicurezza dei cittadini, ma per garantirsi l'impunità, nascondere incompetenza e corruzione".
Per questo il complesso militare e d'intelligence statunitense ha dichiarato guerra a WikiLeaks con l'intento di distruggerla. Contro Assange ha usato la "tortura psicologica", cercando di portarlo "sull'orlo del suicidio, con dieci anni di detenzione arbitraria senza un'ora d'aria e senza via d'uscita". I giornalisti di WikiLeaks vivono "in un clima di perenne intimidazione".
L'Autrice stessa rivela di essere stata "seguita platealmente a scopo intimidatorio" e di aver "subìto una rapina a Roma , dove documenti importanti sono spariti nel nulla".
"Assange e i suoi giornalisti – spiega Stefania Maurizi – mi hanno insegnato a usare la crittografia per proteggere le mie fonti. Stavo con lui a Berlino quando i suoi computer sparirono nel nulla. Ero nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra quando lui, il suo staff, la sua compagna e il loro bambino, i suoi avvocati e visitatori venivano filmati e registrati di nascosto, e il mio telefono veniva segretamente aperto in due".
Il Julian Assange conosciuto dall'Autrice è un personaggio assai diverso da quello dipinto dai media: "È divertente, affettuoso e autoironico. Ha una grande intelligenza, che ha scelto di usare per uno scopo diverso dal fondare un'azienda di software e accumulare soldi".
Assange e la sua organizzazione hanno fatto emergere la vulnerabilità del potere segreto. Per questo, fino a quando WikiLeaks "esisterà e sarà attiva, quel potere la percepirà come una minaccia esistenziale".
Ken Loach, nella Prefazione, scrive che "Se ci sta a cuore la verità e una politica ancora onesta dovremmo leggere questo libro. Se crediamo che la legge debba proteggere gli innocenti, infine, non solo dovremmo leggere questo libro, ma anche pretendere che Julian Assange sia un uomo libero". |