Botteghe oscure. Il PCI di Berlinguer & Napolitano Stampa E-mail

Ugo Finetti

Botteghe oscure
Il PCI di Berlinguer & Napolitano


Edizioni Ares, pagg.320, € 15,00

 

finetti botteghe  IL LIBRO – Nel Pci, in cui erano vietate le correnti e il gruppo dirigente doveva sempre apparire unito, il dibattito interno e le divisioni in seno alla Direzione che aveva sede a Roma in via delle Botteghe Oscure rimanevano segreti. Sulla base dei verbali finora inediti delle riunioni della Direzione, il libro ricostruisce i mutamenti della politica del Pci e nel gruppo dirigente seguendo le "vite parallele" di Enrico Berlinguer e di Giorgio Napolitano che sin da giovanissimi aderirono al Pci di Togliatti avendo presto incarichi rilevanti. Napolitano, cresciuto all'ombra del leader della "destra" comunista, Giorgio Amendola, appare ora il principale collaboratore ora il principale antagonista di Berlinguer, erede del "centro" togliattiano. Vediamo così come l'accordo e il dissenso tra i due leader comunisti animano le principali scelte del Partito dal "compromesso storico" all'"eurocomunismo", dal periodo in cui il Pci è stato nella maggioranza di governo (culminato con l'assassinio di Moro) al ritorno all'opposizione in contrasto soprattutto con il Psi di Craxi.
  Dai verbali emergono la coralità del vertice comunista (con aspetti e interventi finora sconosciuti dei suoi protagonisti, da Nilde Iotti a Pietro Ingrao, da Luciano Lama ad Achille Occhetto) e il modo nuovo in cui la sinistra italiana cominciò ad affrontare temi oggi attuali come le riforme istituzionali, il sistema elettorale maggioritario e il finanziamento dei partiti.

  DAL TESTO – "È quasi l'una di notte tra il 10 e l'11 settembre 1981 quando Enrico Berlinguer, che sta parlando da circa un'ora, spinge al punto più alto la drammatizzazione del dibattito interno che vede sotto accusa Giorgio Napolitano in seno al vertice del Pci: «Un compagno della Segreteria ha creduto di dover correggere una posizione presa dal segretario del Partito in una intervista. [...] Ha portato un danno obiettivo al Partito nel momento della lotta contro altre forze. Ciò ha fatto crescere il disorientamento e il disagio. [...] Nel Partito c'è discussione, disagio. Fuori gli altri speculano».
  "È dalla mattina precedente che, al secondo piano del palazzo delle Botteghe Oscure, nella sala della Direzione del Pci, è in corso una sorta di processo nei confronti di Giorgio Napolitano che all'epoca era nella Segreteria nazionale come responsabile dell'organizzazione. «Una raffica di interventi sulla stessa linea»: così il futuro Presidente della Repubblica ricorderà l'andamento di quella riunione. Obiettivo: la sua estromissione dalla Segreteria nazionale. Lo spostamento di Napolitano dalle Botteghe Oscure a Montecitorio come capogruppo dei deputati comunisti (in sostituzione di Ferdinando Di Giulio deceduto per infarto il 28 agosto) era stato infatti ipotizzato da La Stampa in edicola quella mattina: «Per Berlinguer», scriveva Ezio Mauro, «questa scelta potrebbe portare all'indebolimento del suo maggior critico interno»."

  L'AUTORE – Ugo Finetti, giornalista, in Rai dal 1978 al 2008, è stato caporedattore e responsabile di programmi televisivi e radiofonici in particolare sui Paesi dell'Unione europea; direttore di "Critica Sociale", vicepresidente del Centro Studi «Grande Milano» e presidente dell'Isap dal 2011 al 2014. Tra i suoi libri: "La Resistenza cancellata" (Ares, 2003), "Togliatti-Amendola" (Ares, 2008), "Storia di Craxi" (Boroli, 2009).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Autonomia o «eterodirezione»? – Antefatto. Berlinguer & «il caso Napolitano» (Il dibattito sulla «questione morale» - «Sulle differenze politiche» di Napolitano - «Processo» alle Botteghe Oscure - Berlinguer e la «sua» maggioranza) - Capitolo I. L'ultimo Togliatti: tra Amendola & Ingrao (1961-1964) (Il giovane Berlinguer - Il giovane Napolitano - Destra & sinistra nel Pci di Togliatti - 1961: il nuovo dibattito su Stalin - Togliatti in minoranza - Le divisioni sul centro-sinistra - Marx di destra o di sinistra - Neocapitalismo o «capitalismo straccione» - Il «dialogo con i cattolici» - L'ultima battaglia di Togliatti: contro Kruscev) - Capitolo II. Luigi Longo: da Napolitano a Berlinguer (1964-1972) (Dopo Kruscev: Amendola per un partito «non comunista» - Il dissenso di Pietro Ingrao - Napolitano «vice» di Longo - Sessantotto a Botteghe Oscure - Berlinguer «vice» di Longo - Tra autonomia & «internazionalismo proletario» - La Conferenza dei Pc filosovietici - Il «Manifesto»: la mediazione Berlinguer) - Capitolo III. Il compromesso storico (1972-1976) (L'«opposizione diversa» - Giacobinismo o negoziato - Ingrao contro, Amendola a favore - Compromesso storico & referendum sul divorzio La destra in difesa di Berlinguer - Napolitano-Hobsbawm: riformatori, non riformisti – Il Psi per l'alternativa. Il Pci verso Moro & La Malfa) - Capitolo IV. La solidarietà democratica (1976-1978) (Il governo Andreotti con l'appoggio del Pci «Austerità» & «elementi di socialismo» - A sinistra contro il Pci – Berlinguer al vescovo Bettazzi - L' «accelerazione» di Berlinguer & il dissenso di Bufalini - La crisi di governo & la mediazione di Moro - La polemica con Moro - Il sequestro Moro & l'asse Dc-Pci-Pri - La «fermezza» delle Brigate Rosse - Il dopo Moro: la «solidarietà nazionale» in crisi) - Capitolo V. L'eurocomunismo (1974-1978) (La Conferenza di Bruxelles - Il caso Solgenitsyn – Il caso Portogallo - La nascita dell'eurocomunismo - Berlinguer a Mosca (senza Marchais & Carrillo) - Il Pci & l'Internazionale Socialista - La polemica con Suslov – La condanna di Kissinger - La Conferenza dei partiti comunisti - Il caso Carrillo - La fine dell'eurocomunismo) - Capitolo VI. L'alternativa democratica (1979-1981) (La «regìa scalfariana» - Il «ritiro dalla maggioranza»: una decisione contrastata - Il XV Congresso del Pci & il «fattore K» - La sconfitta elettorale - Il vertice del Pci più a sinistra - La polemica di Amendola - Le relazioni di Berlinguer & le «note» di Tatò - Berlinguer in polemica con Napolitano & Lama - Berlinguer & l'«occupazione» della Fiat – La Direzione-seminario sul Psi di Craxi - Scalfari sul «gruppo Napolitano» - «Questione morale», Pci «perno» di governo e i contrasti in Direzione -Governo «nuovo», «diverso» & «alternativa democratica» - Relazione di Napolitano & contrasti in Comitato centrale - Berlinguer contro Pertini & il Psi - Nasce la «componente» Napolitano) - Capitolo VII. La questione morale (1981-1984) (La Direzione si divide: Berlinguer in minoranza - In Sud America: tra internazionalismo & dittatura - Contro il «Papa polacco» - L'Urss da «spinta propulsiva» a «contrappeso» - «Alternativa», non «alternanza» - Il «caso Maresca»: Natta dimissionario - «Governo diverso» & «mani libere» - Il XVI Congresso: l'ultimo Berlinguer - La Direzione sul governo Craxi - Contro Craxi: «marce della pace» & «maggioritario» - Euromissili: le missioni Pci nei Paesi comunisti - La polemica con Napolitano sull'opposizione in Parlamento - Berlinguer da Moro a De Mita - La «diplomazia segreta» Pci-Dc-Pri - Il decreto sulla scala mobile - L'ultima battaglia di Berlinguer) – Appendice. L'«amministrazione straordinaria»: i fondi occulti del Pci (Finanziamento sovietico & tensioni con il Pcus - Le tangenti non ancora illegali - Il peso dell'«amministrazione straordinaria» - Finanziamento pubblico & coinvolgimento negli scandali - Abolire le preferenze? - L' «amministrazione straordinaria» diventa reato - «Abbondanza di denaro» & «flussi riservati» - Il finanziamento sovietico: rinuncia & alternativa - Berlinguer: «Dire la verità al Partito?» - Dopo Berlinguer: la «straordinarietà» continua) - Indice dei nomi