La guerra nella Grecia antica |
a cura di Jean-Pierre Vernant
IL LIBRO – Jean-Pierre Vernant e altri studiosi come Marcel Detienne e Pierre Vidal-Naquet presentano qui i risultati di una ricerca svolta in una duplice prospettiva, storica e sociologica, nella quale non si è trattato soltanto di delineare una panoramica delle istituzioni militari e di elaborare il ritratto psicologico del combattente ma, in modo ancor più approfondito, di definire il ruolo, lo statuto sociale e il significato stesso della guerra nella civiltà greca. DAL TESTO – "Nuova pratica militare e, allo stesso tempo, nuova rappresentazione dei rapporti sociali, la falange pesa in modo significativo sul divenire della società greca, in diversi modi: accelerando la scomparsa delle antiche modalità di combattimento e di tutti i comportamenti e tutte le strutture sociali che vi erano associati; dando accesso alla funzione guerriera a un maggior numero di persone, dando alle rivendicazioni contadine l'occasione di esprimersi e un terreno dove trionfare; mettendo all'opera delle qualità di ordine, disciplina e uguaglianza che si sono venute a definire nell'ambito stesso di questa pratica. Non tutte le parti del mondo greco l'hanno scoperta nello stesso modo: per alcuni la falange è nata da dinamiche completamente interne; per altri, probabilmente la maggior parte, si è trattato di una specie di trasformazione necessaria, più urgente quanto più si esasperavano le tensioni tra i due tipi di combattenti - le genti del laos che traggono profitto dalla guerra sotto forma di doni, bottino, debiti, e le genti del demos, obbligate a combattere senza gloria e senza profitti. Ma sotto tutte queste forme, creazione spontanea o frutto della violenza, la falange appare come una pratica egalitaria. Pratica paradossale da un certo punto di vista, poiché è nel momento stesso in cui gli "scelti" si riservano dei privilegi militari che la funzione guerriera si stempera nell'attività univoca del cittadino-soldato, e anche perché è nel momento in cui i "migliori" sembrano separarsi definitivamente dagli elementi rurali del , quando sembrano dare un fondamento ai loro privilegi aristocratici che, di fatto, danno il colpo di grazia al loro statuto d'eccezione." IL CURATORE – Jean-Pierre Vernant (1914-2007) è stato uno dei massimi studiosi del mito e della cultura greca. Con Raffaello Cortina ha pubblicato "Tra mito e politica" (1998), "L'individuo, la morte, l'amore" (2000) e "Senza frontiere" (2005). INDICE DELL'OPERA - Prefazione all'edizione italiana, di Umberto Curi – Avvertenza – Introduzione, di Jean-Pierre Vernant - 1. La civiltà micenea e la guerra, di Michel Lejeune - 2. La funzione guerriera nella mitologia greca, di Francis Vian - 3. La guerra in Grecia in epoca antica secondo i documenti archeologici, di Paul Courbin - 4. La guerra e il guerriero nei poemi omerici, di Geoffrey S. Kirk – 5. La falange: problemi e controversie, di Marcel Detienne - 6. Sparta, di Moses Immanuel Finley - 7. La tradizione dell'oplita ateniese, di Pierre Vidal-Naquet - 8. La trireme ateniese e la guerra sul mare nel V e IV secolo, di Jean Taillardat - 9. Guerra e pace tra città, di Jacqueline de Romilly- 10. Il ruolo politico degli eserciti nel mondo greco in epoca classica, di Claude Mossé - 11. Aspetti giuridici della vittoria e del trattamento dei vinti, di Pierre Ducrey - 12. Fortificazioni e storia greca, di Yvon Garlan - 13. La guerra in epoca ellenistica, di Pierre Lévêque - Lista delle abbreviazioni utilizzate nelle note - Appendice iconografica |