La guerra nella Grecia antica Stampa E-mail

a cura di Jean-Pierre Vernant

La guerra nella Grecia antica
Edizione italiana a cura di Umberto Curi


Raffaello Cortina Editore, pagg.350, € 29,00

 

vernant guerra  IL LIBRO – Jean-Pierre Vernant e altri studiosi come Marcel Detienne e Pierre Vidal-Naquet presentano qui i risultati di una ricerca svolta in una duplice prospettiva, storica e sociologica, nella quale non si è trattato soltanto di delineare una panoramica delle istituzioni militari e di elaborare il ritratto psicologico del combattente ma, in modo ancor più approfondito, di definire il ruolo, lo statuto sociale e il significato stesso della guerra nella civiltà greca.
  Il mondo miceneo, il sistema classico e l'epoca ellenistica costituiscono i tre momenti in cui si articola il nuovo volto della guerra. Nel mondo miceneo, essa sembra costituire una funzione specializzata. Con la polis classica e la falange degli opliti, la guerra diventa "politica": la figura del guerriero cede il posto al cittadino-soldato e l'attività guerriera si confonde con la vita in comune del gruppo. In epoca ellenistica, con gli eserciti di mercenari reclutati dai principi per conquistare imperi, la guerra si separa dalla politica, per assumere la forma di un'attività professionale al servizio dei sovrani.
  "A cinquant'anni dalla sua prima pubblicazione – scrive Umberto Curi nella Prefazione all'edizione italiana -, e pur essendo fiorita nel frattempo una letteratura particolarmente abbondante riguardante il tema della guerra nel mondo greco antico, il volume curato da Vernant conserva ancor oggi intatti i principali motivi che ne avevano segnalato originariamente l'interesse".
  Con affondi, sempre molto originali e suggestivi, su alcuni temi particolari, gli studiosi coordinati da Vernant restituiscono l'immagine complessiva di un mondo in cui la guerra è un fatto naturale, e non il frutto di un deplorevole malinteso, che deve per ciò essere analizzato e interpretato con strumenti teorici adeguati, comunque remoti da ogni condizionamento meramente emotivo. La "guerra padre e re", e dunque la guerra generatrice e ordinatrice, è insomma il riferimento unitario dei saggi qui raccolti.

  DAL TESTO – "Nuova pratica militare e, allo stesso tempo, nuova rappresentazione dei rapporti sociali, la falange pesa in modo significativo sul divenire della società greca, in diversi modi: accelerando la scomparsa delle antiche modalità di combattimento e di tutti i comportamenti e tutte le strutture sociali che vi erano associati; dando accesso alla funzione guerriera a un maggior numero di persone, dando alle rivendicazioni contadine l'occasione di esprimersi e un terreno dove trionfare; mettendo all'opera delle qualità di ordine, disciplina e uguaglianza che si sono venute a definire nell'ambito stesso di questa pratica. Non tutte le parti del mondo greco l'hanno scoperta nello stesso modo: per alcuni la falange è nata da dinamiche completamente interne; per altri, probabilmente la maggior parte, si è trattato di una specie di trasformazione necessaria, più urgente quanto più si esasperavano le tensioni tra i due tipi di combattenti - le genti del laos che traggono profitto dalla guerra sotto forma di doni, bottino, debiti, e le genti del demos, obbligate a combattere senza gloria e senza profitti. Ma sotto tutte queste forme, creazione spontanea o frutto della violenza, la falange appare come una pratica egalitaria. Pratica paradossale da un certo punto di vista, poiché è nel momento stesso in cui gli "scelti" si riservano dei privilegi militari che la funzione guerriera si stempera nell'attività univoca del cittadino-soldato, e anche perché è nel momento in cui i "migliori" sembrano separarsi definitivamente dagli elementi rurali del , quando sembrano dare un fondamento ai loro privilegi aristocratici che, di fatto, danno il colpo di grazia al loro statuto d'eccezione."

  IL CURATORE – Jean-Pierre Vernant (1914-2007) è stato uno dei massimi studiosi del mito e della cultura greca. Con Raffaello Cortina ha pubblicato "Tra mito e politica" (1998), "L'individuo, la morte, l'amore" (2000) e "Senza frontiere" (2005).

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione all'edizione italiana, di Umberto Curi – Avvertenza – Introduzione, di Jean-Pierre Vernant - 1. La civiltà micenea e la guerra, di Michel Lejeune - 2. La funzione guerriera nella mitologia greca, di Francis Vian - 3. La guerra in Grecia in epoca antica secondo i documenti archeologici, di Paul Courbin - 4. La guerra e il guerriero nei poemi omerici, di Geoffrey S. Kirk – 5. La falange: problemi e controversie, di Marcel Detienne - 6. Sparta, di Moses Immanuel Finley - 7. La tradizione dell'oplita ateniese, di Pierre Vidal-Naquet - 8. La trireme ateniese e la guerra sul mare nel V e IV secolo, di Jean Taillardat - 9. Guerra e pace tra città, di Jacqueline de Romilly- 10. Il ruolo politico degli eserciti nel mondo greco in epoca classica, di Claude Mossé - 11. Aspetti giuridici della vittoria e del trattamento dei vinti, di Pierre Ducrey - 12. Fortificazioni e storia greca, di Yvon Garlan - 13. La guerra in epoca ellenistica, di Pierre Lévêque - Lista delle abbreviazioni utilizzate nelle note - Appendice iconografica