Orazio Maria Gnerre - Gianfranco La Grassa
Dialogo sul conflitto
Editoriale Scientifica, pagg.100, € 10,00
IL LIBRO – Il "Dialogo sul conflitto" affronta i problemi teorici principali che ci si deve porre nel XXI secolo per comprendere quale dimensione assume ad oggi l'eracliteo padre di tutte le cose, a partire dai clivages principali che vengono individuati da entrambi gli autori: fine della destra e della sinistra e ricerca di un nuovo paradigma, rivolta delle classi medie e "nuova lotta di classe", transizione uni-multipolare, destino dell'Europa nell'epoca dell'acutizzazione della competizione policentrica. Viene in aiuto il ripensamento dei sistemi interpretativi di autori sempre attuali, tra i quali Karl Marx e Carl Schmitt. Il discorso sul momento presente dischiude, in questo dialogo, una riflessione approfondita sulla reale natura del conflitto e dell'uomo. Agostino Carrino, Professore di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, nell'Introduzione spiega: "Il dialogo trova d'accordo i due partecipanti praticamente su tutto. Mi sia consentito quindi esprimere almeno qualche dubbio su alcuni punti. Ho già detto delle mie perplessità a proposito dello scetticismo strutturale implicito a proposito del futuro dell'Europa; un altro punto riguarda le idee manifestate a proposito di alcune esperienze socio-politiche del passato e attuali, specificamente dei paesi ex-comunisti e della attuale Corea del Nord."
DAL TESTO – "GNERRE: Per parlare del conflitto e della conflittualità c'è sempre da individuare quella che è la contraddizione principale, per dirla con Mao, trovata la quale «è facile risolvere tutti i problemi». La ricerca della contraddizione principale è sicuramente un esercizio di radicalità continuo, così da identificare di volta in volta una contrapposizione preminente, un problema da sbrogliare per primo. Nella tua teoria la geopolitica e più estensivamente l'elemento dei rapporti internazionali (tenendo anche presente la differenza tra queste due discipline) sono sicuramente un elemento centrale. "LA GRASSA: Diciamo che io sono partito da marxista nell'analisi del problema delle classi e della struttura sociale. Poi ho rivoluzionato il sistema interpretativo, non dando più centralità alla proprietà dei mezzi di produzione. Il problema è che sussiste ad oggi una situazione epocale di trasformazione profonda, di cambio di fase, per cui in questo momento particolare la lotta di classe non si manifesta più nei termini per cui la conoscevamo. Al massimo vi è lotta sindacale. "GNERRE: E questo è avvenuto anche per una riconfigurazione storica del sistema produttivo. Almeno in Occidente il ruolo sociale degli operai industriali è senz'altro diminuito. È cambiata in un certo senso la configurazione "di classe" della nostra società. "LA GRASSA: Sicuramente! La mia tesi, che però andrebbe maggiormente sviluppata, è che grosso modo nei primi decenni dell'Ottocento si è verificata la cosiddetta decantazione del terzo Stato, cioè la scissione dello stesso in due gruppi sociali che Marx indicò come borghesia e proletariato."
GLI AUTORI – Orazio Maria Gnerre è Dottore in Scienze Politiche (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Si occupa di filosofia, storia del pensiero politico e politica internazionale. Si dedica alla sistematizzazione e allo sviluppo del discorso comunitarista. Gianfranco La Grassa è stato Professore presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e l'Università di Pisa e si occupa da tempo della coerentizzazione del pensiero di Marx, dello studio dei capitalismi e dell'analisi delle questioni politiche internazionali.
INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Agostino Carrino – Dialogo sul conflitto |