I Catari. Il dualismo eretico in Linguadoca nell'età medievale. Origini, dottrina |
Malcom Barber I Catari. Il dualismo eretico in Linguadoca nell'età medievale. Origini, dottrina Ecig, pagg.397, Euro 25,00
IL LIBRO – Nel vasto contesto delle eresie dualistiche ed evangeliche che fiorirono nell'Età medioevale dell'Europa cristiana, il catarismo occupa un posto a sé tra i movimenti e le sette religiose in aperto contrasto con la teologia, i rituali e le gerarchle della chiesa cattolica, a cui negavano ogni monopolio esclusivo del sacro. Le loro dottrine si diffusero in una vasta area dell'occidente cristiano, che comprendeva la Linguadoca fino alle sue propaggini pirenaiche, estendendosi anche in Lombardia e Piemonte. In accordo con una tendenza largamente diffusa dalla storiografia più recente, Malcom Barber individua il percorso storico che ha segnato il passaggio da un dualismo assoluto e radicale a forme più mitigate e stemperate, le probabili origini manichee e bogomile dell'eresia, fondata sull'opposizione di due principi coeterni e assoluti. Barber ricostruisce con rigore e competenza, attraverso l'esame critico delle testimonianze e delle fonti, il vasto affresco storico che vide nascere e formarsi la civiltà occitanica, il diffondersi delle dottrine dualiste, le crociate e l'implacabile macchina inquisitoriale che si abbattè con furia contro ogni forma di eterodossia riformista. L'ultimo capitolo affronta inoltre, in una chiave originale, il problema del catarismo e degli eretici, rivissuti come testes veritatis dalla storiografia protestante, fino a coglierne l'ultimo riverbero nel Novecento nelle opere di Déodat Roché, Simone Weil, Otto Rahn e nelle indebite appropriazioni che ne fece il cote esoterico del nazionalsocialismo hitleriano.
DAL TESTO – “Le sette d’ispirazione dualistica ebbero origine in Oriente, i messaliani ad Odessa nel IV secolo, i pauliciani in Mesopotamia alla metà del VII secolo. Ed entrambe trovarono adepti in tutto l’impero bizantino: il messalianismo era infatti diffuso in Siria, Cappadocia e in Asia Minore nel V secolo, mentre all’inizio del IX secolo i pauliciani potevano vantare ben sette Chiese nelle terre comprese tra l’Eufrate ad oriente e Corinto ad Occidente. Essi rifiutavano la dottrina giudaicocristiana secondo cui il mondo sarebbe opera divina; entrambe le sette spiegavano la presenza del male attribuendola alla materia, di cui una componente fondamentale sarebbe il corpo umano. Se i messaliani credevano che il corpo albergasse al suo interno un demone, eliminabile attraverso l’intenso esercizio della preghiera, i pauliciani, che accoglievano la tradizione dualista, distinguevano invece tra Dio e materia come entità eterna e separate. Sono questi i due principi alla base del dualismo assoluto che avrebbe permeato, a partire dal 1170, i catari della Linguadoca e dell’Italia settentrionale”.
L’AUTORE – Malcom Barber è Professore di Storia all’Università di Reading in Inghilterra. È autore di numerose pubblicazioni dedicate al medioevo cristiano e ai movimenti religiosi ereticali, tra cui ricordiamo The two Cities: Medieval Europe, 1050-1320 (1992) e due volumi sulla storia dei Templari, The Trial of the Templars (1978), Processo ai Templari, una questione politica, Ecig, (1998) e The New Knightbood (1994).
INDICE DELL’OPERA - Premessa - Elenco delle abbreviazioni – Introduzione - 1. La diffusione del catarismo - 2. I catari e la società della Linguadoca - 3. La Chiesa catara - 4. La reazione cattolica - 5. Il declino del catarismo - 6. Gli ultimi catari - 7. I catari nel Novecento – Appendice – Note – Bibliografia - Tavole - Carte geostoriche |