Il razzismo del duce Stampa E-mail

Giorgio Fabre

Il razzismo del duce
Mussolini dal ministero dell'Interno alla Repubblica sociale italiana


Carocci Editore, pagg.568, € 49,00

 

fabre razzismo  IL LIBRO – Mussolini fu ministro dell'Interno quasi ininterrottamente dal 1922 alla caduta del Regime nel 1943 e come tale utilizzò la burocrazia di cui disponeva plasmandola per i propri obiettivi politici. Così, nel corso degli anni, modificò in profondità la struttura istituzionale dello Stato, servendosi di alti funzionari del suo dicastero, tra i quali molti furono nominati ed elevati da lui stesso a ruoli di primo piano. In tale contesto di radicali mutamenti si svilupparono il razzismo e l'antisemitismo fascista. Sulla base di una cospicua documentazione inedita, il volume ricostruisce la cronologia della persecuzione antiebraica fascista – il cui avvio viene anticipato all'inizio del giugno 1938 – mettendo a fuoco l'azione antisemita del duce fino all'ultima drammatica fase della RSI e le sue responsabilità dirette nella persecuzione e nello sterminio degli ebrei italiani, a partire dal caso molto complesso dell'industriale Oscar Morpurgo. Oltre ad approfondire i rapporti che Mussolini intrattenne in prima persona con i vertici nazisti e le decisioni che assunse in proposito, il testo traccia poi i profili di alcuni protagonisti della politica antiebraica del Regime finora ignoti, molti dei quali vennero in seguito reinseriti nelle istituzioni del periodo postbellico senza suscitare alcun clamore.

  DAL TESTO – "Preziosi e soprattutto Evola avevano capito come funzionavano le cose. Evola sostenne senza mezzi termini che il duce evitava di muoversi dietro a un'ideologia di partito, mentre guidava quest'ultimo attraverso i propri uffici, ovvero col suo ministero. E utilizzava come pedine i propri funzionari, affidando loro il ruolo di portavoce del razzismo fascista, attraverso le "sue riviste" e soprattutto attraverso "Razza e civiltà". Non avevano affatto torto, del resto. La situazione era proprio quella. E proprio loro almeno un risultato lo ottennero: la "commissione principale" cambiò infatti totalmente il 26 settembre 1942, dieci giorni dopo l'articolo di Preziosi; e quelli che erano stati i principali responsabili delle scelte razziste, Le Pera e De Ruggiero, vennero tolti. I motivi furono tanti, ma Preziosi ed Evola certo avevano contato molto."

  L'AUTORE – Giorgio Fabre, studioso di storia politica del Novecento e giornalista, ha tenuto corsi al Dipartimento di Studi storici dell'Università degli Studi di San Marino. Tra le sue pubblicazioni: "L'elenco. Censura fascista, editoria e autori ebrei" (Zamorani, 1998), "Mussolini razzista" (Garzanti, 2005), "Lo scambio. Come Gramsci non fu liberato" (Sellerio, 2015), "Il registro. La cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli della Corte dei Conti (1938-1943)" (con A. Capristo; il Mulino, 2018), "Il censore e l'editore. Mussolini, i libri, Mondadori" (Fondazione Mondadori, 2018) e "Processi politici" (il Mulino, 2019).

  INDICE DELL'OPERA - Sigle e abbreviazioni – Introduzione – Cronologia - 1. Il tragico "caso Morpurgo" (Una vicenda da ricostruire - Giorgio Morpurgo - "Non ebrei") - 2. La "M" per il deportato (La difesa del Consiglio di Stato - Il "fermo" che fu un arresto - Deportato e poi sterminato - Il Consiglio di Stato della RSI - E ci furono perfino gli "effetti Morpurgo") - 3. Dal destino della "razza italiana" in avanti (Ministeri cambiati - I Culti - Che cosa pensava il duce degli ebrei) - 4. La prima commissione (Una grande novità – Anomalie - Commissari di rilievo - Il caso degli ebrei stranieri) - 5. Un razzista cruciale (Chi era Le Pera - La polizia contro il direttore generale - Cattolici, ebrei - E la sua fine) - 6. Francoforte 1937 (Dal 1935 e dall'Ufficio centrale demografico - Gross e Rosenberg - In Germania) - 7. Il duce e i nazisti. Roma 1938 (Novità e lo stop per l'Anschluss - I tedeschi arrivano in Italia - Un incontro modesto) - 8. Il cosiddetto "Manifesto" (Preparazione – Starace) - 9. Teorico della razza (con qualche problema) (Le vecchie teorie - Ariana e mediterranea - Reazioni tedesche) - 10. La commissione principale (Un nuovo sconosciuto progetto - Stefano De Ruggiero - Gli anni seguenti della commissione - La commissione decisiva (settembre 1942)... - ...e quella del 1943) - 11. Gli altri commissari, fino alla RSI (Chi erano - Commissari e funzionari dopo l'8 settembre - Come funzionò la commissione) - 12. Quando il ministero cambiò: il Tribunale della razza (Una piccola rivoluzione del 1939 - I "magistrati" del Tribunale) - 13. Il Consiglio superiore e le altre commissioni (Un organismo che non contava - Sulle pubblicazioni, una commissione sconosciuta - Altri funzionari ancora - E sui professionisti) - 14. I dipendenti "professori" (L'Accademia - Carlo Cecchelli - Giuseppe Genna - Carlo Magnino - Il "professore" direttore generale: Giovanni Petragnani) - 15. La rivista che invece contava (Come nasce "Razza e civiltà" - I redattori dipendenti - Le collaborazioni prestigiose e utili - E quelle un po' differenti) - 16. "Corruzione"? - 17. Il ministero sotto attacco e si difende (Evola... - ...e Preziosi - Di nuovo Evola – Reazioni) - 18. Pure con i concorsi pubblici (Per Palermo... - ...e per Roma) - 19. Adesso i tedeschi (Le nuove indagini razziali – Wannsee - Himmler e Korherr - Von Leers) - 20. Il problema Albini (Il nuovo sottosegretario - Un dato irrisolto: precettazione e mobilitazione, Buffarini e Albini) - 21. La Demorazza. Componenti e spese (Organigramma 1938-43 – Bilanci - E poi la RSI - Ancora nel ministero - L'Ispettorato di Preziosi) - 23. I fascicoli personali e le "schede rosse" - 24. Responsabile (Che cosa sapeva - Altri classificati di razza ebraica e deportati - Classificati di razza ebraica ma non deportati) - 25. Un razzismo "inesistente" (Il passato cancellato - E chi perfino migliorò la propria situazione) – Appendice (A.1. Le commissioni della Demorazza - A.2. Le indagini di Buffarini Guidi - A.3. Il telegramma sulla macellazione rituale - A.4. La lettera di Giorgio Morpurgo di Scipione - A.5. La lettera del Card. Maglione - A.6. Il memoriale di Carlo Magnino - A.7. Le liste del rapporto Korherr (riassunto il 19 aprile 1943) - A.8. La lettera di Cogni a Pannunzio) - Indice dei nomi