Venti di protesta |
Noam Chomsky
IL LIBRO – La situazione globale è tremendamente confusa. Forse mai nella storia è stato così difficile comprendere ciò che sta accadendo, dove si stia andando. Per fortuna, è davvero il caso di dirlo, c'è Noam Chomsky: la sua voce, sempre pacata ma anche capace di stoccate formidabili, è un toccasana, una ventata di razionalità nel frastuono insensato che sembra circondarci. Nelle dodici interviste raccolte in questo volume, il grande linguista ci guida fra i temi più importanti del nostro presente: il terrorismo internazionale, l'ascesa delle destre populiste di qua e di là dall'Atlantico, la sempre convulsa situazione del Medio Oriente, il dramma dei profughi e l'«invasione» che starebbe subendo l'Europa... Senza mai atteggiarsi a «vecchio saggio» o a «maestro», Chomsky ci invita a usare la nostra intelligenza per capire il mondo di oggi (come solo i veri Maestri sanno fare) e per decidere cosa vogliamo per il mondo, ormai a rischio, del futuro. Perché, come sempre, è da noi che dipende. Vale la pena di fermarsi ad ascoltarlo. DAL TESTO – "Imperialismo significa in sostanza dominio sugli altri, e può assumere forme diverse. Può essere pura e semplice sottomissione dei popoli nativi; oppure può essere colonialismo insediativo, la forma peggiore, mediante la quale i nativi vengono espulsi e rimpiazzati da altri. Ma può assumere anche altre forme, come la supremazia economica. Pensiamo ai cosiddetti accordi di libero scambio, come il NAFTA, o all'accordo negoziale uruguaiano che ha portato alla nascita dell'OMC, o ancora al progetto del Partenariato trans-pacifico (TPP): nessuno di questi ha molto a che vedere con gli scambi commerciali, a dispetto del nome; si tratta più che altro di accordi per i diritti degli investitori. Essi concedono alle multinazionali e agli investitori un potere enorme sulle risorse, le politiche e le azioni degli altri paesi. Lo puoi chiamare dominio imperiale, se preferisci, o in un altro modo. Non sono categorie così definite." GLI AUTORI – Noam Chomsky (Filadelfia, 1928) è il maggior linguista vivente e uno dei punti di riferimento del pensiero politico internazionale. È professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology. Ponte alle Grazie pubblica da alcuni anni i suoi principali lavori politici: fra questi ricordiamo "Ultima fermata Gaza" (con Ilan Pappé, 2010), "Sistemi di potere" (con David Barsamian, 2013), "I padroni dell'umanità" (2014), "Anarchia" (2015), "Terrorismo occidentale" (con André Vltchek, 2015), "Chi sono i padroni del mondo" (2016), "Tre lezioni sull'uomo" (2017), "Le dieci leggi del potere" (2017), "Ottimismo (malgrado tutto)" (2018). INDICE DELL'OPERA – 1. Spionaggio di Stato e democrazia – 2. In viaggio nel Medio Oriente – 3. I sistemi di potere non regalano nulla – 4. L'ISIS, i curdi e la Turchia – 5. A memoria d'uomo – 6. La strategia della paura – 7. Alleanze e controllo – 8. La radice dei conflitti – 9. Verso una società migliore – 10. Il voto e le elezioni - 11. Crisi e mobilitazione - 12. La presidenza Trump – Note - Indice analitico |