Credere, tradire, vivere Stampa E-mail

Ernesto Galli Della Loggia

Credere, tradire, vivere
Un viaggio negli anni della Repubblica


il Mulino, pagg.355, € 24,00

 

gallidellaloggia credere  IL LIBRO – In politica come nella vita cambiare idea è inevitabile. E forse anche giusto, in un'epoca come la nostra caratterizzata da mutamenti così profondi e rapidi. In Italia però cambiare orientamento politico, in specie passare da destra a sinistra o viceversa, è sempre stato altamente problematico: chi lo fa si attira l'accusa di essere un trasformista o peggio un voltagabbana e un traditore. Galli della Loggia racconta come il cambiamento/tradimento è stato vissuto, interpretato e concettualizzato nella recente storia politica italiana e, ripercorrendo anche la sua stessa esperienza e le molte polemiche che lo hanno coinvolto nei principali passaggi della vicenda ideologica del Paese, posa uno sguardo severo sulla storia intellettuale e culturale italiana, colta nei suoi inconfessati cambiamenti di fronte, le sue quasi sempre tacite abiure, i suoi pregiudizi, le sue bugie.

  DAL TESTO – "Ormai da molto tempo l'Italia è un Paese paralizzato. E siccome il mondo va avanti, il nostro star fermi è divenuto inevitabilmente un andare indietro. La paralisi è stata ed è la causa prima del nostro declino. Più precisamente il non avere voluto e saputo cambiare quando era necessario farlo. Cioè quando negli anni Ottanta-Novanta divenne evidente che alcune importanti misure prese in tutta fretta nel decennio precedente stavano creando una voragine nei conti pubblici e al tempo stesso mandando in rovina due ambiti fondamentali della vita civile italiana: l'ossatura amministrativa dello Stato unitario e il sistema d'istruzione dei suoi cittadini. Quando cominciarono a divenire evidenti molte altre cose: a cominciare dalle incongruenze di un sistema politico senza ricambio e dominato dalle oligarchie partitiche, mosse dalle loro convergenti demagogie ansiose di compiacere l'aria dei tempi. Tutto il resto è seguito necessariamente.
  "Era allora che bisognava che le cose cambiassero. Era allora che bisognava accorgersi che l'assetto dato originariamente alla Repubblica stava divenendo un laccio soffocante che si poteva rompere solo cambiando i partiti, la legge elettorale, il sistema dei poteri pubblici, solo osando correggere i molti errori fin lì commessi.
  "È un'Italia sempre più consegnata a una sua irrequieta immobilità, un Paese che credeva di essere il laboratorio di chissà quale futuro ed era invece solo una fabbrica di parole, è un Paese siffatto che ho attraversato con la mia esperienza nell'ultimo trentennio del Novecento."

  L'AUTORE – Ernesto Galli Della Loggia ha pubblicato per il Mulino «L'identità italiana» (nuova ed. 2010), «Tre giorni nella storia d'Italia» (2010), «Europa perduta?» (con G. Amato, 2014) e «Senza la guerra» (con M. Cacciari, L. Caracciolo, E. Rasy, 2016).

  INDICE DELL'OPERA – Prologo – Introduzione - I. Autobiografie della nazione - II. Diventare di sinistra - III. A scuola di estremismo - IV. Il Pci o della benevola egemonia - V. Il Psi o dell'irrilevanza suicida - VI. Ascesa di un Noske italiano - VII. Politica e morale - VIII. Un passato difficile - IX. Addio a tutto questo - Indice dei nomi