La Rivoluzione russa: un impero in crisi |
Stephen A. Smith
IL LIBRO – La Rivoluzione del 1917 rappresentò un mutamento politico, economico, sociale e culturale, ma allo stesso tempo conservò anche forti elementi di continuità con la struttura profonda della storia russa. Stephen A. Smith – fra i massimi specialisti in materia a livello internazionale – presenta un avvincente racconto dell'evoluzione della Russia, dai primi segni di crisi del regime zarista, travolto dalla modernizzazione industriale della fine del XIX secolo, alla "rivoluzione dall'alto" scatenata da Stalin nel 1928. DAL TESTO – "Dal momento che non assurse mai al rango di politica ufficiale, il terrore bianco ha ricevuto meno attenzione rispetto alla sua controparte rossa: eppure la violenza al di fuori di ogni legalità venne praticata da tutte le parti in conflitto, compresi i governi controllati dal PSR nella primavera del 1918. Mentre in teoria il terrore rosso aveva natura "burocratica" – opera di professionisti, di norma al termine delle formalità di un processo -, la maggior parte di quello bianco si dovette agli ufficiali che lasciarono i loro uomini liberi da qualsiasi controllo; tra i peggiori responsabili figurano gli atamani dell'Estremo Oriente: il "barone sanguinario" von Unger-Sternberg - che instaurò un regno del terrore nelle regioni di Amur e Ussuri – e Grigorij Semënov, che si vantava di aver personalmente supervisionato la tortura di 6.500 persone. La logica del terrore non fece che imporsi sempre di più, insieme sintomo e causa di una brutalizzazione generale che coinvolse tutte le parti in causa: il 29 aprile 1920 il generale Vrangel' ordinò «la fucilazione senza pietà di tutti i commissari e i comunisti catturati», il che spinse Trockij a diramare il suo ordine per «l'eliminazione, uno per uno, di tutti i membri del comando di Vrangel' catturati in possesso di un'arma» Quando, in autunno, le forze di Vrangel' vennero spazzate via dalla Crimea, il Consiglio militare-rivoluzionario della Quarta Armata promise inizialmente l'amnistia a coloro che avevano servito tra le file dell'esercito bianco e che si foossero registrati presso le autorità; questa politica relativamente mite venne revocata quando Rozalija Zemliačka, Béla Kun e altri arrivarono da Mosca a metà novembre, decisi a bonificare la penisola da tutti i "nemici di classe"." L'AUTORE – Stephen A. Smith insegna Storia all'Università di Oxford. I suoi principali interessi riguardano la Russia e la Cina nell'età contemporanea. INDICE DELL'OPERA – Ringraziamenti – Introduzione - 1. Le radici della Rivoluzione (1880-1905) (Autocrazia e ortodossia / La religiosità popolare / Contadini e agricoltura / Il capitalismo industriale / Le sfide politiche al vecchio ordine / La Rivoluzione del 1905) - 2. Dalla riforma alla guerra (1906-17) (Le prospettive di riforma / Alla vigilia della guerra / La Prima guerra mondiale / La politica e l'economia) - 3. Dal febbraio all'ottobre 1917 (Due centri di potere / Lenin e i bolscevichi / Le aspirazioni degli operai e dei soldati / La crisi del Governo provvisorio / La Rivoluzione nei villaggi / La minaccia nazionalista / Classe, nazione e genere / La polarizzazione politica / La presa del potere di ottobre) - 4. La guerra civile e la nascita del potere bolscevico (L'espansione dei soviet / La guerra civile / L'autodeterminazione nazionale e la ricostituzione dell'impero / La violenza e il terrore / La soppressione dell'opposizione socialista / La dittatura di un solo partito) - 5. Il comunismo di guerra (La mobilitazione industriale / La dittatura alimentare / Il comunismo di guerra in crisi / Il rovesciamento dell'ordine sociale / La lotta contro la Chiesa / Il malcontento dei lavoratori / Le guerre contadine / La ribellione di Kronštadt) - 6. La Nuova politica economica: politica ed economia (La NEP e l'agricoltura / La NEP e l'industria / La NEP e il lavoro / La lotta interna al partito / Il partito-Stato / L'istituzione della legge / Governare le campagne / La politica estera e l'esportazione della rivoluzione / La costruzione nazionale / I limiti della NEP) - 7. La Nuova politica economica: società e cultura (La restaurazione dell'ordine sociale / Il progetto di uno Stato del welfare / Le arti e l'utopia / Rapporti familiari e di genere / La gioventù: una vacillante avanguardia / Propaganda e cultura popolare / La Rivoluzione culturale / L'attacco alla religione / Epilogo: la "Grande svolta" (1928-31)) – Conclusioni – Note - Indice analitico |