Il legno storto della giustizia Stampa E-mail

Gherardo Colombo - Gustavo Zagrebelsky

Il legno storto della giustizia

Garzanti, pagg.180, € 16,00

 

colombo legnostorto  IL LIBRO – La corruzione è una piaga che infetta gran parte della vita sociale e politica del nostro Paese, in misura non solo eticamente inaccettabile ma anche economicamente insostenibile. Proprio all'Italia sembra infatti spettare un non onorevole posto tra le nazioni più corrotte al mondo: ovunque si formino aggregati di potere, lì alligna il rischio del malaffare. Prendendo le mosse da questi presupposti drammatici che troppo spesso consideriamo immutabili e ai quali sembriamo quasi assuefatti, Gherardo Colombo e Gustavo Zagrebelsky si confrontano con schiettezza e reciproco rispetto discutendo da punti di vista diversi e complementari il senso ultimo del nostro vivere in comunità. Con la consapevolezza che la democrazia può rappresentare un ambiente favorevole alla diffusione della corruzione e scavando nella nostra natura e nel desiderio tipicamente umano di raggiungere fama, potere e ricchezza anche a costo di sopraffare il prossimo, i due autori discutono di letteratura e filosofia del diritto, spaziano dalla storia all'attualità più recente, in un dialogo che sarà motivo di riflessione per quanti ancora credono nell'onestà, nella correttezza e nei principi della nostra Costituzione.

  DAL TESTO – "In tanti scandali pubblici saltano fuori collusioni tra uomini delle istituzioni legali e di massonerie, laiche e cattoliche, di vario genere, spesso operanti in settori della finanza. Se vuoi avere una pur piccola idea dell'intreccio che, nel nome comune degli affari, supera i confini ideologici e confessionali, puoi fare attenzione ai nomi che compaiono nei necrologi di qualche importante esponente di quel mondo. Pecunia, davvero, regina mundi. Credo si possa salire anche più in alto, anche se il riserbo, anzi il segreto che avvolge queste strutture di potere rende difficile una conoscenza e una mappatura anche solo approssimative. Mi affido a uno dei pochi che studia seriamente e disinteressatamente, fuori dal coro, questi temi, il quale scrive della «oligarchia che domina la politica europea», che ha i suoi luoghi d'incontro riservati periodici, le sue associazioni più o meno strutturate, i suoi intellettuali di contorno. Non è lì che si prendono decisioni operative, ma è lì dove ci si coopta reciprocamente, ci si conosce, ci si riconosce, ci si «fidelizza», e da lì ci si diffonde nelle istituzioni ufficiali (per esempio, nei posti chiave dei governi nazionali o nelle principali istituzioni finanziarie), con la garanzia che tali decisioni saranno conformi o almeno compatibili con gli interessi dei loro mandanti: una cerchia ristretta politicamente irresponsabile che altera il funzionamento e le decisioni degli organi e delle istituzioni formalmente responsabili. Così, la democrazia si svuota di contenuto e diventa un guscio riempito dagli interessi dei più forti, non necessariamente della maggioranza dei cittadini: i più forti, capaci di imporre o impedire governi, imporre o impedire politiche. Queste interferenze, che sono sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che non vogliono vedere la sostanza e si accontentano delle apparenze, sono gravide di conseguenze, ma non assumono di solito rilievo penale."

  GLI AUTORI – Gherardo Colombo (Briosco, 1946) è entrato in magistratura nel 1974. È stato consulente delle commissioni parlamentari di inchiesta sul terrorismo e sulla mafia. Ha condotto o collaborato a inchieste divenute celebri, tra cui la scoperta della Loggia P2, l'omicidio Ambrosoli, i cosiddetti fondi neri dell'IRI, Mani pulite. Dal marzo 2005 è stato giudice presso la Corte di Cassazione. Nel 2007 si è dimesso dalla magistratura per dedicarsi a incontri formativi nelle scuole, dialogando negli anni con migliaia di ragazzi sui temi della giustizia e del rispetto delle regole. È attualmente presidente della casa editrice Garzanti e membro del Consiglio di amministrazione della RAI. Nel 2010 ha fondato l'associazione "Sulle regole", punto di riferimento per il dibattito sulla Costituzione e la legalità.
  Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Corte costituzionale, è professore emerito dell'Università di Torino.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - I. Corruptio hominum - II. Corruptio ordinis - III. Morfologia della corruzione - Note