A caccia di comete |
Luigi Bignami
IL LIBRO – Le comete sono oggetti piccoli, con non più di qualche chilometro di diametro. Forse ce ne sono anche di più grandi, ma al momento non abbiamo avuto modo di osservarle e studiarle. Questi corpi che vivono nelle profondità dello spazio, quando si avvicinano al Sole iniziano una profonda trasformazione. Emettono gas e polveri che formano una specie di chioma. Possono distendere una o più code che arrivano a coprire distanze paragonabili a quella tra la Terra e il Sole. Dopo aver rasentato la nostra stella, molti di essi ritornano negli spazi siderali, nel loro nido, lontano miliardi e miliardi di chilometri. Alcuni invece si perdono per sempre e altri ancora finiscono la propria storia disintegrandosi sul Sole stesso o su qualche pianeta. Da quando l'uomo ha alzato gli occhi al cielo le comete lo hanno sempre affascinato e questo succede anche ai nostri giorni, nonostante abbiamo capito di cosa sono fatte e da dove vengono. Non c'è dubbio che guardando le loro code, dai diversi colori, si provi un'emozione unica, soprattutto se sono visibili a occhio nudo. Chi ha avuto modo di osservarne una nel corso della propria vita porterà sempre con sé il ricordo. Averne capito la composizione ha aumentato il fascino per gli appassionati e gli studiosi dello spazio. All'emotività del fenomeno infatti si aggiunge anche la consapevolezza scientifica. DAL TESTO – "Come è facile capire, lo studio delle comete ha assunto un'importanza fondamentale per comprendere la storia iniziale del sistema solare e della vita. Essendo piccole, esse risultano molto difficili da osservare con i telescopi terrestri e spaziali. Forse le tecnologie delle prossime generazioni potranno rendere maggiormente visibili quei minuscoli corpi, ma ai nostri giorni il miglior modo per studiare le comete è andare a visitarle da vicino e, se possibile, atterrarci sopra per analizzarne il suolo. Ed è quello che da metà degli anni Ottanta si è iniziato a fare ogni qual volta che si sono avuti a disposizione dei finanziamenti. Arrivare vicino a una cometa permette di studiarne la chimica, la morfologia e la struttura della superficie e di comprendere come escono dal nucleo i gas e le polveri che danno origine alla chioma e alle code. Se poi, come è stato fatto per la missione Rosetta, si riesce a mandare un robot sulla cometa stessa per perforarne la crosta e analizzarla, si raggiunge l'apoteosi della ricerca scientifica. Purtroppo una serie di eventi, almeno in parte imprevedibili, ha impedito a Philae, il lander che si è staccato da Rosetta e che è sceso sulla cometa Churyumov-Gerasimenko, di aggrapparsi al suolo e dare vita agli esperimenti previsti. Ma ciononostante qualcosa è stato realizzato e ha permesso di svelare alcuni misteri delle comete. Un'esperienza che servirà in futuro, per altre esplorazioni e per raccogliere nuove e più approfondite informazioni." L'AUTORE – Luigi Bignami è geologo e giornalista scientifico. Collabora con i maggiori quotidiani nazionali ("Corriere della Sera", "la Repubblica") e le principali televisioni italiane (Rai, Mediaset). Ha condotto diversi programmi di approfondimento scientifico su Rai Scuola, è collaboratore di "Geo&Geo" e "Ulisse" ed è autore di "Sfera e Oasi". INDICE DELL'OPERA - Le comete: perché studiarle, perché raggiungerle - Philae ha toccato! - L'uomo, le comete, il loro nido - Le comete che hanno emozionato l'uomo - Impatti di comete - Caccia alle comete - Raccogliere la polvere e bombardare le comete - Le comete e l'acqua, le comete e la vita - Quando piovono comete - Uno sguardo al futuro della ricerca |