Prepping |
Enzo Maolucci - Alberto Salza
IL LIBRO – Le città sono sempre più spesso sotto assedio: cambiamenti climatici, catastrofi ambientali, attacchi terroristici. Tali situazioni richiedono tecniche di sopravvivenza specifiche, diverse da quelle in uso nell'outdoor. DAL TESTO – "[...] il Prepping è affare da classe media, gente che può razionalmente investire i propri soldi - oltre che un po' di tempo sottratto al lavoro - nella propria sicurezza futura. Questo prova che i prepper non hanno necessariamente vocazioni pauperistiche, non si divertono all'idea di decrescere e tendono di norma a garantirsi il meglio, se pur relativamente alle circostanze previste per il futuro e alle risorse che possono permettersi nell'immediato per prepararsi ai vari scenari del disastro. Attenti però alla concorrenza vitale con i poveracci: è gente in grado di sventrare un bunker, senza badare alle perdite umane, proprie e altrui. GLI AUTORI – Enzo Maolucci ha introdotto il survival in Italia; fondatore e presidente della Federazione Italiana Survival Sportivo e Sperimentale (FISSS) e dell'International Survival Association (ISA), è dirigente del Parco di Ecologia Umana Salgari Campus di Torino e titolare del corso Sport outdoor e avventura (Scienze Motorie - Università di Torino). INDICE DELL'OPERA – Prologo. Un piano (L'Uomo delle Catastrofi - Come fare un piano) - Parte prima. Da sapere anzitutto (1.1. Chi scrive a chi legge - 1.2. Fisionomia del prepper, ovvero la precarietà disinvolta - 1.3. Che cos'è una catastrofe, che cos'è una crisi, che cos'è una città - 1.4. Chiave di lettura e metodo di analisi di cinque contesti catastrofici - 1.5. Schema informativo-operativo unico in dieci punti per crisi diverse - 1.6. La coscienza, la scienza e la fantascienza del pericolo - 1.7. Dinamiche di sopravvivenza e sussistenza in vari contesti abitativi - 1.8. La Protezione civile istituzionale e quella fai-da-te - 1.9. Brevissima storia del Prepping (gli ultimi settant'anni) - 1.10. Il Prepping d'élite e quello degli altri: economia della prevenzione - 1.11. Il principio di precauzione) - Parte seconda. Pensare l'impensabile e vedere il futuro (2.1. La catena critica dei disastri e il collasso di sistema - 2.2. Il territorio verticale: urbanistica a più piani - 2.3. Antropologia ed etologia dell'umanità inurbata (invisibilità) - 2.4. Valutazione dei rischi: ottimismo e pessimismo, rimozione, equazione del terrore - 2.5. Economia delle risorse disponibili, reperibili, deperibili e spendibili - 2.6. La neuroeconomia e la teoria dei giochi - 2.7. Evitare e considerare: a breve, medio e lungo termine - 2.8. L'autonomia e l'autosufficienza relativa: l'uomo con la valigia sempre pronta - 2.9. Gli obiettivi sensibili della metropoli - 2.10. Pianificazione e organizzazione di una rete sociale minima - 2.11. Sistemi di relazione a distanza e comunicazione - 2.12. Le nuove arche di Noè: metodi e mezzi di fuga-alloggiamento) – Prontuario. Contro, insieme, per il prepper (P.1. Contro il prepper. Schemi operativi per 5 catastrofi - P.2. Insieme al prepper. Appunti di psicosocialità e gestione di gruppo - P.3. Per il prepper. BOB e attrezzatura) - Parte terza. Il "prima" strategico: azioni preliminari (3.1. Shifting: i luoghi e i mezzi per cavarsela. Tre piani operativi sul "dove" e sul "come" - 3.2. Analisi delle risorse possibili, reperibili e trasportabili - 3.3. Scouting: ricognizioni ambientali urbane e dei paesaggi interstiziali - 3.4. Analisi dei tempi di reazione per fuggire da casa, da soli e in gruppo - 3.5. Il Prepping psicosociale "interno": fasce di controllo nelle diverse età - paure e fobie - 3.6. Deep web, social network, Anonymus e la Rete di mutua assistenza - 3.7. Valutazione realistica dei possibili aiuti esterni istituzionali nei modi e nei tempi presunti - 3.8. Il team building famigliare e la prossemica - 3.9. La sicurezza delle case durante sismi e alluvioni - 3.10. Il Prepping legale: le azioni legali ed etiche del "prima" e del "dopo" - 3.11. Helping sociale: valutazione delle risorse umane - 3.12. Il downshifting: l'economia preventiva, la "decrescita felice" e altre scelte prudenziali formative - 3.13. L'addestramento alla difesa personale e di gruppo in extremis - 3.14. Riservato ai predatori, agli sciacalli e alle prede) - Parte quarta. Il "prima" tattico: logistica preventiva (4.1. Dal poco al niente: tattica del bagaglio - 4.2. Attenzioni igienico-sanitarie a medio e lungo termine - 4.3. Appropriarsi di strumenti, mezzi e saperi - 4.4. Immagazzinare scorte preventive di risorse idriche, alimentari, mediche ed energetiche - 4.5. Marcare le vie di fuga: esfiltrazione ed evacuazione in contesto urbano - 4.6. Tecniche di approvvigionamento risorse dalle macerie - 4.7. Fare pratica di bushcraft - 4.8. Proteggersi dagli altri: armi da fuoco per difesa - 4.9. Abilità ed espedienti da sviluppare nella preparazione - 4.10. Addestrarsi e simulare per rimanere vivi - 4.11. Tabella degli apporti alimentari minimi - 4.12. Azioni di cura preventiva dei rifugi e delle risorse eco-umane - 4.13. Individuazione e manutenzione dei mezzi di trasporto per la fuga - 4.14. Allestimento di rifugi urbani in vista di contaminazioni nucleari, chimiche o batteriologiche) - Parte quinta. Il "durante": Survival puro nei peggiori scenari (5.1. Procedure operative standard per comunicazioni, recupero e assistenza a malati e feriti - 5.2. Derek è morto: chi soccorre i soccorritori? - 5.3. Evitare la negazione e i pensieri divergenti - 5.4. Exaptation: riconversione di mezzi e risorse per risolvere l'immediato pericolo - 5.5. La folla e la follia (le dinamiche del caos)) - Parte sesta. Il "dopo": la sussistenza nei migliori scenari (6.1. I modelli teorici, l'unicità delle catastrofi e l'equilibrio - 6.2. Problem solving per l'adattamento - 6.3. Autopreservazione, triage tattico e medicina dopo le catastrofi - 6.4. La resilienza individuale e di gruppo - 6.5 Gli stress post traumatici e il loro superamento - 6.6. Migrazione forzata, riadattamento rifugiati in campo profughi, condizioni per espatrio e accoglienza, apolidi - 6.7. Sussistenza a medio e lungo termine: come, quando e dove coltivare - 6.8. Energia e sua manutenzione - 6.9. Nuovi assetti darwiniani - 6.10. Testimonianza di un terremotato del Friuli (maggio 1976)) – Conclusione. Vademecum per chi vuole fare sul serio (C.1. L'attualità del sopravvivere - C.2. Per vocazione, passione, diporto, conoscenza, professione e altro - C.3. Sopravvivere è cosa seria, ma pure divertente e salutare - C.4. Survival per riconversione - C.5. Per prepararsi, addestrarsi e organizzarsi - C.6. Bibliografia ragionata sul tema e sui vari argomenti complementari per chi cerca approfondimenti) - Ringraziamenti |