Delio Cantimori e la cultura politica tedesca (1927-1940) |
Nicola D’Elia Delio Cantimori e la cultura politica tedesca (1927-1940) Edizioni Viella, pagg.160, Euro 18,00
IL LIBRO – Il rapporto di Delio Cantimori con la cultura politica tedesca nel periodo tra le due guerre mondiali si svolge parallelamente alla sua maturazione di storico della vita religiosa del Cinquecento e costituisce un passaggio fondamentale per la comprensione del suo complesso itinerario intellettuale. Muovendo dal riconoscimento dell’importante contributo dato dallo studioso romagnolo al rafforzamento dei legami culturali italo-germanici, il presente lavoro ripercorre le diverse tappe della sua riflessione sulla Germania, dagli interessi giovanili per le correnti della Konservative Revolution al primo incontro con il marxismo, dall’analisi del Nazionalsocialismo al confronto con i problemi cruciali della storia tedesca. È su questo terreno che si definisce più chiaramente la posizione di Cantimori nei confronti dell’esperienza totalitaria dell’Europa degli anni Trenta.
DAL TESTO – “È indubbio […] che i primi interventi cantimoriani sulla situazione tedesca riflettessero l’atteggiamento di rifiuto degli ideali liberali e democratici maturato nella cultura italiana ed europea con l’esperienza della Grande Guerra. Essi furono scritti all’insegna di un forte realismo politico, nella consapevolezza che “ la politica è forza e si fa con la forza”. Nella polemica contro le ideologie democratiche ed umanitarie che impronta gli articoli giovanili di Cantimori sulle correnti nazionalrivoluzionarie della repubblica di Weimar, riecheggiavano i motivi fondamentali della critica rivolta da Benedetto Croce, negli anni del conflitto mondiale, a quei settori del fronte francese. Allora, infatti, il filosofo napoletano aveva ravvisato nel “concetto germanico dello Stato”, che aveva trovato concreta attuazione nella realpolitik tedesca, la soluzione alla crisi dei valori liberali. Le sue simpatie erano indirizzate verso la teoria dello stato come potenza, che aveva ricevuto l’impulso decisivo in Germania grazie a Heinrich von Treitschke, storico nazionalista molto apprezzato anche in Italia soprattutto per aver scritto, nel 1869, una biografia di Cavour, nella quale lo statista italiano era proposto ai tedeschi come modello, con l’obbiettivo di agevolare un percorso comune tra i due popoli”.
L’AUTORE – Nicola D’Elia si è laureato a Pisa e ha conseguito il dottorato di ricerca in “Storia del pensiero politico europeo moderno e contemporaneo” a Perugia. Attualmente collabora con l’Istituto storico italo-germanico di Trento, dove svolge ricerche sulle relazioni culturali tra Italia e Germania. Oltre a diversi saggi sulla storia delle idee politiche tra Ottocento e Novecento, ha pubblicato il volume Democrazia e modello inglese: Eduard Bernstein scrittore politico nell’esilio di Londra (1890-1901), Firenze 2005.
INDICE DELL’OPERA – Introduzione - I. La Germania nell’itinerario intellettuale di Cantimori - II. La scoperta della «Germania giovane» - III. L’incontro con il marxismo - IV. L’analisi del nazionalsocialismo - V. Cantimori e Schmitt - VI. La collaborazione a “Studi Germanici” - VII. I contributi per il Dizionario di politica – Appendici - 1. «Nazis» - 2. Lettere di Hugo Fischer e di Carl Schmitt a Cantimori - 3. Onore – Bibliografia - Indice dei nomi |