Speranze d'Italia |
Ernesto Galli Della Loggia
IL LIBRO – Dopo l'autobiografia intellettuale e politica di "Credere, tradire, vivere", Galli della Loggia propone qui il nucleo forte della sua riflessione storiografica: un contributo a ripensare l'intero corso della nostra storia che l'approdo odierno, così intriso di senso di fallimento e di sconfitta, obbliga a ripercorrere. Ne emerge il viluppo di contraddizioni che l'Italia unita si porta dietro dall'inizio, cioè da quella «vera e propria cellula germinale» che fu il Risorgimento. Ad esso risalgono infatti non solo tratti strutturali del Paese come il divario Nord-Sud, ma anche caratteri del suo sistema politico come l'assenza di un partito conservatore, l'avversione per il costituzionalismo liberale, una «ideologia italiana» fatta di enfasi sul ruolo degli intellettuali, di populismo e di moralismo, che nutre di fatto tutte le pur diverse culture politiche del nostro Novecento. DAL TESTO – "In specie nel Novecento la storia italiana è stata una storia dove i fatti hanno colloquiato di continuo con le idee, dove non a caso moltissimi politici hanno posseduto evidenti qualità intellettuali, sono stati spesso essi medesimi delle autentiche figure intellettuali. Quella del Novecento è stata senz'altro un'Italia dei partiti. E per l'appunto l'intera esperienza di questa Italia - da Giolitti fino a quella definita non a caso la Repubblica dei partiti – è stata dominata, direi plasmata, da una successione di prospettive ideologiche miranti a trasformare la realtà. A proposito delle quali è da notare il fatto che tutti i partiti del nostro Novecento – perfino il partito socialista, il quale pure accanto alla sua visione palingenetica originaria si proponeva espressamente l'obiettivo della difesa degli sfruttati - tutti si sono sempre prefissi in fin dei conti non tanto la tutela o la rappresentanza di questo o quel gruppo sociale bensì principalmente l'affermazione di un punto di vista, di un'interpretazione circa la storia del Paese per poi da questa, come sua necessaria conseguenza, dedurre i propri obiettivi programmatici." L'AUTORE – Ernesto Galli Della Loggia ha pubblicato per il Mulino «Il mondo contemporaneo» (1982), «L'identità italiana» (nuova ed. 2010), «Tre giorni nella storia d'Italia» (2010), «Europa perduta?» (con G. Amato, 2014), «Senza la guerra» (con M. Cacciari, L. Caracciolo, E. Rasy, 2016) e «Credere, tradire, vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica» (2017). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Geopolitica dell'Unità d'Italia (1): Torino contro Milano e il fallimento delle Cinque Giornate - II. Geopolitica dell'Unità d'Italia (2): Nord e Sud nel Risorgimento - III. Un equivoco malizioso: i liberali come «moderati» - IV. Il Risorgimento e dopo: il ruolo negativo dello scontro fra liberalismo e cattolicesimo - V. Alfredo Oriani e le origini ideologiche del Novecento italiano - VI. «Anche l'Italia ha vinto la guerra» - VII. Una Resistenza tradita? - VIII. Il mito della Costituzione - IX. Nascita di una democrazia difficile - X. Patologie italiane: il fascismo sempre in agguato e l'antifascismo perenne - XI. Don Sturzo dimenticato - XII. Il dossettismo contro Dossetti - XIII. Perché fu sconfitta la cultura liberal-democratica in Italia - XIV. La modernità anomala e il fallimento della Sinistra - XV. Dialogo con Pietro Scoppola - XVI. L'azionismo immaginario, ovvero il partito democratico mancato - Indice dei nomi |