Inquietanti azioni a distanza |
George Musser
IL LIBRO – «L'universo» scrive George Musser introducendo la sua sorprendente incursione nelle acquisizioni della fisica contemporanea «è un luogo selvaggio e capriccioso, pieno di insidie e di arbìtri»; eppure, su quello sfondo, «le leggi del mondo brillano per la loro rassicurante regolarità». Una regolarità che passa per vincoli come quello della «località», cui Einstein associava due aspetti chiave – la «separabilità» tra due oggetti e il loro interagire solo per contatto – e che rappresenta «l'essenza stessa dello spazio». Ma negli ultimi decenni la fisica sta dimostrando come, a un livello più fondamentale, il discorso muti, con le coppie di particelle sottoposte a quella che Einstein stesso definiva «un'inquietante azione a distanza», e che ora possiamo ricondurre al principio di «non-località». In certi esperimenti tali coppie si comportano come «monete magiche» in grado di far uscire sempre testa o croce in sinergia, a prescindere dallo spazio che le separa: possono cioè «allontanarsi fino alle estremità opposte dell'universo, e comportarsi lo stesso all'unisono». Ed è solo l'inizio: diverse tipologie di non-località sembrano agire molto al di sopra del livello subatomico (nei «paradossi» dei buchi neri o nella struttura «su larga scala» dell'universo), tanto da risultare decisive in una riformulazione della teoria unificata delle forze. Ma le conseguenze più profonde investono la natura stessa dello spazio, che secondo le nuove conoscenze potrebbe non essere «la base ultima della realtà fisica». DAL TESTO – "Strano scherzo del destino, che il maggior sostenitore della località sia anche colui che l'ha smantellata. Pur essendo noto al grande pubblico principalmente per la relatività, Einstein ricevette il premio Nobel per aver contribuito a fondare la meccanica quantistica, la teoria che descrive il comportamento di atomi e particelle subatomiche. In realtà, secondo i fisici, la meccanica quantistica descrive il comportamento di tutto, ma i suoi effetti peculiari sono più forti su scala microscopica. La teoria nacque quando Einstein e i suoi contemporanei si resero conto che gli atomi e le particelle subatomiche non possono essere semplicemente versioni in miniatura degli oggetti che vediamo attorno a noi. Se lo fossero, cioè se seguissero le leggi della fisica classica sviluppate da Newton e altri, il mondo si autodistruggerebbe. Gli atomi imploderebbero, le lampadine ci arrostirebbero con radiazioni letali. Se siamo ancora vivi significa che la materia dev'essere governata da leggi diverse. Einstein accolse volentieri la novità: nonostante la fama (ingiustamente) acquisita in seguito di conservatore e difensore della fisica classica, il grande scienziato arrivò sempre prima di chiunque altro a cogliere e apprezzare le inusitate caratteristiche del mondo dei quanti." L'AUTORE – George Musser ha studiato Geologia planetaria alla Cornell University ed è attualmente senior staff editor della rivista «Scientific American». "Inquietanti azioni a distanza" è apparso per la prima volta nel 2015. INDICE DELL'OPERA - Introduzione. I castelli in aria di Einstein - 1. I molti tipi di non-località - 2. Le origini della non-località - 3. Il principio di località in Einstein - 4. Il grande dibattito - 5. Non-località e unifi cazione della fisica - 6. Lo spazio-tempo ha i giorni contati - Conclusione. L'amplitudinedro - Bibliografia - Ringraziamenti - Indice analitico |