La guerra civile in Libia |
Sofia Cecinini
IL LIBRO – Il volume ricostruisce i momenti cruciali della guerra civile in Libia per rispondere alle principali domande che attraversano il dibattito accademico e politico, tra cui il ruolo dell'Italia nella crisi libica, le scelte strategiche di Obama, Trump e Biden, il ruolo di Egitto, Russia, Francia, Arabia Saudita, Turchia, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, la rivalità tra Italia e Francia nel Mediterraneo, e la penetrazione dell'ISIS. L'autrice propone una periodizzazione del conflitto in quattro fasi. La prima, denominata "periodo dei fallimenti elettorali", comincia nell'ottobre 2011, quando si conclude l'intervento della NATO, e termina con le elezioni del giugno 2014. La seconda, detta "periodo del collasso", è compresa tra l'agosto 2014 e il dicembre 2015, mese della ¬ forma dell'accordo di Skhirat. La terza, o "periodo della rivalità tra Haftar e al-Serraj", ha inizio nel marzo 2016 e giunge ¬fino all'offensiva del generale Haftar contro Tripoli dell'aprile 2019. La quarta, o dell'"inversione degli equilibri", va dall'intervento della Turchia in Libia al ¬fianco del governo di Tripoli, nel novembre 2019, ¬ fino ai primi mesi del governo Draghi (maggio 2021). L'excursus di questi complessi dieci anni apre a una riflessione sui possibili scenari a breve termine di un conflitto che fa parte di un contrasto ancor più grande e articolato per il predominio nel Mediterraneo. DAL TESTO – "La Turchia, invece, molto vicina al nuovo premier libico, ha ottenuto ciò a cui mirava di più, ovvero il rinnovo, da parte del nuovo esecutivo libico, dell'accordo controverso sui confini marittimi firmato con l'ex governo di Tripoli il 27 novembre 2019. In occasione di una conferenza stampa congiunta a seguito di un meeting del Consiglio di cooperazione strategica libico-turco, tenutosi il 13 aprile a Istanbul, Tripoli e Ankara hanno altresì concluso cinque memoranda in ambito di educazione, energia, media e ricostruzione. A conferma degli stretti rapporti con la Turchia, Dbeibah ha esortato le compagnie turche a investire in Libia per accrescere la stabilità e promuovere lo sviluppo, dicendosi intenzionato a saldare i debiti che il paese nordafricano ha nei confronti delle industrie turche. Nonostante l'impegno preso dalla Turchia di ritirare i mercenari siriani dalla Libia entro cinque mesi alla data del 17 aprile, secondo le stime dell'Osservatorio siriano sui diritti umani (SOHR), nel paese nordafricano erano ancora presenti oltre 11.000 combattenti siriani assoldati da Ankara. Tale cifra rivela che, fino a quel momento, la Turchia aveva ritirato soltanto poco più di 1.200 mercenari a fronte di un totale di quasi 13.000. Secondo fonti diplomatiche citate dal quotidiano arabo "The Arab Weekly", Ankara non ritirerà i combattenti siriani finché non avrà garanzie sul mantenimento della propria influenza economica in Libia." L'AUTRICE – Sofia Cecinini è coordinatrice dell'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss. È autrice di "Le sanguinarie" (Luiss University Press, 2018). Ha pubblicato oltre mille articoli sulla Libia per il quotidiano telematico "Sicurezza Internazionale" della Luiss. INDICE DELL'OPERA – Premessa – Introduzione - 1. Il regime di Gheddafi e le radici del conflitto (Dalla nascita della Jamahiriyya al disgelo internazionale - Gheddafi e le relazioni con gli Stati Uniti - Gheddafi e le relazioni con l'Italia - Gheddafi e le relazioni con gli Stati confinanti) - 2. Lo scoppio della rivoluzione e l'intervento della NATO (Le Risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU - La posizione delle amministrazioni Obama, Sarkozy e Cameron - L'Italia e l'intervento: la posizione dei principali protagonisti e la documentazione emersa finora - L'operazione militare e le caratteristiche dei bombardamenti) - 3. La prima fase del conflitto: dalla fine dell'intervento alle elezioni del 25 giugno 2014 (Le false speranze del post-intervento - Le elezioni del 7 luglio 2012 - L'attacco contro il consolato americano a Bengasi - Le elezioni del 25 giugno 2014) - 4. La seconda fase del conflitto: dall'estate 2014 alla firma degli accordi di Skhirat (La Libia dopo l'estate 2014 - L'ISIS in Libia - La crisi migratoria - L'accordo di Skhirat e la nascita del Governo di accordo nazionale (GNA)) - 5. La terza fase del conflitto: dall'insediamento del GNA a Tripoli all'offensiva di Haftar del 4 aprile 2019 (L'insediamento del GNA a Tripoli il 30 marzo 2016 - L'internazionalizzazione del conflitto libico: i blocchi di paesi a favore di Tripoli e Tobruk - Le conferenze internazionali e la rivalità tra Italia e Francia - Verso Tripoli: l'offensiva di Haftar e il ruolo degli Stati Uniti) - 6. La quarta fase del conflitto: dall'intervento della Turchia a oggi (maggio 2021) (L'inversione degli equilibri - Il ruolo della Libia nelle mire di Erdogan nel Mediterraneo orientale - Dal cessate il fuoco dell'agosto 2020 alle elezioni del febbraio 2021) - Conclusioni. La lezione di Max Weber - Prospettive future – Bibliografia - Indice dei nomi |