Poesia, scienza e dissidenza |
Francesco Benozzo
IL LIBRO – Soprattutto in un periodo come quello attuale, in cui ci rendiamo conto delle conseguenze concrete e spesso invasive che il pensiero scientifico può avere sulle nostre vite, diventa necessario rivendicare con forza i principi su cui la scienza moderna, da Galileo in poi, è fondata: la confutabilità, il dialogo, l'arte del dubbio su ogni verità. Come scrisse Richard Feynman, il fisico americano premio Nobel nel 1965, «la vera ricerca scientifica si basa sull'irriverenza». DAL TESTO – "Credo che a quasi tutti sia molto chiaro che le misure messe in atto per arginare la dichiarata pandemia non servono quasi a niente da un punto di vista medico, e che in ogni caso quello non è lo scopo per cui sono messe in atto. Le mascherine imposte nella «fase due», per esempio, fanno ridere i polli. Lo scopo di questi provvedimenti snervanti e per lo più demenziali, la cui attuazione è controllata dalle forze armate e di polizia, è quello di abituarci ad accettare delle regole rigide e disumane in nome di qualcosa che in realtà non ha niente a che vedere con la salute, o che, se volessimo essere anche più precisi, ha a che vedere con conseguenze che alla fine hanno minato, minano e mineranno la salute stessa. Quanto alla «strage di stato», ho usato quella frase citando un fatto su cui nessuno, nemmeno il Presidente della Repubblica, potrebbe obiettarmi niente: e cioè che con le spese militari che anche in questo periodo si spendono in un solo giorno (ripeto: con le spese che si spendono ogni ventiquattro ore) si sarebbero potuti invece costruire sei nuovi ospedali, evitando forse le stragi di medici e civili che hanno colpito in particolare le trincee degli ospedali lombardi. lo qui non sto parlando dei tagli alla sanità degli anni scorsi. Parlo di una situazione che è in atto adesso, anche adesso mentre le rispondo. Parlo del qui e ora." L'AUTORE – Francesco Benozzo insegna Filologia romanza all'Università di Bologna. Poeta e musicista di fama internazionale, è candidato al Premio Nobel per la Letteratura dal 2015. INDICE DELL'OPERA - Il filologo ribelle, di Franco Cardini - Per una filologia terracquea e libertaria - Sulla prima candidatura al Premio Nobel per la Letteratura - Sulla libertà di espressione - La poesia e la barbarie - Il poeta come antagonista - L'anelito alla libertà della musica tradizionale - Cantare il dissenso: la Grande Guerra nel canto popolare - Contro la moda della distopia: David Bowie e la ricerca della bellezza - La poesia, la musica, l'orizzonte contemporaneo - Pandemia dichiarata, soggiogamento delle popolazioni, soppressione della libertà di parola - La sospensione dell'incredulità nella grande truffa della pandemia - Poeti che fanno i profeti. Il delirio antropocenico e i millenarismi della post-estinzione |