Atanasio di Alessandria: "Vita di Antonio" |
Atanasio di Alessandria
IL LIBRO – La biografia dell'eremita sant'Antonio – monaco nativo di Alessandria d'Egitto, vissuto tra il III e il IV secolo - è il best seller della letteratura cristiana; è una lunga lettera scritta in greco (IV sec.) da Atanasio ai monaci d'Occidente per indicare loro l'ideale di vita monastica. DAL TESTO – "XIV, 1. Antonio trascorse circa venti anni in solitudine e in ascesi, non uscendo né facendosi vedere da alcuno. 2. Dopo ciò, molti avevano desiderio e volontà di imitare la sua scelta di vita ascetica, giunsero anche altri conoscenti e si gettarono contro la porta con forza e la sfondarono, Antonio a quel punto venne fuori come da un santuario, iniziato ai misteri e ricolmo dello spirito divino. Per la prima volta allora uscì dal rifugio e apparve a coloro che erano andati da lui. 3. Quelli allora appena lo videro, si meravigliavano nel contemplare il suo corpo che aveva la stessa forma e non era ingrassato in assenza di esercizio fisico, né dimagrito a causa dei digiuni e delle lotte diaboliche, lo vedevano tale e quale era prima del suo ritiro; anche le condizioni dell'animo erano sane. 4. Non era depresso dalla tristezza, né affievolito dal piacere, né soggetto al riso o all'afflizione. Scorgendo infatti la folla egli non rimase turbato e salutato da tante persone non gioiva ma rimaneva del tutto impassibile, come dominato dalla ragione e rimanendo saldo in essa secondo natura. 5. Il Signore, utilizzando Antonio come intermediario, guarì molti dei presenti che soffrivano nel corpo e liberò altri dai demoni. 6. Donò ad Antonio grazia al suo parlare e così consolò molte persone afflitte, spinse all'amicizia altri che erano litigiosi dicendo a tutti di non preferire niente altro al mondo se non l'amore di Cristo." L'AUTORE – Atanasio nacque nel 295 ca. d.C. ad Alessandria d'Egitto da famiglia greca e ricevette un'educazione classica e cristiana. Divenne poi diacono e segretario di Alessandro, vescovo di Alessandria, e come tale prese parte al concilio di Nicea (325) e dopo tre anni (318) salì al soglio episcopale di Alessandria. Strenuo difensore della fede nicena e acerrimo nemico dell'arianesimo, cinque volte dovette subire l'esilio durante il lungo episcopato (ben 45 anni). Nel 355 l'imperatore Costanzo riesce, mediante il sinodo di Milano, a farlo esiliare (è il suo terzo esilio) e Atanasio decide di ritirarsi presso i monaci anacoreti presenti nel deserto in Egitto. Dopo sette anni, richiamato dall'imperatore Giuliano l'Apostata, convoca un nuovo concilio e subito viene esiliato per la quarta volta. Morto Giuliano (16 giugno 363) egli poté ritornare nella sua sede, ma dopo non molto tempo subì dall'imperatore Valente il suo quinto e ultimo esilio (365-366). Ad Alessandria visse gli ultimi anni di vita senza aver mai perso la forza di combattere per la fede. Il 2 maggio 373 concluse la sua esperienza terrena. IL CURATORE - Davide Baldi è assegnista di ricerca in Civiltà bizantina all'Università Ca' Foscari di Venezia. I suoi interessi spaziano dall'antichità all'età moderna. Ha pubblicato un amplio studio sul "Codex Florentinus" del Digesto (2010); l'edizione critica dell'"Etymologicum Symeonis" (Corpus Christianorum s.g., 79) (2013); "Il greco a Firenze e Pier Vettori" (2014). INDICE DELL'OPERA – Introduzione (Atanasio, l'autore - Antonio, l'eremita - Conoscenza autoptica e narrazione storica - Caratteristiche del testo biografico - Le tentazioni – L'ascesi - I segni prodigiosi - Il rapporto con i seguaci - I rapporti esterni - Monachesimo orientale - «Farò in modo che tu divenga celebre ovunque» - Testo greco e traduzioni) - Bibliografia - Atanasio di Alessandria. Vita di Antonio – Lettera di Atanasio, arcivescovo di Alessandria, ai monaci stranieri riguardo al beato Antonio il Grande – Prologo – Vita di Antonio – Indici (Indice scritturistico – Indice dei nomi) |